MotoGP 2024. Alex Marquez analizza la GP24: “Hanno fatto un ibrido, ma ci saranno piste favorevoli alla GP23”
L’anno scorso aveva ricevuto molte attenzioni per il suo passaggio da LCR a Gresini: Alex Marquez, finalmente, era al centro dell’attenzione. Ma, un anno dopo, il fratello Marc è arrivato a rubargli tutta la scena e, in pista, gli è stato davanti sia nella Sprint che in gara.
A parte queste annotazioni Álex Márquez è riuscito a ottenere un settimo posto il sabato e un sesto la domenica, dopo il nono posto in Q2.
Sulla sua situazione ha detto…
“Siamo nel punto in cui ci eravamo lasciati l'anno scorso. Il mio obiettivo era essere tra i primi 7 e consolidare una base"
Sulle differenze tra GP23 (guidata dai fratelli Marquez e dai VR46) e GP24 (guidata dagli ufficiali rossi e dai Pramac)...
"Non credo ci sia molta differenza sul dritto. In Ducati hanno detto che non hanno cercato la velocità massima come gli altri anni ma hanno lavorato su altri aspetti"
Ancora più nel dettaglio...
"Hanno creato un ibrido. Sulla 2022, ad esempio, il motore era un po' più facile da capire, hanno fatto un mix. Sembra che siano migliorati, non so se grazie all'aerodinamica o al motore o alla frenata. Ma con la GP23 non siamo lontani, non c'è molta differenza, ci saranno circuiti in cui saremo davanti, dobbiamo stare tranquilli”
Sul fratello Marc...
"Penso che abbia guidato molto bene”
Più facile che i piloti con le moto ufficiali riescano a progredire di più visto che la moto è nuova e magari qualche aspetto va migliorato oltre il loro personale adattamento alle nuove caratteristiche. Per i piloti che usano la 2023 si tratta più che altro di adattarsi, la moto è quella, penso che aldilà delle regolazioni non si possa andare.
Alla fine su 40 gare penso che in diverse occasioni qualcuno si possa giocarsi la vittoria come è successo negli anni precedenti.