L'inno italiano risuona tra le montagne di Spielberg, questa volta nelle categorie propedeutiche del Motomondiale. Celestino Vietti alza il trofeo austriaco con la mano fasciata, eppure l'infortunio non gli ha impedito di eccellere sulla pista sulla quale aveva già vinto l'anno scorso: dopo la pole di ieri, il pilota del team KTM Ajo, in casa della sua squadre, segna il Grand Chelem, correndo tutta la gara in testa, segnando il giro veloce e portandosi a casa la vittoria.

"Ogura era il più veloce ma purtroppo ha dovuto saltare la gara (per infortunio, ndr), abbiamo avuto un'opportunità in più di tenere il ritmo e di fare del nostro meglio. Ho commesso un errore alla curva 3 è stato un po' uno spavento e per il team è il loro Gran Premio di casa e sono davvero contento per loro. Questa vittoria è per uno dei miei migliori amici, Manu ci manchi e ti vogliamo bene", ha dichiarato nel parco chiuso. 

Secondo un buon Alonso Lopez, che ora vede davanti a se un "futuro brillante". Disastroso questo fine settimana per il suo compagno di squadra, Fermin Aldeguer, che non è mai riuscito a risalire dalle posizioni di fondo. Sale sul podio anche Jake Dixon, che è riuscito a prendersi la terza posizione negli ultimi giri della gara superando Aron Canet. Nella lotta per il mondiale è andata male anche al leader Sergio Garcia, che da terzo è scivolato sesto ed è stato poi penalizzato con un long lap, tagliando il traguardo quattordicesimo e riuscendo ad allungare di soli altri due punti nel mondiale. Non è ancora riuscito a trovare se stesso nemmeno Joe Roberts, che è arrivato nono. 

Degli italiani buono anche il risultato di Tony Arbolino, quinto, e un super Mattia Pasini che è arrivato ventitreesimo dopo aver scontato un long lap. Fuori Dennis Foggia a causa di una caduta (pilota ok).