E quindi sì, al Red Bull Ring si può scendere sotto il minuto e 28. Ce lo hanno dimostrato due fenomeni: Jorge Martin (che ha pure due punti al pollice della mano sinistra dopo che si è fatto male uscendo dalla doccia) e Pecco Bagnaia.

Due straordinari piloti che hanno fatto 1.27.748 e 1.27.889: nel parco chiuso entrambi i piloti si sono detti stupiti di questi tempi.

Martin è alla quinta pole su 11 GP. Velocissimo.

Dietro ai due fenomeni un altro fenomeno: Marc Marquez. Il 93 ha detto di essere soddisfatto di "essere in prima fila con queste due bestie".

In seconda fila: un ottimo Aleix Espargaro, Jack Miller (salito dalla Q1) e Maverick Vinales.

Terza fila tutta italiana e tutta Ducati con Bastianini, Morbidelli e Bezzecchi.

Quarta fila: Pol Espargaro (salito dalla Q1 con la sua KTM sperimentale, merita un discorso a parte nelle annotazioni, qua sotto), Alex Marquez e un opaco Binder.

Annotazioni

- prime 12 moto: 7 Ducati (tutta la prima fila, peraltro), 2 Aprilia e 3 KTM

- giapponesi: 15° Quartararo, 17° Zarco, 18° Luca Marini, 19° Joan Mir, 21° Alex Rins, 22° Nakagami e 23° Bradl

- Pol Espargaro: il collaudatore KTM, in pista con una moto sperimentale con tante novità aerodinamiche e con molte ore di prova proprio sulla pista austriaca è riuscito a entrare in Q2 con un ottimo tempo in Q1 (che gli sarebbe valso il sesto posto in griglia, se l'avesse replicato in Q2). Pol è apparso molto nervoso nelle Q1, forse perché sapeva di avere tra le mani la possibilità di fare qualcosa di clamoroso. Cosa sarebbe stato clamoroso? Probabilmente una prima fila, ma anche questo decimo posto significa tanto

- un'altra annotazione su KTM: solo i suoi collaudatori riescono ad essere competitivi (Pedrosa e Pol Espargaro)

- il primo tempo fatto da Marc Marquez è stato fatto in scia a Bagnaia, ma poi l'1.28.292 che gli vale il terzo posto l'ha fatto da solo

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