GP DEL QATAR 2024

MotoGP 2024. GP del Qatar. Pedro Acosta e il sorpasso "generazionale" a Marc Marquez: "Non ho pensato a niente... è un po' come quando sei al ranch con Valentino"

- Il rookie è stato autore di un weekend di altissimo livello, con due top ten e un record strappato a Quartararo: le sue parole dopo l'esordio con i grandi
MotoGP 2024. GP del Qatar. Pedro Acosta e il sorpasso generazionale a Marc Marquez: Non ho pensato a niente... è un po' come quando sei al ranch con Valentino

Quel sorpasso al 12esimo giro è stato anche un sorpasso generazionale, il nuovo campione che scalza il vecchio, o almeno lo si può vedere anche così.

Ma una delle caratteristiche fanno di Pedro Acosta un potenziale campionissimo è anche la freddezza con cui vive questi momenti: "Non ho avuto tempo per pensare a niente mentre passavo Marc - ha detto, salvo poi aggiungere - ... è un po' come guidare al ranch con Vale, sentivo un po' la pressione di guidare dietro a Marquez per la prima volta".

Il primo weekend di questo predestinato classe 2004 va in archivio con due top ten è un record: è il più giovane pilota a fare il giro veloce in MotoGP (record che apparteneva a Quartararo, che lo aveva realizzato nel 2019, proprio in Qatar: 1.55.039. Acosta ha migliorato di due secondi e mezzo: 1.52.657).

Sulla gara...

"Ho fatto il primo giro in undicesima posizione e dieci giri dopo ero quarto, quindi dobbiamo essere contenti”

Poi un'analisi interessante...

"Penso sia stato meglio fare 10 giri super forte per vedere cosa fanno quelli davanti che fare 21 giri decimo senza capire niente, meglio spinnare come un matto, oggi abbiamo fatto tantissima esperienza. Bene, arriviamo con più informazioni a Portimao" 

Il sorpasso più bello?

"Tutti, in generale. Lo sono stati tutti, perché sono stati i primi che ho fatto. Quando ero in Moto3 non mi sentivo così sicuro nel sorpassare. In Moto2 potevo sorpassare tanto, più o meno dove volevo"

Sulla partenza...

“La partenza è andata molto meglio di ieri, ma Miller mi ha superato molto veloce e molto vicino, quindi la moto ha iniziato a muoversi. Avevo tanta gente intorno poi mi sono stabilizzato e ho continuato ma ho perso molto tempo"

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    La gara di Pedro Acosta (sulla quale ho scrtto a parte) ha fatto scaturire in me una riflessione (non è vero l'ho sempre pensato e scritto): "quanto sarebbero belle le gare se tutti i piloti potessero tirare dal via fino alla bandiera a scacchi, senza dovere fare i ragionieri per quasi tutta la gara in modo da non trovarsi senza gomma gli ultimi 2 giri?" In regime di monogomma poi, si potrebbe fare benissimo ma non si fa, anzi sembra quasi che sia normale cosi, (non è normale) pure tutti gli addetti ai lavori parlano come se si fossero dimenticati che questo è il "Campionato del Mondo Piloti Moto GP" tanto per rinfrescare la memoria, il pilota è quel peronaggio che deve dimostrare di sapere andare in moto (in questo caso) il più forte possibile al fine di arrivare alla bandiera a scacchi prima degli altri. Il pilota non è mai stato quel personaggio che deve correre al risparmio per quasi tutta la gara per non consumare le gomme, potrebbe essere ammesso che una gomma non venuta bene possa costringere il pilota a diminuire l'andatura ma dovrebbe essere per sfiga non per prassi. Non si può vedere che una gara debba essere decisa dalla scelta fortunata di una gomma e dall'intuizione del pilota durante la gara a sceglire il ritmo per farla durare il giusto. nemmeno se la facesse durare troppo non andrebbe bene. Pure queste sono qualità ma il pilota dovrebbe sapere fare altro.
    Ultimamente si sente spesso parlare dei "fantastici 4", in pratica i piloti che si spartivano tutte le vittorie dei campionati di quel tempo perchè erano i più forti e come sempre è successo, essendo tali le moto migliori le davano a loro, chi avrebbe dovuto vincere? Ora in una stagione (ci sono anche più gare) può succedere che una decina di piloti possano vincere gare o comunque alternarsi spesso sul podio! A parte che ora le differenze fra le moto, sono minime, più della metà praticamente uguali, se un pilota in una giornata particolarmente fortuna gli va tutto bene può vincere, pur non essendo un fenomeno. La differenza vera però la fanno le gomme, per differenza non intedo la scelta di gomme con caratteristiche diverse naturalmente ma gomme dello stesso tipo che possono fornire in gara prestazioni leggerissimamente diverse, già 1/10 al giro influisce sull'esito della gara, siamo a questi livelli. Le gare secondo me sono un po troppo decise dalla fortuna che per la gara ti capiti un paio di gomme "giuste".
    In parole povere, ammesso che fra i piloti arrivati in Moto GP non ci sono piloti mediocri, non penso ci siano nemmeno i "fantastici 10". Sono più che convinto che se le gare si disputassero con gomme che permettessero al pilota di potere tirare alla morte per tutta la gara mantenendo le stesse prestazuioni (non importa quali) a vincere oggi sarebbero molto pochi, forse meno dei "fantastici 4" nonostante il divario fra le moto sia minore di un tempo. Parere personale come sempre.
  • pablo742925
    pablo742925, Bologna (BO)

    Bhe il sorpasso in pista c'è stato, pulito, senza sbavatura alcuna, da manuale.
    Ha dimostrato di essere pilota corretto e rispettoso, sulla scia di quanto fatto nelle classi minori.
    Cerca il limite, suo e della moto certo, ma con criterio:
    niente continui e devastanti ruzzoloni, sa bene quanto è facile farsi del male serio, e soprattutto non è una pallottola vagante per gli altri piloti in pista.
    È giovanissimo e con ancora tanto da imparare, ma i presupposti per entrare nell' olimpo del motociclismo ci sono tutti.
    Forza Pedro!
    Dimostra ai tuoi connazionali come si può avere successo, senza essere viscidi antisportivi...
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