MOTOGP 2024

MotoGP 2024. Luca Marini analizza la situazione Honda: "Siamo lontani. Con la morbida non siamo competitivi"

- Il nuovo pilota HRC ha ottenuto solo il 20esimo tempo nell'ultimo giorno di test in Qatar
MotoGP 2024. Luca Marini analizza la situazione Honda: Siamo lontani. Con la morbida non siamo competitivi

A Valencia era stato piuttosto veloce poi a Sepang e in Qatar la velocità della Honda guidata da Luca Marini è diminuita. Il lavoro da fare è molto, questa è la verità. L’italiano ha finito con il 20esimo tempo, a 1,7 secondi da Bagnaia. La sua Honda è la più lenta tra le quattro anche se le RC213V sono tutte lì tra il 17esimo e il 20esimo posto.

Queste le parole di Marini al termine del test in Qatar.

Sul secondo giorno di test...

"Giornata difficile. Abbiamo iniziato a lavorare tardi, prima abbiamo avuto qualche problema. Abbiamo provato diverse soluzioni e abbiamo capito diverse cose”

Le sensazioni...

“Sembra che siamo ancora lontani, ma la sensazione è che oggi abbiamo migliorato la moto”

Il problema, lo si vede anche nei tempi fatti dai quattro, è sfruttare la gomma media...

“Sono soddisfatto da un lato, ma la differenza è grande, soprattutto quando montiamo la nuova gomma morbida, non riusciamo a sfruttarla bene”

Poi un’analisi alla Marini...

"Cerchiamo più grip, ci serve per sfruttare meglio la gomma posteriore in ingresso, percorrenza e uscita di curva. È qui che dobbiamo lavorare, è la zona in cui perdiamo di più: con le gomme nuove non siamo competitivi. In entrata, percorrenza e uscita di curva tutte le altre moto sono più forti di noi, l’ho visto oggi quando ero dietro ad altri piloti”

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Prima o poi i nodi vengono al pettine. La Honda e anche Yamaha hanno fatto errori gravissimi di valutazione gia 4/5 anni fa, quando ancora erano competitivi, ora hanno accumulato uno svantaggio tale che non credo possa essere colmato se non cambia qualcosa di importante a livello regolamentare in modo da farli ripartire tutti da 0. Spesso sento dire che la Moto GP sta imitando la F1, io non so cosa si voglia intendere di preciso ma so che in F1 da decenni ormai, una squadra prende il sopravvento e lo mantiene fino a quando l'organizzatore non cambia tutto e fa ripartire tutti da capo. In moto GP sembrava fosse tutto diverso anche perchè i regolamenti in essere sono molto restrittivi specie per quanto riguarda il motore che era sempre stato il componente sul quale i progettisti potevano fare la differenza, ora anche quello deve essre costruito rispettando parametri che non possono permettere differenze rilevanti, aparte il telaio tutto il resto è uguale: stessa gestione elettronica, freni, sospensioni! I giapponesi avevano preso un vantaggio tale che gli altri erano costretti a fare i comprimari anche perchè con le case giapponesi andavano i piloti più forti. Pure la Ducati che nel 2007 aveva vinto un mondiale con Stoner non riusciva piu a spuntala anche quando nel 2020 Marquez si fece male seriamente e Honda da quel momento non è più esistita, vinse la Suzuki Yamaha al 2° e 3° posto, nel 2021 vinse Yamaha, nel 2022 Yamaha era ancora competitiva e si giocò il mondiale all'ultima gara con la Ducati di Bagnaia che gli bastò mezzo campionato per batterlo. Da li in avanti la supremazia di Ducati è stata inarrestabile ed ora sembra che senza una Ducati nessun pilota possa prevalere. Il tutto per giustizia divina? Assulutamente no, semplicemente l'Ing. Dall'Igna ha prima di tutto di studiato bene i regolamenti per vedere se contenessero qualche crepa e poi ha agito di conseguenza, dedicandosi a quelle aree "vergini" che non erano regolamentate, mi riferisco all'aerodinamica che mai era stata presa in considerazione nelle moto se non per rendere il complesso "moto/pilota" più penetrabile nell'avanzamento. Ducati ha comiciato a fare esperimenti invece per cercare un effetto aerodinamico vero e proprio come si fa da decenni i F1 e che ora sembra essere il settore dove si continua a fare la differenza, le moto non sono auto e l'effetto non può essere parimenti importante ma quando il resto è uguale per tutti anche un piccolo vantaggio può fare grande differenza, Altro settore dove la Ducati ha cominciato alavorare sono gli abbassatori, marchingeni che di fatto sarebbero proibiti ma la regola è stata scritta in modo tale che di fatto lascia una certa libertà di manovra. Non deve esere stato un lavoro semplice ma piuttosto lungo e laborioso che però alla fine ha dato i risiltati che ora vediamo. Gli altri costruttori specie i giapponesi, forse dall'alto della loro supremazia incontrastata che durava da decenni hanno dormito e quando si sono trovati di fronte al fatto compiuto era troppo tardi. Le soluzioni sono in parte visibili e copiabili ma è anche vero che se non si conosce il loro effetto copiare non serve quasi a niente, ora Ducati in questi settori ha un vantaggio di anni che non può essere colmato in nessuna maniera nemmeno con le concessioni che a dirla tutta per quanto mi riguarda ritengo siano un ingiustizia. Ducati fermo restando questi regolamenti non potrà mai essere raggiunta anzi prenderà sempre più vantaggio anche perchè i piloti più forti che un tempo con loro non ci volevano andare, pur ben pagati, ora ci vanno a gratis e agli altri gli rimangono quelli meno bravi e il pilota conta ancora tanto. Ogni riferimento a Marini è puramente casuale. Marini secondo me ha fatto benissimo ad accasarsi con Honda e pure Honda dovendo ripartire da 0 un pilota come Marini può essere utile ma ci vorranno anni per risalire la china e senza un cambio radicale dei regolamenti a fine 2026 porebbero non riuscire mai. Fermo restando il panorama odierno naturalmente perchè se nella Ducati dovesse incepparsi l'attuale meccanismo, quanto detto fino ad ora non sarebbe più valido.
    Valentino Masini
  • nnavaho
    nnavaho, Barzago (LC)

    Per Honda sembra siano stati ottimi test, hanno una moto tutta nuova e 2 piloti nuovi su 4 ma si vedono gia nuovi sviluppi, chi credeva di vedere primo e secondo le Honda ufficiali non ha ancora capito niente, sono test, i record fatti adesso servono solo per fare parlare di se i giornalisti
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