MOTOGP 2025 - test di Sepang

MotoGP 2025. Test di Sepang (5, 6, e 7 febbraio) - LIVE

- In Malesia si fa sul serio: in pista i piloti ufficiali, da Bagnaia e Marquez fino a Martin, Acosta e i rookie!
MotoGP 2025. Test di Sepang (5, 6, e 7 febbraio) - LIVE
Live in corso. Di seguito tutti gli aggiornamenti.
  • 4/2/2025 15:51 Bagnaia Pecco Bagnaia: “Come sempre, dopo un lungo inverno, non vedo l’ora di
    tornare in pista e al lavoro sulla nuova moto. A Barcellona, il primo
    approccio alla Desmosedici GP è stato positivo, ma c’è ancora tanto da
    fare. Saranno giornate impegnative e, come sempre, ci sarà molto da
    fare. Partiamo da quanto fatto da Michele (Pirro) proprio qui in Malesia
    e lavoriamo sodo per arrivare quanto più competitivi alla prima gara”
  • 4/2/2025 15:50 Marquez Marc Márquez: “Non vedo l’ora di iniziare per davvero questa nuova
    avventura in sella alla Desmosedici GP. Il test di Barcellona di fine
    anno sembra un ricordo così lontano mentre adesso siamo qui in Malesia
    per il primo test ufficiale del 2025. Le prime sensazioni sono state
    positive, ma abbiamo molto da fare e da provare. Saranno giornate molto
    lunghe, ma sono motivato”
  • 4/2/2025 15:50 pirro Michele Pirro: “Sono soddisfatto di quanto fatto durante queste tre
    giornate di lavoro qui in Malesia. Siamo riusciti a fare molti
    chilometri sulla nuova moto e a fare diverse prove tecniche anche
    considerate le particolari condizioni climatiche. Abbiamo raccolto tanti
    dati che sono sicuro Pecco e Marc riusciranno a sfruttare al meglio per
    fare uno step in avanti sia a livello di sviluppo che di performance”
  • 4/2/2025 11:41 Maverick Vinales: "Prima di tutto, devo arrivare al limite della moto" “Adattarsi a una nuova moto è sempre un lavoro lungo, c’è tanto da fare. Voglio godermi il processo, sono molto curioso di vedere come vado con una moto differente qui a Sepang. Durante l’inverno ho girato poco su strada, solo qualche allenamento con le moto piccolo nei kartodromi, anche perché fa freddo. Qui, il primo obiettivo è capire il limite della moto, capire cosa succede quando faccio un time attack, quando fai una simulazione, quando segui un altro pilota. Non conosco questa moto per dire cosa è meglio o peggio: puoi dare le tue sensazioni, ma il primo obiettivo è rispondere a tutte le domande che ho in testa. L’ambiente è buono, lavoriamo tutti per la stessa missione: magari in passato era differente, ma nel 2024 il campionato è stato vinto da una squadra satellite, la mia moto è esattamente uguale a quella della squadra ufficiale. Il supporto è quello giusto. Prima di tutto devo arrivare al limite della moto, poi capiremo cosa migliorare. Adesso è troppo presto: la moto sembra buona, ma sono ancora troppo lontano dal limite. Dopo i test a Montmelò sono stato a Jerez per confrontarmi con Pedrosa e Espargaro per capire se le mie sensazioni corrispondevano con le loro: siamo sulla stessa linea”
  • 4/2/2025 11:27 Enea Bastianini: "E' stato un inverno intenso e complicato. Ma efficace" “E’ stato un inverno molto intenso, con tanti cambiamenti. Ho dovuto rimanere molto concentrato, cercando di allenarmi e di essere spensierato. Non è mai facile, ma sono riuscito a gestirmi bene e ho sistemato alcune cose mie (il cambio del manager, NDA). Complicato, ma penso efficace”. Inizi questo 2025 con quali sensazioni? Ogni stagione è importante, ma questa a che livello la metti? “Non so bene cosa aspettarmi, dovrò cercare di affrontare questa avventura al meglio: sono sicuro che si potrà fare bene. Sono pronto, ma non mi sono prefissato obiettivi, non sarebbero realistici in questo momento. Le sensazioni sono buone: ho ritrovato il mio capo tecnico Pigiamino (Alberto Giribuola, NDA), che mi conosce bene. La KTM è una bella moto”. Si può pensare di vincere un GP? “In questo momento non so rispondere, dopo i test avremo qualche indizio in più”. Per la prima volta sei in una squadra non italiana o spagnola: che effetto fa? “Non cambia tanto, devi solo parlare più inglese. Ma sono a mio agio. Per ora va tutto bene, anche come organizzazione. Ho ritrovato più o meno lo stesso ambiente di prima, ho ripreso l’angolo destro del box: mi mancava…”

  • 4/2/2025 11:14 Marco Bezzecchi: "Qui si decide il 2025 di Aprilia" “Ho girato a Mandalika, ma non tantissimo perché avevo un po’ di influenza. Ma è stato bello: ho provato l’Aprilia RSV4, mi è piaciuta tantissimo”. Sei uno che alla vigilia è già molto carico o preferisci vedere come va; come approcci questi test? “Sono molto contento: nel box c’è un bel clima, abbiamo tutti una gran voglia di iniziare, tutta l’Aprilia è carica. Dobbiamo tenere i piedi ben piantati per terra, ma nessuno ci impedisce di essere felici”. Al di là dei problemi di adattamento alla gomma 2024, cosa hai sbagliato nella passata stagione? “Sicuramente ho fatto parecchi errori: quando non ottieni quello che vuoi, c’è sempre qualcosa che sbagli. Bisogna migliorare”. Per la prima volta sei pilota ufficiale: cosa cambia? “E’ un ruolo parecchio importante, da queste giornate si decide un po’ il futuro della nostra moto per questa stagione. Sarà strano, ma bellissimo, è una responsabilità, ma anche un bel privilegio. La vivo serenamente: abbiamo parlato tanto in questi mesi con lo staff di Aprilia. Sono contento: mi piace lavorare nel box con i miei ragazzi, anche se mi piace di più andare in moto…". Cosa ti ha colpito di Aprilia? “La loro grandissima passione, dal primo all’ultimo. Incredibile la felicità negli occhi di chi lavora in azienda: le loro facce sono state impagabili”
  • 4/2/2025 10:59 Fabio Di Giannantonio: "Fisicamente sono all'80-90% “Sto bene: sono a un buon 80-90% della forma fisica, anche se mi manca ancora un po’ di forza. Il recupero dopo un’operazione alla spalla è particolare: devi stare fermo un mese per dare il tempo all’arto di ricostruirsi; poi devi fare un altro mesetto nel quale devi fare lavoro passivo, quindi tanta fisioterapia; poi c’è il terzo mese in cui inizi a muoverla. Noi abbiamo cercato di affrettare un po’ i tempi, sempre naturalmente seguendo la scienza: siamo qui abbastanza pronti, anche se manca un po’ di allenamento. L’operazione del professor Castagna è stata perfetta, tutti mi hanno dato una grande mano: arriviamo qui più pronti possibile”. Hai girato a Mandalika con una Ducati Panigale: come è andata? “Non so se ero talmente contento di risalire in moto e mi sono dimenticato del resto, oppure se è andato tutto veramente così bene. La spalla è andata benissimo, non ho avuto né dolore né limitazioni particolari e sono stato anche veloce. Sono stati tre giorni molto positivi, è stato bellissimo guidare la Panigale a Mandalika. Arrivo qui con tanta consapevolezza”. Questi tre giorni come saranno? “Sarà una scoperta su tanti fronti: inizia per me un progetto nuovo, con la stessa squadra, ma con alcune novità (Diggia cambia il capo tecnico, passando a Massimo Branchini, NDA), cambia la modalità di lavoro perché sono seguito dalla Ducati, arriva la moto nuova e io, di fatto, faccio un salto di due anni. Non posso pensare solo a guidare, ma devo anche dare il mio contributo per sviluppare la moto. Devo capire come sto fisicamente sulla MotoGP. Arrivo da due stagioni positive, sappiamo su cosa lavorare. Arriviamo con maturità”. Oggi sei pilota ufficiale, un anno e mezzo fa hai rischiato di rimanere a piedi. Ci pensi? “Diciamo che adesso l’ho metabolizzato: è un qualcosa che mi ha fatto crescere soprattutto come persona. Sono grato a quelli che mi hanno accompagnato in questo cammino. Adesso do molto più valore ai singoli episodi e do più importanza al presente”. Che effetto fa avere il 46 sulla carenatura? “E’ bellissimo. E’ figo quando c’è un qualcosa di così importante alle tue spalle: sotto pressione rendo meglio. Ed è un onore: è fantastico correre per il team di Vale, hai la leggenda con te sul cupolino”. Quando non eri nel team VR46, pensavi che si esagerasse troppo con il mito di Valentino, o sei sempre stato di quell’opinione? “Lui è questo sport. Vi racconto un aneddoto: quando mi chiedono cosa faccio nella vita, dico il pilota MotoGP. Mi rispondono: cosa? Allora io dico: hai presente Valentino Rossi? Tutti dicono sì… VR46 è la MotoGP, il più grande di tutti i tempi, il più grande di questo sport. E ho sempre visto il team e l’Academy come una entità super professionale. Ho sempre stimato il loro lavoro”

  • 4/2/2025 10:32 Jorge Martín: "Aprilia ha tutti gli ingredienti per vincere" “In questi giorni bisognerà svolgere un lavoro combinato tra adattamento alla moto e provare le novità per gli ingegneri: non puoi solo pensare a prendere le misure alla moto, devi anche dare le indicazioni per svilupparla. E’ chiaro che prima di tutto bisognerà sentirsi bene sulla RS-GP per poter spingere, e poi dare buoni riscontri ai tecnici. Io credo che non ci metteremo molto a trovare la buona confidenza per iniziare a provare il nuovo materiale, ma non ho idea di quanto possiamo essere veloci”. E’ la sfida più difficile della tua carriera? “No, non credo. Ritengo che sia stata grande anche la sfida in Moto3, quando ho rischiato di stare a casa per poi avere una moto più competitiva. Ma anche in Moto2 con KTM è stata una grande sfida. E’ chiaro che questa attira più l’attenzione, perché sei in Aprilia, sei il campione del mondo”. Hai avuto tempo per goderti quello che hai conquistato? “Sì, anche se è vero che a dicembre non ho avuto tempo per me, è stato un periodo di continui eventi, gala, premiazioni. Però quando sono tornato a casa, quando ho iniziato ad allenarmi, ho potuto rilassarmi. Non solo io, ma anche tutte le persone intorno a me. Adesso possiamo lavorare senza pressione di dover vincere per forza. Credo che questo mi potrà aiutare, anche se, naturalmente la pressione ci deve essere, non puoi rendere senza”. Cammini nel paddock in un modo differente? “Sì, al 100%. Ma non solo nel paddock, anche in hotel, a casa mia. Non perché sono il numero uno, non ho l’ego di voler essere il migliore, però sento che la gente mi vede in maniera differente perché ho vinto. Ma devo continuare con il mio metodo di lavoro, perché ha funzionato”. Aprilia ha una grande storia alle spalle, ma non è arrivata a certi risultati in MotoGP: credi che adesso abbia tutto per provare a vincere? “Credo che adesso abbia tutti gli ingredienti, bisogna metterli tutti insieme: ha il potenziale per vincere il titolo. Nel 2024 non ero focalizzato a conquistare il titolo, devo fare lo stesso quest’anno, pensando di migliorare giorno per girono. Sono sicuro che alla fine i risultati arriveranno”. Dopo questi test, avrei le idee più chiare sul vostro potenziale? “Credo che dopo Sepang avremo abbastanza informazioni”
  • 4/2/2025 10:01 Franco Morbidelli: "Dobbiamo onorare VR46 “Sono molto allegro, sono contento: vengo da 10 giorni tra presentazione e allenamenti a Mandalika, sono stati 10 giorni bellissimi con il team nuovo. Sono stato molto bene ed è quasi ora di iniziare: tutto questo mi rende contento”. Negli ultimi anni hai dovuto fare tanti cambiamenti e ne fai uno importante anche nel 2025, ma arrivi nel team VR46, come se fosse la fine del percorso iniziato parecchio tempo fa. Immagino che le emozioni siano tante. “E’ sicuramente la chiusura di un cerchio: io a differenza di tutti gli altri piloti della VR46 Academy non ho mai corso per il team di Valentino. Era giusto che io corressi per questa squadra, per questi colori e questa possibilità è arrivata in un momento fantastico, nel quale io sono in grandissima forma, il team è nel suo massimo picco di forma. Spero che questa chiusura del cerchio, avvenuta un po’ più tardi, dia dei bei risultati”. Dopo aver fatto secondo nel mondiale nel 2020 hai avuto una serie di problemi: questo lo vivi un po’ come l’anno decisivo? “Dal momento in cui ho fatto secondo, sono partite un sacco di sfide da affrontare per me: alcune le ho superate non tanto bene, come quella Yamaha, altre alla grande, come quella dell’anno scorso, perché ero arrivato alla prima gara dopo un infortunio gravissimo e quindi senza nessuna esperienza sulla moto e con la squadra. Nonostante questo, ci sono volute solo sei gare di “zeri” per prendere un passo da primi cinque: è stato molto positivo. La scorsa stagione ha dimostrato che le sfide le so affrontare in modo migliore rispetto al passato. Sono molto contento di arrivare nel team VR46 con un inverno totalmente diverso rispetto a quello dell’anno scorso, con molti meno problemi e in una maniera più normale. Sono curioso di vedere cosa succederà, avendo questo tipo di “muscolatura” che mi sono fatto dopo tutte queste sfide”. Sei l’unico tra i piloti Ducati che non cambia moto: è un piccolissimo vantaggio? “Sì, lo è. Cambiare pacchetto, cambiare moto, cambiare team comporta un processo di adattamento: è un piccolo vantaggio che cercheremo di prenderci”. In questi cinque anni complicati, hai mai dubitato su te stesso? “Sicuramente i dubbi ti vengono quando non vengono i risultati ai quali sei abituato nella tua carriera. Anche nel 2020, quelle prestazioni erano arrivate in modo quasi naturale. Quando non sei più ai vertici, ti scontri contro un bel muro: è un’altra delle sfide che ho affrontato e che spero mi rendano più forte”. Cosa significa avere quel 46 dietro al tuo numero? “E’ la prima cosa che ho notato della moto, il 46 tutto intorno al mio 21. E’ stato emozionante, bellissimo: è un qualcosa che sia io sia il team dobbiamo portare dentro di noi, dobbiamo ricordarci che corriamo per Vale, per uno che rappresenta un’icona, qualcosa di gigante per il motociclismo. Mio abbiamo la fortuna di rappresentarlo” Come vedi la sfida Bagnaia/Marquez? “Sarà molto interessante. Pecco e Marc sono i due favoriti, perché sono i due piloti che hanno finito più in alto in campionato e che hanno cambiato meno rispetto a Martin e a Bastianini. Sicuramente sono chiamati a fare delle belle sfide: nel 2024, Marquez ha fatto delle gare incredibili con la GP23. Vedremo se avrò la possibilità di assistere in prima fila a questa sfida
  • 4/2/2025 08:11 Pedro Acosta: "La situazione in KTM molto meglio di quanto si dica" “Ho seguito lo shakedown, è stato un buon test, sono state provate parecchie novità rispetto all’ultima uscita fatta dai nostri collaudatori a Jerez in dicembre. Sicuramente avremo quindi parecchio lavora da fare, ma non dobbiamo diventare matti: dobbiamo fare una lista di priorità e scegliere quello che pensiamo ci possa far andare più veloci. Inutile adesso parlare di obiettivi: ci sono tanti aspetti su cui lavorare per diventare un pilota migliore. Durante l’inverno mi sono concentrato su alcuni aspetti specifici per essere più competitivi in gara. A volte nel 2024 ho comprassimo il GP per una brutta qualifica e non essere entrato in Q2. Come ho detto anche durante la presentazione, bisogna stare un po’ calmi, essere più intelligenti: l’anno scorso abbiamo perso molti punti per cadute inutili. Vediamo com’è tornare in moto dopo tanto tempo: mi sento abbastanza in forma, ma abbiamo tanto materiale da provare. Bisogna farlo con calma, capire bene cosa funziona e cosa no. L’anno scorso abbiamo provato tanto materiale, anche durante i GP, perdendo un po’ la strada. Situazione KTM? Io sono tranquillo. Sono stato lì prima di natale: è stato un bene perdere un giorno per andare a vedere la situazione dal vero, piuttosto che leggere quello che scrive la stampa. La differenza tra la realtà e quello che viene scritto è come dal giorno alla notte. Io sono molto contento di avere questi colori”

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