IL GRANDE RIENTRO?

MotoGP. Andrea Dovizioso e Aprilia in pista per il futuro

- Martedì 11 e mercoledì 12 maggio (meteo permettendo), Andrea tornerà in sella alla RS-GP, questa volta al Mugello. Un test fondamentale: la Casa di Noale è pronta ad accogliere il Dovi, che deve decidere cosa fare nel 2022. Molto dipenderà da questi due giorni di prove. Dubbi e alternative dell’ex pilota della Ducati
MotoGP. Andrea Dovizioso e Aprilia in pista per il futuro

Il meteo potrebbe essere un avversario ostico per Andrea Dovizioso e l’Aprilia, pronti a provare al Mugello martedì 11 e mercoledì 12 maggio: al momento, è previsto bel tempo fino alle 13 di martedì, poi pioggia debole per il pomeriggio della prima giornata, pioggia intensa per tutta la seconda.

Sarebbe davvero un peccato, perché la due giorni di test al Mugello potrebbe essere fondamentale per il futuro del pilota italiano e della Casa di Noale.

Dopo aver provato la RS-GP a Jerez per tre giorni lo scorso aprile, Andrea ha chiesto parecchie modifiche sulla moto per quanto riguarda l’ergonomia, come ha spiegato a Moto.it l’ingegnere Romano Albesiano. Modifiche che in Aprilia hanno realizzato lavorando duramente per assecondare le richieste di Dovizioso, a conferma che a Noale stanno facendo tutto il possibile per convincere Andrea, al quale viene offerto un posto per il 2022 nella squadra ufficiale a fianco di Aleix Espargaro.

Gli sforzi di Aprilia sono evidenti, non soltanto per provare a mettere sotto contratto il pilota più forte attualmente libero, ma anche per creare una struttura importante e competitiva: nel 2022, la Casa italiana schiererà probabilmente anche una squadra satellite (al momento sembra che sarà il team Gresini), per avere quattro RS-GP in pista e accelerare quindi la crescita della moto.

I dubbi di Dovizioso

Al Mugello, Andrea è sempre andato fortissimo con la Ducati, la pista gli piace decisamente di più rispetto a quella di Jerez e le modifiche fatte dovrebbero - ovviamente è tutto da verificare - permettere al Dovi di trovarsi più a suo agio in sella alla RS-GP.

Insomma, Andrea spingerà molto di più rispetto a quanto fatto in Spagna: ecco quindi che potrà capire meglio il livello dell’Aprilia e la sua competitività con questa moto. In passato, AD04 non era troppo convinto dei progetti e della capacità di Noale di poter essere competitiva in MotoGP, ma prima a Noale (quando era stato nel reparto corse, salendo per la prima volta sulla RS-GP, naturalmente da fermo) e poi a Jerez si è reso conto che questa Aprilia è tutta differente da quella di qualche anno fa: l’amministratore delegato di Aprilia Racing, Massimo Rivola, ha portato ordine e programmi precisi.

Le risorse a disposizione sono inferiori a quelle di altre Case, ma l’impegno è aumentato e Andrea questo ha potuto toccarlo con mano. Aprilia e Dovizioso non hanno mai affrontato l’argomento ingaggio, ma con un buon programma questo aspetto diventa secondario e si può superare con relativa facilità.

Un altro dubbio da sciogliere è quello della voglia di Andrea di tornare a fare il pilota della MotoGP. Nelle sue dichiarazioni pubbliche, ha sempre confermato di voler correre in MotoGP nel 2022: dato che il Dovi dice solo quello che pensa, bisogna credergli. D’altra parte, però, è giusto sottolineare come Andrea si stia godendo totalmente la sua posizione privilegiata da pilota amatoriale di motocross: per rinunciarci deve essere convinto totalmente del progetto.

Le alternative

Per Dovizioso ci sono (ci sarebbero) delle alternative all’Aprilia? Sicuramente non Ducati, Suzuki e Honda, per differenti motivi. Rimarrebbero quindi Yamaha e Ktm. La M1 è probabilmente il sogno di Andrea, ma l’unico posto eventualmente disponibile potrebbe essere quello di Valentino Rossi nel team Petronas, nel caso VR46 decidesse di ritirarsi. Ma ammesso e non concesso che questo avvenga, è molto difficile che la Petronas sostituisca un pilota di 42 anni con uno di 36: tutto è possibile, ma poco probabile.

Per quanto riguarda la Ktm, il direttore tecnico Pit Beirer avrebbe dichiarato recentemente che “Ktm pensa ai giovani, non ci interessa uno come Andrea Dovizioso”. Ma la difficilissima stagione 2021 - perlomeno fino adesso - potrebbe far cambiare idea, perché la sensazione è che uno come Dovizioso farebbe davvero comodo alla Casa austriaca. Ma questa è solo una (mia) ipotesi, l’Aprilia, al contrario, è una possibilità concreta.

  • sandro.marzocchini
    sandro.marzocchini, Pontedera (PI)

    Caro g2 io non sono "odiatore seriale" di nessuno per principio, ma se credi che in società complesse come la nostra l'educazione derivi solo dalla famiglia o dalla scuola sei rimasto agli anni '50. Purtroppo l'impriting dei nostri comportamenti e della relazione con l'altro è spesso dovuto ai mezzi di comunicazione, ai modelli sociali e all'idea malata e identitaria che viene veicolata dal mercato in mille modi. Il mondo del calcio, che ne sia la causa o l'effetto poco importa, è uno degli esempi più emblematici di un pessimo mondo di valori. Uccidersi tifando una squadra avversaria è la sconfitta di qualsiasi ideale sportivo. Più il motociclismo sta lontano da quella infamia civile, più ne sono contento.
  • mael56
    mael56, Baiso (RE)

    se accetterà non sarà la manna dal cielo per Aprilia, ormai il dado è tratto, ci vogliono giovani che abbiano fatto tutto il percorso di crescita, moto3, moto2 e ora motoGP, Dovi ha fatto una bella carriera, ha guadagnato bene, si goda il suo motocross che comunque è già una gatta ad pelare ...
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