MotoGP: Andrea Migno: “Ad Austin è andata bene, come in 1000 altri GP”
E’ un momento molto critico per il motociclismo: è lunghissima la serie di incidenti, purtroppo anche mortali, in questa stagione, nei campionati minori come in MotoGP. Al termine del GP delle Americhe Andrea Migno era stato chiaro: “Bisogna fare qualcosa”. Cosa? Ne parliamo proprio come Andrea, che espone una serie di motivi molto interessanti, anche tecnici su come sono fatte le moto a livello aerodinamico. “E’ solo un’idea allo stato embrionale, ma credo si debba intervenire anche sulla carenata” dice Migno, che spiega perfettamente come ormai in Moto3 sia impossibile fare la differenza, a discapito anche della valutazione dei piloti, oltre che della sicurezza. “In Moto2 se prendi un decimo e mezzo al giro, alla fine arrivi quinto, sesto: in Moto3 puoi vincere il GP anche se sei mezzo secondo più lento. I piloti non possono più fare la differenza e si formano dei grupponi per tutta la gara”. Poi, naturalmente, c’è un problema legato ai piloti: “E’ vero che c’è meno paura di farsi male, c’è troppa aggressività. Ma episodi come quelli di Austin accadono tutti i giri in tutte le piste: c’è da aver paura”.
Le considerazioni di Andrea sono molto chiare e condivisibile: un’altra puntata di #atuttogas da ascoltare con attenzione, da domenica 10 ottobre, su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast.