MotoGP Aragòn. Màrquez: "Importante fermare Rossi"
ALCANIZ – Dopo le prove, Valentino Rossi lo aveva detto chiaramente: «Ci vorrebbe un miracolo per battere Màrquez». E così è stato, anche se al terzo giro ci è mancato pochissimo che Marc Màrquez finisse a terra. «Si è chiuso lo sterzo, ho giocato il jolly e mi sono salvato» dice mostrando il gomito sinistro: ancora una volta, se non è caduto lo deve anche alla sua grandissima capacità di reazione. Ha puntato il gomito sull’asfalto, ha fatto perno e ne è uscito indenne anche questa volta. Da lì in poi non ha quasi più avuto problemi.
«Fino a ieri tutto sembrava sotto controllo, ma come sempre accade in gara è diverso: oggi c’era più vento, faticavo di più con l’anteriore. Ho preso il mio ritmo poco alla volta, quando ho passato Rossi ho spinto un po’ di più e poi ho amministrato. Era importante tornare a vincere, non ci riuscivo dalla Germania e, addirittura, da Austin sull’asciutto; era importante fermare la rincorsa di Valentino, tornare a guadagnare punti».
Un dominio netto, mai in discussione. Una bella differenza rispetto a Misano: là era stato costretto a correre in difesa, qui è tornato attaccante inarrestabile.
«Durante l’anno provo a gestirmi: sapevo che a Misano avrei faticato, perché non si addice al mio stile e alla Honda, ma su Aragòn avevo messo il cerchio rosso, qui sapevo di poter fermare Rossi. Posso partire per la triplice trasferta più tranquillo».
Peccato, ne risente un po' lo spettacolo.
Non è cotto da anni? Commenti Va lentino ecc.
Quello che più stupisce è che questi che hanno non dico metà dei suoi anni(ma quasi) siano
ancora li a cercare di fermarlo, quando per loro,vista l'età e visto che sono dei campioni
dovrebbe essere una cosa naturale.
Grande Vale,gli altri ne hanno ancora di strada da fare solo per cercare di assomigliarti.