MotoGP. Assen da dentro o fuori per Petrucci e Lecuona… Che intanto battibeccano
KTM è cresciuta tantissimo, tanto che il patron Pitt Beirer ha detto che nessuno, fino a tre settimane fa, avrebbe scommesso sulla capacità di rinascere in così poco tempo del marchio austriaco dopo un esordio nella MotoGP 2021 ben al di sotto delle aspettative. In KTM, invece, si sono rimboccati le maniche e hanno portato avanti un gran lavoro, modificando tante parti della moto 2021 e rendendola nuovamente in grado di lottare per le posizioni che contano. Oliveira è tornato alla vittoria, Binder sta ottenendo buoni risultati. Mancano ancora, invece, i due del team satellite, Danilo Petrucci e Iker Lecuona, ancora in crisi anche se in crescita.
Per questo il patron del team francese, Hervè Poncharal, ha provato a suonare la sveglia ai suoi, ricordando che per l’anno prossimo ci sarà solo una sella disponibile in pista. “Dovremo prendere una decisione durante la pausa estiva o comunque non troppo oltre la pausa estiva – ha spiegato Poncharal – L’anno prossimo arriverà dalla Moto2 Remy Gardner, quindi non è un segreto che ci troviamo davanti alla necessità di parlare di mercato e fare delle scelte. Assen, che è l’ultima gara prima della lunga sosta, sarà determinante”.
Se non è un ultimatum poco ci manca, con i due piloti del Team Tech3 che sembrano esserne ben consapevoli. Ieri, in conferenza stampa, Danilo Petrucci ha dichiarato di essere aperto ad ogni scenario futuro: “Se KTM dovesse decidere di non rinnovarmi la fiducia per l’anno prossimo io sarò tranquillo, perché sento di aver dato tutto e di avercela messa tutta per provare a fare bene”. L’italiano, stando a quanto si dice, potrebbe avere qualche possibilità in più rispetto al suo compagno di squadra, Lecuona, che però ha dalla sua una carta di identità che lascia sperare in migliori margini di miglioramento.
L’imperativo categorico nel box Tech3 sarà, quindi tenere altissima la concentrazione e sapere che il TT Circuit di Assen sarà un palcoscenico che rischia di non ammettere repliche. La tensione c’è, chiaramente, ed è anche evidente, con Lecuona e Petrucci che, però, hanno anche ceduto ad un po’ di nervosismo di troppo, visto che si trascinano ormai da una settimana in una polemica nata subito dopo il GP di Germania al Sachsenring. In quell’occasione, Petrucci aveva puntato il dito verso il compagno di squadra, reo di manovre sempre troppo azzardate nei primi giri, quando i piloti sono tutti troppo vicini e ogni errore rischia di costare caro anche agli avversari. E ieri è arrivata la replica di Lecuona: “Ho letto le dichiarazioni di Petrucci – ha detto non senza un evidente tono di sarcasmo – Francamente ho pensato che scherzasse perché è assurdo accusare di una caduta un pilota che non ti ha nemmeno toccato”.
-
SignorNessuno, Agugliano (AN)Dal punto di vista della qualità dei piloti, sarebbero entrambi da cambbiare. Che Petrucci non fosse granché era già chiaro prima che approdasse in DUcati ufficiale, figuriamoci poi ora. Mi pare però che molti "esperti" manager della Motogp abbiano il prosciutto sugli occhi, oppure il motivo delle scelte non è la qualità del pilota.
-
Mezzo litro, Bologna (BO)Bah, io li manderei a casa tutti e due.