MotoGP, Brno 2016. Iannone: "Ho la situazione sotto controllo"
BRNO – Primo nelle FP1, secondo nelle FP2 e nella combinata dei tempi: è stata un’altra giornata positiva per Andrea Iannone.
«Sono molto contento: mi aspettavo di essere veloce anche qui a Brno, ma non così. Invece siamo allineati a Yamaha e Honda, in alcuni punti della pista addirittura meglio di loro: perdiamo tanto nel T2, ma alla fine del T4 siamo sui loro tempi, addirittura migliori in alcuni casi. Anche qui, come in Austria, stiamo lavorando al meglio. Come settimana scorsa, ho fatto prove comparative tra il telaio vecchio e quello nuovo, che non mi piace per le sensazioni che trasmette sull’anteriore, anche se poi il miglior tempo l’ho fatto proprio con quello nuovo, ma solo perché ho utilizzato gomme fresche. Direi che da domani ci concentreremo su quello vecchio, proprio come avevo fatto in Austria. Per quanto riguarda le gomme, stamattina ho iniziato con la dura posteriore, con risultati positivi. Poi, quando sulla prima moto si è acceso un allarme e la moto si è spenta, ho continuato con le morbide, con le quali ho girato anche nel pomeriggio, fino all’attacco finale per fare il tempo: si comportano bene entrambe. Sono sempre riuscito a essere costante dall’inizio alla fine, tra un giro e l’altro c’è uno scarto minimo: non dico che tutto mi viene facile, ma la situazione è più o meno sotto controllo. Dobbiamo migliorare alcuni aspetti, specie nel T2: solo in quel settore perdo mezzo secondo rispetto a Marquez. Diciamo che due decimi li lascio per colpa mia, il resto per la messa a punto della moto. Le costole? Mi fanno male, ma non sono preoccupato per la gara, ho corso in condizioni ben peggiori».
DOVIZIOSO: “QUESTIONE DI STILE DI GUIDA”
«Abbiamo lavorato bene tra le FP1 e le FP2, facendo un buon passo in avanti: ma non basta, non guido ancora sciolto come vorrei e dovrei. Per come è fatta questa pista, dove la percorrenza in curva è più importante della frenata, devo un po’ snaturare il mio stile di guida: bisogna trovare una messa a punto che mi aiuti a far scorrere di più la Desmosedici in piega, ma sono soprattutto io che ci devo mettere una pezza, bisogna andare oltre, adattarsi alla pista. Stamattina avevo iniziato male, per me è sempre uno shock pilotare a Brno, poi, però, ci siamo avvicinati nelle FP2, ma devo essere più fluido. Io credo ci sia margine di miglioramento, sia per il mio stile sia per la messa a punto della moto. Se non ci fosse stata la gara dell’Austria, direi che le nostre prestazioni sono in linea con la prima parte del campionato: abbiamo dei limiti, ma non siamo distanti dalla Yamaha. Bisogna vedere qual è il nostro e il loro margine di miglioramento».