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MotoGP: Che velocità si raggiungerà al Mugello?

- Nel 18° episodio di #atuttogas, il podcast di Moto.it, si parla di tecnica e sicurezza: le MotoGP vanno troppo forte? Nel GP Qatar si è arrivati a 260 km/h e nel GP d’Italia? Marc Marquez dice che i sistemi per abbassare la moto in partenza e in gara tolgono spettacolo: ha ragione?
MotoGP: Che velocità si raggiungerà al Mugello?

Nel 18esimo episodio di #atuttogas, online domenica 23 maggio dalle ore 9, si parla di potenza massima, di sicurezza, di aerodinamica, di “hole shot” e di sistemi per abbassare la moto durante la gara, non solo in partenza. Carlos Ezpeleta, managing director di Dorna, e Corrado Cecchinelli, direttore tecnologico della MotoGP, affrontano un tema di grandissima attualità: si va troppo forte in MotoGP? Secondo il manager spagnolo e l’ingegnere italiano non c’è un problema immediato di sicurezza, ma è chiaro che Dorna dovrà affrontare assieme alle Case la questione per porre, a medio-lungo termine, dei limiti tecnologici. Per Ezpeleta “far andare più piano una MotoGP è molto difficile dal punto vista politico”, mentre per Cecchinelli “far andare più piano una MotoGP è molto facile dal punto di vista tecnico”. Sia Carlos sia Corrado concordano nell’affermare che “il campionato è molto spettacolare, bisogna valutare bene ogni modifica regolamentare che viene introdotta, stando anche ben attenti a non penalizzare una Casa e favorirne un’altra”. L’ingegnere Cecchinelli spiega poi in maniera molto chiara come funzionano i sistemi per abbassare la moto in partenza e durante la gara. E per quanto riguarda il Mugello, il direttore tecnologico della MotoGP afferma che…

Insomma, un’altra puntata di #atuttogas da non perdere, ascoltabile anche sulle principali piattaforme di podcast.

  • Jojoe
    Jojoe, Bologna (BO)

    Vanno fatte alcune considerazioni prendendo spunto da quello che dice Marquez che non mi sembra contrario al dispositivo utilizzato in partenza ma in gara che è una cosa diversa. Di sicuro detto questo da chiunque oggi vesta Honda può essere mal interpretato visto che quello che oggi hanno in Honda non è lontanamente paragonabile a quello che hanno in Ducati. Io sono d'accordo sul fatto che più elettronica e/o intelligenza artificiale aggiungi sulla MotoGP la rendi sempre più "a portata di tutti" con tutti intendo piloti, non certo fenomeni della motocicletta. Spingere su tale aspetto fa sì che un pilota nel binomio con la moto conti meno. Inoltre layout circuiti, vie di fuga etc non si possono permettere certe velocità che oggi l'aerodinamica permette, per l'incolumità del pilota. Poi sono convinto chi sa guidare una moto la sa fare in curva, sul dritto sono buoni in tanti ovvero oltre i 300, insomma 360 è follia. In conclusione Marquez ha ragione ma veste oggi i colori sbagliati per affermare quello che dice. D'accordo quindi con lui ma non è lui a doverlo dire. Io personalmente diminuirei i cavalli, la cilindrata quindi il peso e toglierei quasi l'elettronica tranne qualche piccolo aiuto alla sicurezza, ma questo è un mio pensiero. Così vediamo chi sa guidare.
  • northsam
    northsam, Zelo Buon Persico (LO)

    Edouard Bracame, interessante punto di vista!
    Si potrebbe comunque scendere di cilindrata, magari un 900 o addirittura arrivare al 750cc.
    Il che porterebbe anche ad una conseguente riduzione del peso.
    Probabilmente vedremmo meno crisi da sindrome compartimentale...
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