MotoGP, Ciabatti: "Iannone in Ducati? Si potrebbe anche fare"
"Credo che Iannone abbia un grandissimo talento, sia un pilota velocissimo, si è un po’ perso per strada per tanti motivi. Penso che sappia di aver commesso errori di valutazione in momenti decisivi della sua carriera". Una dichiarazione di stima che arriva da Paolo Ciabatti, in un'intervista a Sky MotoGP, dopo che qualche settimana fa, durante una diretta con Max Biaggi, il pilota di Vasto aveva rimpianto la decisione di abbandonare Ducati per andare in Suzuki.
L'ipotesi del contatto con Iannone nasce da dichiarazioni di Francesco Guidotti, team manager Pramac, che non ha escluso la possibilità. Ciabatti avrebbe dato una sorta di benedizione all'idea, nonostante il potenziale contrasto con la missione della struttura satellite Ducati. "Il compito del team Pramac è quello di far crescere piloti giovani e promettenti, come è successo con Iannone, Petrucci e adesso Miller e Bagnaia. Andrea Iannone ha 30 anni, non sarebbe perfettamente in linea con un programma del genere, ma detto questo... perché no? Mai dire mai."
"Ora come ora sta scontando una squalifica molto pesante, anche se preferisco non entrare in argomento. Però è un pilota che ha sempre dimostrato di essere fra i più veloci di questo periodo storico. Era uno di quelli che lottava con Márquez in Moto2, e a volte lo batteva. Quindi perché no? E poi fra lui e Campinoti, il proprietario del team Pramac, c'è un rapporto quasi come tra padre e figlio, quindi se Paolo volesse sarebbe anche difficile dirgli di no."
In un altro momento storico si inizierebbe già a parlare di dichiarazione d'intenti, ma a parte il problema legato alla squalifica per doping, è evidente che la situazione attuale porti diverse complicazioni.
E comunque, si sta parlando di chiacchiere amichevoli...
"In realtà non ne abbiamo mai parlato, abbiamo già cinque piloti tutti molto validi che dovremo capire come gestire nel 2021 - con la possibilità che senza una vera stagione 2020 tutto resti com'è - e poi eventualmente penseremo ad altre possibilità. Detto questo, stima e affetto per Iannone sono immutati. Ogni tanto ci ha fatto arrabbiare, ma lo ha fatto un po' con tutti. Fa parte del personaggio..."
Più di una volta ho posto loro la domanda: scusate ma perché i campioni (quelli che possono scegliere insomma) allora non ci vanno in Ducati?
Ora a me sembra che le pedine più appetitose abbiano preferito anche in questo frangente firmare per altri marchi.
Onestamente non so se la dirigenza Ducati abbia contattato questi piloti che sembrano andare per la maggiore o se invece pensa di essere a posto così.
Comunque sia, sentire un loro dirigente dire (sarà poi vero?) Iannone? si potrebbe anche fare!
A Iannone quando presero il "pilotone" a peso d'oro, altrimenti col c… che ci andava pure lui, lo trattarono a calci in bocca (anche a Dovizioso), allora, che Iannone era considerato una promessa, uno dei più forti insomma, uno che a detta di molti si sarebbe dovuto spartire la futura scena mondiale con M.Marquez!
Poi nonostante l'ottima opportunità in Suzuki Iannone non ha dato seguito alle aspettative, ora sembra essere in un momento molto difficile, onestamente non so quanto se lo meriti ma tanto è, ora sarebbero anche disposti a parlare di un suo possibile ritorno?
Non è affare che mi riguarda ma qualcosa non torna sul loro operato, sempre sia stata una estenuazione "seria" naturalmente.
Valentino Masini