MotoGP. Crutchlow è fuori da Honda e tratta con Aprilia
Come nel gioco dei quattro cantoni, l’annunciato arrivo di Pol Espargaró in Honda HRC al posto di Alex Márquez, ha generato un inarrestabile movimento a catena e chi ne fa le spese sembra proprio Cal Crutchlow.
Infatti il giovane Márquez andrà in LCR, e non dovrebbe essere Nakagami a rischiare il posto: anche se l’accordo con Takaaki non è stato ancora formalizzato, Honda ci tiene. Dopo cinque anni con Lucio Cecchinello, Cal è quasi certamente fuori, e fuori dall’orbita Honda: in una intervista pubblicata su bikesportnews.com non si nasconde, e non parla più di ritiro.
«Gli anni passati in Honda sono stati grandiosi - afferma Cal - e insieme abbiamo fatto grandi cose. Ma a un certo punto tutte le cose hanno una fine».
Crutchlow, che compirà 35 anni a ottobre, era approdato alla squadra satellite della Honda nel 2015, al fianco di Miller, e con la RC213V era salito sul podio una prima volta in Argentina.
La sua miglior stagione con LCR è stata la seconda, con due successi (Brno e Phillip Island 2016), due secondi posti e il settimo posto finale in classifica. In totale, con la Honda ha vinto tre gare (anche Argentina 2018) in cinque stagioni. Un bel pilota, anche se dopo il titolo mondiale 2009 in Supersport non è più riuscito a svettare.
«Dodici dei miei diciotto podi li ho conquistati con Lucio e il suo team - ha proseguito - ma resterò con loro soltanto se non si raggiungerà un accordo con Taka, e le possibilità sono scarse. Ora devo pensare ad altro: onestamente mi sento molto bene, non metto i soldi tra i miei obiettivi e voglio fare qualcosa di divertente. Per esempio sarebbe divertente sviluppare l’Aprilia RS-GP insieme ad Aleix Espargaró…».
Cal conferma dunque di essere in fase di trattativa con Aprilia.
«La considero una opportunità, anche per tentare di ottenere dei podi con tutti i produttori per i quali ho corso in MotoGP dal 2011: Yamaha, Ducati e Honda. Mi piacerebbe sviluppare la moto, lo farei con molto impegno, mi piace il progetto. Sono anche fortunato ad avere un ottimo rapporto con Carmelo Ezpeleta…».
Chiaro: Dorna vorrebbe mantenere un pilota britannico in MotoGP, ma certamente l’uscita di Crutchlow non farà piacere a Andrea Iannone, che attende ancora un verdetto dalla (troppo lunga) giustizia sportiva, e vede molte nubi addensarsi sul suo futuro.
Anzi, una nube in più, che si chiama Cal Crutchlow.
Lui con Honda ha ottenuto dei bei risultati, ora non ci riesce più, inutile pensare troppo al perchè, se possa essere che la moto venga sviluppata esclusivamente da Marquez e a lui non sia congeniale, oppure sia lui che non ha più tanta voglia.
Di recente ho letto un intervista che gli hanno fatto (avrò interpretato bene?) in cui avrebbe dichiarato che correre in moto non piace, ha fatto capire che sia per lui stressante e che lo stia facendo solo perché è diventato il suo lavoro.
Non occorre essere un genio per capire che con queste idee in testa non si va da nessuna parte, se io fossi il suo datore di lavoro uno così in squadra non lo vorrei, specialmente se non avesse risultati.
Se avesse detto che non gli piace più quella moto e per questo motivo non ha più risultati, ora potrebbe anche pensare di accasarsi con qualcun altro (è in effetti così ma non lo ha voluto dire?) ma Voi lo prendereste un pilota che dichiara di stressarsi a correre in moto? In bocca al lupo Cal.
PS
Un altro che sta ragionando come lui è l'attuale pilota Ducati il quale ha fatto capire a più riprese che continuare o smettere non ci sarebbe troppa differenza ma che al limite la voglia se la farebbe rivenire in cambio di urna cifra importante, ci credo bene che Ducati si sia messa alla disperata ricerca di una diversa soluzione.
Che in passato sia stata Ducati a commettere errori per quanto riguarda i rapporti con i piloti non ci piove ma in questo frangente molti penso che si comporterebbero esattamente come loro.
Valentino Masini