MotoGP, Lorenzo: "Se la Honda non andasse, Márquez potrebbe perdere il Mondiale"
Manca poco alla ripresa delle ostilità in pista. Fra poco meno di due settimane, Jerez vedrà correre la prima prova di un Mondiale quantomeno anomalo, in un anno di transizione verso una (auspicata) normalità nel 2021. Un anno in cui le poche certezze emerse dai test precampionato, in Malesia e Qatar, verranno rimesse in discussione dalla lunga pausa dovuta all'emergenza COVID-19, dalla concentrazione delle gare e dalla loro diversa collocazione temporale - con tutte le conseguenze in termini di rendimento delle gomme - ma anche, e soprattutto, dallo sviluppo congelato.
Jorge Lorenzo, baby-pensionato di lusso in cerca di sella (potenzialmente quella della Ducati di Dovizioso) è stato protagonista di una recente intervista con Dani Pedrosa, in cui ha offerto una sua previsione in merito ai valori in campo in un Mondiale 2020 che potrebbe rivelarsi il meno scontato degli ultimi anni.
"Ovviamente, Márquez è il favorito" ha chiarito il cinque volte iridato. "Vince ininterrottamente dal 2014, con l'eccezione dell'anno in cui ho vinto io il Mondiale (il 2015, NdR) e questo dice tutto. È arrivato in MotoGP e ha vinto all'esordio, e si è ripetuto quasi sempre - è il Toni Bou della MotoGP. In questo momento Marc è il migliore, ed è difficile batterlo per gli altri, ma le cose cambiano."
Lorenzo prosegue con l'analogia verso Toni Bou. "A differenza del Trial, in MotoGP la moto è molto importante - ci sono tanti aspetti che contano: motore, ciclistica, elettronica... se Marc dovesse avere problemi con la moto, o se la Honda non dovesse essere sufficientemente competitiva, potrebbe trovarsi in difficoltà contro la Yamaha di Quartararò, che è velocissimo e molto forte, o di Maverick, che in questo momento gode di una posizione di grande forza mentale. E non bisogna dimenticarsi di Dovi, Valentino o Rins con la sua Suzuki."
Sostanzialmente quello che è avvenuto nel 2015, quando Honda imboccò una strada sbagliata nello sviluppo, e la (relativa) inesperienza di Márquez lo mise in una situazione difficile degenerata poi nel finale che tutti conosciamo.
"In sostanza, dipende dalla moto. Se la Honda fosse competitiva, Marc rimane il favorito. Se la moto dovesse andare in sofferenza, potrebbe perdere un titolo."
Tutte teorie confermate da Pedrosa, che ha introdotto il discorso della pausa invernale. "Dopo un periodo di riposo così lungo, è difficile dire chi sarà davanti alla prima gara. Sicuramente qualcuno avrà bisogno di un po' di tempo, ma se dovessero perdere troppo nelle prime battute, sarà poi difficile recuperare. Sembra che Suzuki e Yamaha siano quelle più veloci e costanti - è logico pensare che saranno anche quelle più forti a inizio campionato. Marc sarà davanti, è il campione, mentre Ducati è un po' un'incognita. Parlando di piloti, Marc sarà il riferimento, poi i giovani come Rins, Quartararò e quelli più esperti come Valentino, Maverick e Dovizioso".
Se una moto non va è logico che il un campionato così ravvicinato sia poi un problema porvi rimedio.
Lo è per tutti non solo per Honda.
Tutto può succedere per carità ma sembra essere difficile che Honda e Marquez abbiano potuto fare un passo indietro tanto grande da essersi mangiati tutto il vantaggio che avevano fino pochi mesi fa.
Non dobbiamo dimenticare che Marquez ha vinto l'ultimo campionato quasi doppiando il 2° e il 3° classificato!
Ha potuto fare quello che ha voluto!
E' vero che durante i test invernali la Honda non ha brillato ma anche i piloti non erano in forma fisica ideale anzi nemmeno sufficiente.
Gli altri sono sembrati essere molto in forma (moto e piloti) ma il divario di anno scorso era abissale visto nell'arco della stagione, non rimane che aspettare.
Valentino Masini