Honda CBR400R. Il 31 luglio in Giappone
Dopo il debutto della CB400X con le nuove colorazioni, ora è la volta della sportiva CBR400R edizione 2020, che debutterà nel mercato giapponese il 31 luglio.
Il model year di quest'anno si scosta dal modello rivisto lanciato nel 2019 anche nel resto del mondo, con però la cilindrata 500, soltanto nelle colorazioni, nella grafica e nel logo CBR sui lati della carenatura, che riprende quella dell'ultima CBR1000RR-R Fireblade.
Si tratta in pratica del modello 2020 della CBR500R che in Italia è già in vendita da qualche mese. La differenza è unicamente nella cubatura del motore, per far rientrare questo modello nella più opportuna categoria 400, che in Giappone costituisce un limite normativo e assicurativo. Così come lo è per la categoria fino a 250.
Per cui il bicilindrico parallelo, bialbero e otto valvole, vede la misura della corsa ridursi da 66,8 a 56,6 mm, mentre quella dell'alesaggio resta di 67 mm. La cilindrata scende quindi da 471 e 399 cc, mentre la potenza vede una riduzione ridottissima: da 48 cv a 8.600 giri del modello 500 ai 46 a 9.000 della versione 400.
Il ritardato tempo di arrivo in vendita, rispetto alla “nostra” CBR, ha a che vedere con il posticipo della produzione della 400 rispetto a quella della 500 che è dedicata ai maggiori mercati occidentali.
Le colorazioni Grand Prix Red, e Matt Axis Grey Metallic sono le stesse che abbiamo in Italia sulla CBR500R (e a differenza della CB400X anche la grafica è confermata), mentre in Giappone si aggiunge la variante colore Pearl Glare White: chissà come sarebbe accolta da noi.
L'obiettivo di vendita della CBR400R quest'anno, in Giappone, è di mille unità.