Un mese con Yamaha Tracer7 GT. 2/Ecco perché merita la lode anche autostrada [VIDEO]
Continua il nostro long test dedicato alla Yamaha Tracer7 GT, la crossover media di casa Yamaha allestita in versione "da viaggio". Rispetto alla versione standard, infatti, la Tracer 7GT guadagna il parabrezza maggiorato (più largo di 70 mm e alto di 92) regolabile in altezza, la sella comfort per pilota e passeggero e naturalmente le borse laterali rigide da 20 litri di volume l'una.
Come va in autostrada?
Data la sua indole, e l'allestimento GT, la Tracer7 in questa versione è perfettamente a suo agio sui lunghi percorsi sulle strade a scorrimento veloce. La posizione di guida è comoda e accogliente per tutte le stature, e la sella comfort fa la differenza: difficile provare indolenzimenti al fondoschiena anche dopo... stint da quasi 200 km in una sola volta. E tenendo fede allo spoiler della puntata precedente, apriamo lodandola di nuovo per la leggerezza: sembrerebbe ridondante in un contesto autostradale ma non lo è, perchè è grazie al peso ridotto che i tecnici Yamaha hanno potuto definire quote ciclistiche stabili - e quindi rilassanti nella guida ad alta velocità - senza penalizzare l'agilità nella guida sul misto.
Il pannello strumenti si dimostra sempre molto ben leggibile anche se si tratta "solo" di un'unità LCD e non di un più moderno TFT; solo con il sole molto basso e intenso, alle spalle, a volte si può faticare a causa dei riflessi, ma basta muovere un pelo la testa per riguardagnare leggibilità. Allo stesso modo, la protettività del parabrezza qui è tanta roba, e la sua regolazione è facile e rapida. Bastano un paio di utilizzi per acquisire la manualità necessaria a regolarlo velocemente anche in movimento, e poi è solo questione di fare qualche tentativo per trovare l'altezza giusta per voi. Sì, perché il sistema non vi vincola alle due posizioni degli estremi, ma vi permette una taratura "fine" per eliminare vortici o eventuali interferenze del bordo superiore con la linea visiva.
Il CP2 gira bene e non vibra nemmeno quando si superano un po' i limiti di legge, contribuendo a un comfort generale davvero elevato - ci sbilanciamo a valutarlo fra i riferimenti della categoria - e con la taratura standard le sospensioni sono perfette per un pilota attorno ai 75 kg. Vedremo nella prossima puntata se serve invece un po' più di sostegno nella guida sportiva, perché finalmente, tolta di mezzo l'autostrada, andiamo a goderci la Tracer7 sul misto di montagna. Restate sintonizzati...
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Capisco che la GT abbia un cupolino maggiorato, ma sorprende passare da una "una naked con il cupolino" per la versione standard, a "tanta roba".
I paramani secondo molti giornalisti sono per lo più estetici che protettivi, e qua non se ne parla.
Rimango insomma perplesso sull'utilizzo in autostrada di questa moto.
Speriamo con il prossimo aggiornamento inseriscano delle valige integrate.
Oltre al motore poi, sposo in pieno la politica Yamaha dell'essenzialità dei suoi prodotti, che riducono peso e costi, anche sulla piattaforma CP3. Tutto ciò che finora è uscito con queste piattaforme è un ottimo prodotto, segno che il progetto inziale è ottimo. Estetica a parte, credo che Yamaha meriti in pieno il successo di vendite che ha. Almeno in Italia.