MotoGP: Davide Tardozzi: “Ducati, bene, ma non benissimo”
Nel 25esimo episodio di #atuttogas, online domenica 11 luglio dalle ore 9, il team manager Ducati, Davide Tardozzi, analizza nel dettaglio la prima parte di stagione del 2021.
“La DesmosediciGP 2021 è più gestibile, ha fatto dei passi in avanti, ha dimostrato di essere competitiva su tante piste, ma come si è visto in Olanda ci sono dei circuiti dove dobbiamo migliorare. Il bicchiere è mezzo pieno, abbiamo tre piloti nei primi cinque del mondiale, ma Yamaha e Quartararo hanno qualcosa più di noi” dice Tardozzi, che si aspetta una parte di stagione con nessuna pista particolarmente sfavorevole. E aggiunge: “Se vuoi giocarti il titolo, devi essere competitivo su tutte le piste, questo è il nostro primo obiettivo”.
Tardozzi analizza anche le prestazioni dei piloti, rispondendo anche a chi dice che la Ducati ha dei buoni piloti, ma nessuno in grado di fare la differenza.
“In generale siamo soddisfatti di quanto hanno fatto i nostri piloti nella prima parte della stagione, ma è giusto dire che ci si aspettava qualcosa in più: per carattere non sono mai super soddisfatto. Abbiamo ottenuto risultati, ma abbiamo lasciato qualcosa per strada? Manca la punta di diamante? Negli ultimi anni sono Valentino Rossi e Marc Marquez hanno fatto una grande differenza rispetto a tutti gli altri. Bagnaia è un pilota molto forte, ha la determinazione e il talento giusto per eccellere. Quando vincerà un GP diventerà uno di quelli di altissimo livello. Miller è veloce, gli manca costanza, lo sa e ci sta lavorando: la voglia di dimostrare il suo valore, lo porta a volte a esagerare. A volte bisognerebbe essere più freddi, è impetuoso, ma sta migliorando”.
Tardozzi, naturalmente, parla anche degli altri piloti Ducati e chiude con l’obiettivo per la seconda parte della stagione.
“Mi aspetto vittorie e podi e almeno una Ducati in grado di giocarsi il titolo con Quartararo fino all’ultima gara a Valencia”
Un’altra puntata di #atuttogas da non perdere, da ascoltare a partire da domenica anche sulle principali piattaforme di podcast.
Non aver ancora capíto che attualmente la moto più vincente è quella meno dotata di motore, ma agilissima, stabile, e confidente tra le curve, è a dir poco diabolico. Perché è da anni che perseverate a cercare cavalli in quel motore, quando tutti i piloti vi dicono che la moto si guida male nei tratti con molte curve.