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MotoGP. Ducati, il mistero della Open

- La decisione è già stata presa, eppure i piloti ufficiali non hanno ancora provato la GP14 nella nuova versione: perché? Risponde Paolo Ciabatti, responsabile del progetto MotoGP | G. Zamagni, Sepang
MotoGP. Ducati, il mistero della Open

SEPANG - La decisione è già stata presa, anche se in Ducati continuano a negare: «C’è tempo fino a mezzanotte del 28 febbraio» rispondono sapendo benissimo di non essere credibili. Anche perché la scelta sembra “obbligata”: con una moto tutta da sviluppare, con un motore da cambiare, si deve correre nella “Open”, non tanto per i 24 litri e la gomma morbida in più a disposizione, ma soprattutto perché i propulsori non devono essere “congelati” tecnicamente alla prima gara. Per questo – come peraltro aveva spiegato bene l’ingegnere Gigi Dal’Igna dopo i primi test di Sepang – Dovizioso, Crutchlow, Iannone, oltre naturalmente ad Hernandez, correranno con la GP14 in versione “Open” e non “Factory”.


IL MISTERO DELLA COMPARATIVA

Anche se Dall’Igna sa già quale moto useranno i suoi piloti, non si capisce perché né ieri né oggi – per il momento – Dovizioso, Crutchlow e Iannone non abbiano provato la GP14 “Open”, ma abbiano utilizzato solo la “Factory”.
«Abbiamo un programma di sviluppo della GP14 – spiega Paolo Ciabatti, responsabile del progetto MotoGP -: dopo il primo test di Sepang sono state fatte alcune modifiche (di ciclistica, NDA), sono state pensate delle differenti soluzioni di messa a punto e il modo migliore per capire se funzionano è provare la moto nella stessa configurazione dei test precedenti, per non aggiungere ulteriori variabili che renderebbero difficile l’analisi dei dati».

Ha una logica.
«Hernandez – continua Ciabatti – sta provando il nuovo software che la Magneti Marelli ha distribuito una settimana fa: i nostri ingegneri stanno raccogliendo i dati e facendo le loro valutazioni. Da mercoledì pomeriggio, Pirro ha iniziato a utilizzare la “Open” con il nuovo software: lui ci dà le informazioni sufficienti per poter valutare la qualità del nuovo software».

Tutto giusto. La logica, però, vorrebbe che anche i piloti ufficiali provassero questa configurazione della GP14, soprattutto se in Qatar correranno con la Open. Ciabatti non esclude questa possibilità per domani.
«Sulla base delle indicazioni di oggi di Michele, Dall’Igna deciderà se far provare domani la “Open” anche agli altri piloti».


CON QUALE MOTO IN AUSTRALIA?

Dato che entro domani la decisione verrà ufficializzata, la logica vuole – tanto per rimanere in un campo caro a Dovizioso – che in Australia, dove i tre team ufficiali proveranno per la Bridgestone dal 3 al 5 marzo – utilizzino la GP14 nella versione definitiva; Ciabatti non esclude neppure possibilità, ma rimane sul vago.
«Quale configurazione utilizzeremo a Phillip Island? A logica, la GP14 con la quale correremo, ma è ancora tutto da valutare».

E Iannone, che non essendo in un team ufficiale, proverà comunque in Qatar il 7, 8 e 9, che Ducati guiderà? Ovviamente la “Open”, ma avere la conferma da Ciabatti oggi è impossibile: bisogna aspettare l’ufficializzazione


DA FACTORY A OPEN: QUANTO TEMPO?


Per passare dalla Ducati Desmosedici “Factory” a quella “Open”, quanto tempo ci vuole? Diciamo al massimo un paio d’ore di lavoro, necessarie principalmente per adattare il cruscotto Magneti Marelli (elemento che permette a chiunque di distinguere una “Open” da una “Factory”), mentre il serbatoio (24 litri contro 20) non viene sostituito, ma adattato alla nuova capienza, togliendo, per esempio, alcune paratie interne.

  • Katana05
    Katana05, Reggio nell'Emilia (RE)

    Paratie?

    Non sono un ingegnere, e se ce ne fosse uno mi piacerebbe che mi spiegasse come si fa a mettere o togliere delle paratie che modificano il volume dentro un serbatoio a tenuta stagna. E' forse smontabile? O sono di gomma e si sfilano dal bocchettone? Non è più semplice sostituire tutto il serbatoio?
    Non è che avete capito male e Ciabatti ha detto "pietre" anzichè "paratie"? :)
  • Proie
    Proie, Legnano (MI)

    Open Ducati

    Scelta perfetta per Ducati, 4 litri in piu' significano coppia in piu', motore piu' fluido , distruggere meno le gomme e significa avere 12 motori da sviluppare costantemente in funzione di una elettronica meno sofisticata e visto da dove partono Dall'Igna ha capito che non hanno nulla da perdere...quindi giustamente ci prova e fa...benissimo ,inoltre Ducati fara' un anno di esperienza in configurazione Open...portandosi avanti con la nuova metodologia di lavoro e lo scambio di informazioni che e' migliorato tantissimo rispetto alla vecchia gestione.
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