MotoGP e battito cardiaco: il cuore di Vinales è un “corsa lunga”?
Da quando, fin dal 2019, la grafica televisiva della MotoGP ha iniziato a trasmettere alcuni dati sul battito cardiaco in diretta, Maverik Vinales è stato significativamente il più basso rispetto agli altri piloti.
Si dice che la frequenza cardiaca a riposo dello spagnolo sia di circa 40 battiti al minuto, ma la cosa più sorprendente è che anche quando è sotto lo stress, fisico e mentale, e guida la sua M1 a tutta velocità, Vinales di solito fa registrare soltanto 110-125 bpm.
ll contrasto con la maggior parte degli altri piloti è stato nuovamente proposto nel recente GP della Stiria, quando le frequenze cardiache in tempo reale di Vinales e di Jack Miller sono state mostrate fianco a fianco.
E è stato lì, come riporta il sito crash.net, che l’australiano ha commentato spiritosamente la notevole differenza.
"Non so cosa sia Vinales, forse un serpente o qualcosa del genere, oppure il suo cuore proprio non funziona! Ho appena visto che hanno fatto un confronto e io sono in sella con 160 battiti al minuto e Maverick Vinales a 120 e qualcosa…”
Jack ha proseguito, dicendo:
"Sono sicuro che il mio battito non era nemmeno al punto più alto di quella sessione di prove. Non sono mai arrivato a 200, il massimo che ho raggiunto in un test, tre anni fa, è stato 199. Durante gli allenamenti in bicicletta sono sui 175-180. Penso che il mio massimo raggiunto sulla bicicletta è stato 188”.
Generalmente, durante una gara di MotoGP, il momento del massimo stress dovrebbe essere quello dello start. E Miller conferma.
"Penso che lo spegnimento del semaforo sia il punto più alto anche per me. E nei primi due giri, specialmente se sei in lotta con qualcuno, andrà alle stelle. Successivamente puoi stabilizzarlo intorno a quota 160, so che con la moto da cross il mio rimane intorno a 172 e questa è la mia media normale per un allenamento in moto di 25 minuti. Vinales deve essere un po’ un serpente: il suo cuore semplicemente non funziona allo stesso modo del mio ... deve essere un corsa lunga, gira più basso!”.
Sarà anche per questa sua caratteristica biologica che Maverick è rimasto così calmo anche quando ha abbandonato la sua M1 a 220 all’ora per il problema ai freni?
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Nietzsche, Omegna (VB)La genetica. Non vuol dire però che un cuore che "gira basso" possa poi salire come uno che "gira alto". E soprattutto che le prestazioni dell'uno siano migliori dell'altro. Non ho fatto caso, forse non è mai stato mostrato il battito di qualche pilota alla partenza, ma non credo che sia il momento di massima frequenza. Un duello all'ultimo giro dovrebbe essere più esigente da quel punto di vista. Più stanchezza, più sforzo, più tensione di una partenza.
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Mezzo litro, Bologna (BO)Però mi sembra più velenoso Miller...