BRNO – Marc Marquez conquista il miglior tempo nella combinata dei tempi davanti a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Quinto Valentino Rossi, settimo Andrea Dovizioso, 12esimo Andrea Iannone. Nelle FP2 si è girato con le gomme “rain” in condizioni miste.

Asciutto al mattino, situazione intermedia al pomeriggio, dove si è girato esclusivamente con le coperture da bagnato. I tempi di riferimento, quindi, sono quelli delle FP1, con risultati abbastanza prevedibili: subito velocissime le Honda-HRC – Marquez primo, Pedrosa staccato di appena 0”052 -, che qui avevano provato un mese fa; molto bene Lorenzo, secondo ad appena 0”037, a conferma che Jorge qui è perfettamente a suo agio e che è tornato quello della passata stagione; appena più staccato Rossi, quinto a 0”262, ma in progresso rispetto al 2013, come peraltro sta accadendo da inizio stagione.

UN ALTRO VANTAGGIO PER LA HONDA

Poi, nelle FP2, la pioggia ha rovinato il lavoro, dando un’ulteriore vantaggio alla già avvantaggiata Honda. «Per noi sarebbe stato importantissimo portare avanti il lavoro iniziato al mattino, ma la pioggia ha rovinato i piani: per la Honda, che ha provato qui poco tempo fa, un ulteriore vantaggio» sottolinea con rammarico Maio Meregalli, team manager Yamaha; quando devi recuperare, hai bisogno di tutti i turni di prove, a maggior ragione se l’avversario ha già girato su questo tracciato. La prima sensazione, comunque, è che qui la differenza Honda-Yamaha sia davvero minima e che Lorenzo sia tornato in grande forma, pronto a giocarsi qualcosa di importante. Sempre a livello di sensazione, Marquez, Lorenzo e Pedrosa sembrano avere qualcosina in più, con Rossi però non distante, pronto a inserirsi nella sfida per il podio. Ma è troppo poco un turno per trarre conclusioni.

DUCATI, COME PREVISTO

Settimo Andrea Dovizioso, staccato di 0”366 da Marquez.

«Stamattina non siamo andati male, ho tenuto anche un discreto ritmo con le gomme usate. Nel pomeriggio era praticamente inutile girare: lo abbiamo fatto solo per prendere confidenza con questa situazione, in caso dovesse capitare qualcosa di simile per la gara», sono le parole di Andrea. Per domenica, però, è previsto bel tempo. Per il momento fuori dai dieci Andrea Iannone, 12esimo, alle spalle anche del collaudatore Michele Pirro, qui al via con una “wild card”, mentre Cal Crutchlow è 14esimo. Non è questa la pista dove la Ducati può fare faville, a meno di condizioni particolari.

MARQUEZ IL PIU’ RAPIDO ANCHE NELLE FP2

Nelle FP2, i più veloci sono stati Andrea Iannone (2’03”179) e Hector Barbera (2’04”462), ma i loro tempi non sono paragonabili a quelli degli altri: entrambi hanno fatto i primi due giri con le “slick” quando la pista non era ancora bagnata, mentre gli altri hanno poi girato con le “rain”. Con questa classifica: Marquez 2’07”846, Pedrosa 2’07”848, Rossi 2’08”827, Crutchlow 2’08”981, Lorenzo 2’09”114, Espargaro (P) 2’09”412. Poi Smith, Bradl, Redding, Dovizioso, Hernandez, Petrucci. Insomma, anche sul bagnato, il più veloce è stato Marquez, ma nelle FP2 si è girato davvero poco e nelle condizioni peggiori, quindi con l’asfalto a tratti asciutto e a tratti bagnato. Come sempre avviene in questa situazione, si parla di gomme intermedie come della soluzione di tutti i mali: la mia opinione è che potrebbero essere utili per le prove, ma in gara non cambierebbe praticamente nulla.

DE ANGELIS AL DEBUTTO

Al debutto in MotoGP (quest’anno, l’ultima gara disputata in questa categoria risale a Laguna Seca, luglio 2013) Alex De Angelis, che sostituisce il “pensionato” Colin Edwards: nelle prime libere, Alex ha chiuso con il 19esimo tempo a 3”156 da Marquez, girando con la Yamaha in configurazione standard e, naturalmente, con il telaio Yamaha, pur avendo a disposizione anche quello sviluppato dalla Forward. Alex ha bisogno di girare: anche lui – soprattutto lui – è stato penalizzato dal meteo.

CLASSIFICA