Dal COTA di Austin si ricomincia dal dominio assoluto di Marc Marquez che continua a sfrecciare senza apparenti rivali. Ma questo terzo turno di prove libere serve soprattutto per delineare i primi dieci eletti che accederanno di diritto alle Q2 senza passare dalla prima cesoia. Dopo pochi metri dall’uscita della pit-lane, la nuova Honda open dell’idolo di casa Nicky Hayden (Drive M7 Aspar) si ferma per problemi tecnici.

La nota positiva, arriva (finalmente) da Jorge Lorenzo: il maiorchino della Movistar Yamaha MotoGP riesce a risalire la china inserendosi tra le due Honda ufficiali del solito Marquez e di Dani Pedrosa. Si respira una ventata d’aria positiva anche in casa Ducati, con le Desmosedici ufficiali di Dovizioso e Crutchlow davanti a quella di Iannone (Pramac Racing).

L’altra M1 di Valentino Rossi è ottava, chiusa nella morsa dei fratelli Espargarò, con Pol (Monster Tech3) davanti ad Aleix (NGM Forward Racing) che con la sua Open a sua volta si tiene dietro la Honda satellite del tedesco Stefan Bradl. Il pesarese però ci mette poco a prendere le misure: a 20 minuti dalla fine raggiunge il terzo posto provvisorio, ricostruendo in vetta il tormentone dei "Fantastici 4".

Ma quando mancano appena 6 giri di lancette prima della bandiera a scacchi salgono in cattedra i piloti satellite: l’alfiere del team LCR Honda, Stefan Bradl, si mette addirittura alle spalle di Marquez, riducendo il gap a 8 decimi. Rientrano dentro il 'secondo abissale' del leader anche la GP14 di Dovizioso, e soprattutto con Bradley Smith che si inserisce nella bagarre, scalzando Alvaro Bautista (GO&FUN Honda Gresini) ed Aleix Espargarò fuori dalla top ten.

Classifica