MotoGP. GP del Portogallo a Portimao. Francesco Bagnaia: "Senza la penalizzazione me la sarei giocata"
Sempre più vicino, sempre più veloce, sempre più forte: Pecco Bagnaia si conferma pilota straordinario, probabilmente il più completo tra quelli attualmente in Ducati. Secondo dopo essere partito, ingiustamente, 11esimo: è tanta roba.
Bagnaia trasmette solo sensazioni positive: oggi si può dire che la vittoria arriverà presto e che c’è anche lui in lotta per il titolo. Oggi, perlomeno è così. Sappiamo che in MotoGP i valori cambiano molto velocemente, ma Pecco può essere protagonista in tutti i GP.
“Oggi il secondo posto era il massimo risultato possibile, perché Quartararo era troppo avanti e il mio passo era simile al suo: non potevo recuperare”.
Se fossi partito dalla pole, come meritavi, avresti vinto?
“Questo non lo so. Diciamo che con la penalizzazione di ieri mi sono giocato la possibilità di poter vincere. Questo non significa che ce l’avrei fatta, che avrei sicuramente battuto Quartararo, ma perlomeno avrei avuto la possibilità di giocarmela. Quartararo ha tenuto un ritmo pazzesco. Nel 2020, in una situazione così, non avrei finito secondo: ho superato tanti piloti in curva, non pensavo di riuscirci. Sono molto contento, abbiamo lavorato bene e ottenuto il miglior risultato possibile”.
Hai temuto che Mir ti passasse nel finale?
“Sapevo che era dietro di me e che ci avrebbe provato, ma ero anche consapevole che se fossi arrivato davanti all’ultima curva non mi avrebbe superato. Ho fatto un ottimo ultimo giro, anche di questo sono soddisfatto”.
E’ il secondo podio in tre gare e sei secondo in campionato: ci pensi al titolo?
“E’ troppo presto per parlare del campionato. Il mio primo obiettivo del 2021 è essere costante e fino adesso lo sono stato, anche su una pista dove nel 2020 ero andato malissimo: è un bel passo in avanti. Naturalmente è positivo essere secondo nel mondiale, ma al campionato non penso in questo momento. Adesso arrivano circuiti che mi piacciono molto, forse arriverà la prima vittoria, ma dobbiamo solo pensare a lavorare come adesso”.
All’inizio è stato complicato rimontare?
“I primi 5-6 giri sono stati difficili: ero veloce, ma con il pieno di benzina non era semplice superare. Ho rischiato di toccarmi con Binder, poi, però, sono riuscito a tenere un ottimo passo e quando ho visto Zarco davanti a me ho pensato che il podio fosse alla mia portata. Negli ultimi due giri, inevitabilmente, ho faticato, perché nella rimonta ho stressato molto le gomme. Ma adesso riesco a gestirle meglio”.
Cosa pensi del ritorno di Marc Marquez?
“Sinceramente, mi aspettavo che potesse fare un risultato così: del resto, se non fosse stato a posto, non sarebbe tornato in moto. Inevitabilmente avrà fatto fatica dopo tanto tempo che non guidava, ma credo che fisicamente sia messo bene. A Jerez sarà davanti”.
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Gestire così poi l'ultimo giro significa anche avere grande lucidità e cervello.
Bravo Pecco, mi sembra di vedere un Dovizioso ma con molta più fame di vittorie....spero davvero di vederlo arrivare in alto.