MotoGP. Marquez vince il GP di Jerez, Rossi 2°
JEREZ DE LA FRONTERA – Quarta vittoria consecutiva per Marc Marquez, davanti a un bravissimo Valentino Rossi, con Dani Pedrosa a completare il podio. Quarto e staccato Jorge Lorenzo, fantastico Andrea Dovizioso, quinto, in volata, davanti a Bautista e Aleix Espargaro.
Alla vigilia si parlava di grande equilibrio, perché questo diceva il cronologico dei tempi. Ma già dal warm up si era visto che Marquez aveva qualcosa più degli altri, perché mentre gli altri giravano con le gomme nuove, lui teneva lo stesso passo con quelle usate. Insomma, Marc sapeva di avere un vantaggio da amministrare anche qui, a Jerez, dove in passato non aveva mai vinto: ecco, perché, Marquez è stato subito aggressivo fin dal via, quando alla seconda curva ha replicato alla fulminea partenza di Dovizioso, superato immediatamente anche da Rossi.
SORPASSI E CONTROSORPASSI
I primi due giri sono stati spettacolari, con Marquez e Rossi che si sono superati tre volte, con Marc pronto a replicare immediatamente agli attacchi di un Valentino particolarmente aggressivo, nonostante fosse l’unico con la “34” anteriore, la gomma più dura. Il fenomeno del motociclismo spagnolo, però, ne aveva nettamente di più: al terzo giro il suo margine era di 0”424, che è salito a 1”483 al quinto, con Marquez capace di fare due giri da primato consecutivi. Piano piano il margine è salito fino ai 5 secondi, che il pilota della Honda ha amministrato con grande facilità, senza alcun patema d’animo.«Non speravo certo in un inizio di campionato così e di questa vittoria sono ancora più contento, perché a Jerez ho sempre faticato. Non è stata una gara divertente, pensavo che sarebbe stata più equilibrata…».
ROSSI e DOVIZIOSO IMMENSI
Non lo è stata perché Marquez fa veramente quello che vuole, con un margine perfino imbarazzante da amministrare. Ma dopo Marc, i grandi protagonisti sono stati Valentino Rossi e Andrea Dovizioso: entrambi non avrebbero potuto fare più di quello che hanno fatto. Partito subito aggressivo, Valentino ha mantenuto e difeso alla grande la seconda posizione, prima dagli attacchi di Jorge Lorenzo, poi, nell’ultimo giro, dal disperato tentativo di Dani Pedrosa, per la verità mai concretizzatosi in un vero e proprio attacco.«Non mi sarei fatto fregare nemmeno morto» ha scherzato Rossi, comprensibilmente più che soddisfatto della sua prestazione. Come si era già capito dalla prime tre gare, è tutto un altro Valentino rispetto al 2013, molto più veloce e concreto: vederlo lottare ancora come un ragazzino fa venire la pelle d’oca.
Così come è fantastico vedere Andrea Dovizioso lottare come un leone per portare la Ducati al quinto posto, dopo un ultimo giro da brividi con Bautista: i due si sono scambiati parecchie volte la posizione, ma il sorpasso finale è stato quello di Dovi, proprio all’ultima curva. Il distacco – 27”494, e sarebbe stato molto di più se Marquez avesse continuato a spingere – è elevato, ma vedere una Ducati davanti a una Honda (“factory”) è davvero bello e il merito è stato soprattutto del pilota.
PEDROSA E LORENZO, CHE DELUSIONE
Così, i due grandi sconfitti sono stati Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, entrambi battuti malamente dai rispettivi compagni di squadra. Pedrosa, una volta velocissimo al via, continua a faticare nelle battute iniziali, per poi svegliarsi alla fine, ma troppo tardi, mentre Lorenzo è chiaramente in difficoltà, molto diverso dal super pilota del 2013. Lorenzo ha tenuto botta fino al 21esimo giro, quando è stato superato da Pedrosa, perdendo in un solo giro quasi mezzo secondo, per poi crollare definitivamente e finire a 8”541 da Marquez e a 7”1 da Rossi. Purtroppo, come ormai si era visto già dai test invernali, Lorenzo non riesce a sfruttare al meglio questa Yamaha e queste gomme.
CLASSIFICA
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 157.8 | 45'24.134 |
2 | 20 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 157.7 | +1.431 |
3 | 16 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 157.7 | +1.529 |
4 | 13 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 157.3 | +8.541 |
5 | 11 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 156.2 | +27.494 |
6 | 10 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 156.2 | +27.606 |
7 | 9 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 156.2 | +27.917 |
8 | 8 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 156.2 | +27.947 |
9 | 7 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 156.1 | +29.419 |
10 | 6 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 155.9 | +32.872 |
11 | 5 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Drive M7 Aspar | Honda | 155.7 | +35.490 |
12 | 4 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Drive M7 Aspar | Honda | 155.5 | +40.083 |
13 | 3 | 45 | Scott REDDING | GBR | GO&FUN Honda Gresini | Honda | 155.3 | +43.830 |
14 | 2 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Energy T.I. Pramac Racing | Ducati | 154.8 | +52.295 |
15 | 1 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Avintia | 154.7 | +54.873 |
16 | 70 | Michael LAVERTY | GBR | Paul Bird Motorsport | PBM | 154.0 | +1'06.182 | |
17 | 23 | Broc PARKES | AUS | Paul Bird Motorsport | PBM | 153.1 | +1'23.420 | |
Non classificato | ||||||||
5 | Colin EDWARDS | USA | NGM Forward Racing | Forward Yamaha | 154.5 | 1 Giro | ||
29 | Andrea IANNONE | ITA | Pramac Racing | Ducati | 153.7 | 5 Giri | ||
63 | Mike DI MEGLIO | FRA | Avintia Racing | Avintia | 144.9 | 6 Giri | ||
17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | Honda | 149.2 | 17 Giri | ||
35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Ducati Team | Ducati | 153.8 | 23 Giri | ||
51 | Michele PIRRO | ITA | Ducati Team | Ducati | 151.1 | 25 Giri |
Jrampa
MA NOOO