MotoGP. Il GP di Valencia da 0 a 10
Hanno pianto tutti, tranne lui
“Hanno provato in tutti i modi a farmi piangere, ma non ci sono riusciti. Magari stasera scoppio a piangere: se succede, faccio il video e ve lo mando…” ha detto Valentino Rossi domenica pomeriggio, mentre tutti attorno a lui erano quanto meno emozionati e con il groppo in gola. Ma lui è incredibile anche in questo.
Zero, come le lacrime di Valentino Rossi
Primo, secondo, terzo!
Tre Ducati ai primi tre posti: non era mai successo nella storia della Casa di Borgo Panigale. E’ stata invece la seconda volta che la Ducati ha messo tre moto in prima fila: era successo a Misano2.
Uno, come i podi con solo Ducati
Gallina vecchia…
Simone Corsi ha conquistato la sua seconda pole in Moto2: la prima era stata ad Aragon nel 2012. E’ stata anche la seconda pole per la MV in questa categoria: la prima a Valencia nel 2020 con Stefano Manzi. A 34 anni e 203 giorni, Corsi è diventato il pilota più “vecchio” ad aver conquistato la pole in questa categoria: il più “anziano” prima di lui era stato Mattia Pasini, in pole in Australia nel 2018 a 33 anni e 75 giorni.
Due, come le pole di Simone Corsi (e della MV)
Sbagli una curva e sei ultimo
Viene spesso sottolineato il grande equilibrio della MotoGP, ma a ogni gara succede qualcosa di ancora più sbalorditivo dei primati precedenti. FP3: 3 piloti in meno di un decimo (0”085); 10 piloti in meno di tre decimo (0”296); 21 piloti in meno di un secondo (0”996). Pazzesco: sbagli una curva e sei ultimo!
Tre, come i piloti in meno di un decimo nelle FP3
Un debuttante con i fiocchi
Jorge Martin ha conquistato la sua quarta pole stagionale, come riuscì a fare Jorge Lorenzo nel 2008 nella sua prima stagione in MotoGP. Solo due piloti hanno fatto meglio al debutto in questa categoria: Marc Marquez (2013, 9 pole) e Fabio Quartararo (2019, 6).
Quattro, come le pole di Jorge Martin
Un errore che ci può stare
All’ultimo giro, Dennis Foggia ha sbagliato la frenata, finendo lungo e portando fuori pista Pedro Acosta: Dennis è stato poi penalizzato di tre secondi una volta tagliato il traguardo. Un errore che ci può stare, che non cambia il giudizio sulla grande stagione di Foggia. Ma in questo caso, merita una insufficienza.
Voto cinque, a Dennis Foggia
Ecco perché ha smesso
Valentino Rossi lo ha detto più volte: smetto perché non sono più competitivo, anche se a Valencia ha girato con tempi di tutto il rispetto. Ma i numeri sono contro Valentino, ovviamente: nel 2021, solo sei volte è entrato in Q2 e solo tre volte è arrivato nei dieci al traguardo.
Sei, come le volte di Valentino Rossi in Q2 nel 2021
Pronto per il 2023
La prima stagione di Celestino Vietti in Moto2 era iniziata bene, per poi avere intoppi imprevisti. Nelle ultime gare, però, Celestino è cresciuto molto e a Valencia ha conquistato la sua prima, prima fila in Moto2, arrivando poi quarto al traguardo, miglior risultato stagionale (come a Misano2). Prestazioni che fanno ben sperare per il 2022.
Voto 7, a Celestino Vietti
Come Lorenzo nel 2013
Raul Fernandez ha conquistato a Valencia la sua ottava vittoria stagionale, ma non è riuscito a conquistare il titolo, perso per 4 punti. Esattamente gli stessi punti che separarono Jorge Lorenzo da Marc Marquez nel 2013: anche a Jorge, come a Raul, non furono sufficienti otto trionfi per laurearsi campione del mondo.
Otto, come le vittorie di Raul Fernandez
Bravi, bravi, bravi
Da giovedì a domenica sera, Dorna ha fatto tutto giusto: tutto bello quanto è stato fatto per celebrare l’ultima gara dell’era Rossi. Bravi.
Voto nove, a Dorna
Fantastico Pecco
Pecco Bagnaia è partito dalla prima fila per la decima volta consecutiva: incredibile. Come è quasi incredibile che ci sia sempre stata almeno una Ducati in prima fila in tutti i 18 GP del 2021. Ancora di più: sono 20 GP consecutivi nei quali c’è almeno una Desmosedici in prima fila.
Dieci, come le prime file consecutive di Bagnaia
#grazievale
Voto Dieci e lode a Valentino Rossi.
E qualcuno giustamente fa pure notare "ma perché solo da un certo punto di stagione in poi?".
Se la Desmosedici avesse avuto questa prepotenza di risultati sin da subito, certamente staremmo festeggiando anche l'altro dei titoli in palio, quello visivamente più prestigioso.
La spiegazione è semplice e credo che sarà valida anche per il campionato a venire: voi davvero credete che il mondiale 2022 comincerà con gomme, le cui specifiche tecniche saranno le medesime di quelle attuali?
INGENUI!
A che pro ciò dovrebbe avvenire? Per rischiare di confermare l'attuale superiorità di un marchio?
Così come avvenuto tra il 2020 e il 2021, anche dal 2021 al 2022 le performance degli pneumatici verranno tecnicamente stravolte ed esattamente come all'inizio di quest'anno, ci saranno moto che per puro caso si troveranno abbastanza poco penalizzate e altre maggiormente.
Nel 2021 è accaduto così per esempio a KTM, che all'inizio sembrava aver fatto il salto di qualità rispetto alle avversarie, ma poi, mentre Ducati, Yamaha e anche Honda cominciavano ad adattarsi alle gomme, loro invece sono rimasti lì, alla 'botta di fortuna' iniziale.
Credo quindi che anche nel 2022 il percorso di Ducati (e di altre) sarà più o meno lo stesso di quest'anno: difficoltà iniziale e poi si spera (dipende da che tipo di gomma farà Michelin), risalita più o meno rapida.