MotoGP. Jorge Lorenzo: “Sorpreso dalla decisione di Yamaha di rinunciare a Valentino Rossi”
“Quando ho saputo che Valentino Rossi sarebbe finito in Petronas sono rimasto davvero sorpreso”. Jorge Lorenzo commenta così la sua reazione quando, l’anno scorso, è venuto a sapere che il suo compagno di squadra e rivale storico, Valentino, non sarebbe più stato un pilota del team ufficiale. “Mai avrei pensato che Yamaha potesse rinunciare a Rossi, ma è anche vero che bisogna andare avanti - ha spiegato ai microfoni di Sky in una lunga intervista rilasciata dalla sua casa di Lugano -. E’ stato clamoroso, ma solo da un punto di vista mediatico. Perché per il 46 non cambierà molto: Quartararo prima e Morbidelli lo scorso anno hanno già dimostrato che si può fare molto bene anche senza contare sulla moto ufficiale. Questa, alla fine, è stata una buona soluzione. Quartararo rappresenta quello che in qualche modo ho rappresentato io quando sono arrivato in Yamaha tanti anni fa. All’epoca c’era la possibilità che Valentino andasse in Formula 1 e per garantirsi un futuro ad Iwata scelsero me”.
Si vede che i colori di Yamaha sono quelli che porta nel cuore, ma Jorge Lorenzo non risparmia una frecciata a Lin Jarvis e gli altri della dirigenza: “Il nostro rapporto è finito, perché hanno deciso di puntare su un altro collaudatore. Ho dato molto alla Yamaha e la M1 non è stata più la moto da battere dopo che, in passato, non hanno più potuto contare su di me. Sono un pilota molto sensibile, è così sin da quando ero piccolissimo con mio padre che mi metteva su mezzi di ogni tipo per insegnarmi ad adattarmi”. Non lo dice esplicitamente, ma la sintesi estrema del suo pensiero è molto chiara: la M1 ha smesso di crescere dopo il suo passaggio in Ducati.
A proposito di Ducati, Lorenzo è tornato a parlare anche della Rossa, senza, però, ricorrere ai toni usati recentemente nei confronti di Andrea Dovizioso e provando a dare una spiegazione all’ultimo botta e risposta tra Andrea Dovizioso e Gigi Dall’Igna: “Quando si rompe un rapporto è normale che entrambe le parti abbiano attriti e ciascuno pensi che l'altra aveva torto. Ci sono sempre due versioni della stessa storia, Andrea difende il suo punto di vista, il suo orgoglio e la sua immagine, e credo che Ducati e Dall'Igna facciano lo stesso”.
E adesso, invece, Jorge Lorenzo che farà? “C’erano stati dei contatti con Aprilia, sono molto amico di Massimo Rivola sin dai tempi in cui era in Ferrari e abbiamo parlato qualche volta della possibilità di lavorare per loro, ma poi hanno scelto diversamente, continuando con i piloti che avevano in casa. Non nascondo - ha concluso il cinque volte campione del mondo - che sento di poter dare molto come collaudatore, ma al momento questa possibilità non c’è. C’è, invece, qualche proposta dalle TV, come commentatore e l’idea comincia a piacermi. Così come non mi dispiace immaginarmi, per il futuro, manager di qualche giovane pilota”.
Anche godersi la vita libero da ogni impegno, però, non gli dispiace affatto: “Sono appena tornato da una lunga vacanza a Dubai, dovevo stare là venti giorni, ma poi sono rimasto più tempo. Divertendomi e godendomi le temperature estive”.
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Marci 1952, Milano (MI)Io invece non sono stato sorpreso che Jarvis gli ha messo lo zaino fuori dal Box. Con la M1, andavo più piano di una moto di serie!!!!
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Bonneville T100, Montanaro (TO)Simpatico e "modesto" come sempre.....