GP di Valencia

MotoGP. Le dichiarazioni dei piloti dopo le qualifiche di Valencia

- Ecco le dichiarazioni di Viñales, Márquez, Petrucci e Lorenzo dopo le qualifiche a Valencia
MotoGP. Le dichiarazioni dei piloti dopo le qualifiche di Valencia

Le dichiarazioni di Viñales,  Márquez, Petrucci e Lorenzo dopo le qualifiche a Valencia.

Maverick Viñales

«Dalla Thailandia abbiamo cambiato un po’ il modo di lavorare con questa moto, e adesso va molto meglio. Lo abbiamo capito un po’ tardi, ma adesso siamo competitivi. Sull’asciutto ho un buon passo, posso fare bene, mentre sul bagnato dobbiamo capire come funziona la moto, ma questa volta credo che abbiamo la base giusta. Ho tanto bisogno di tranquillità e di serenità, per questo credo sia giusto tornare al capotecnico con il quale ho vinto il mondiale: conosce bene i miei punti deboli e quelli che mi permettono di andare forte. Della parte tecnica si occuperanno soprattutto i giapponesi».

Marc Márquez

«La verità è che dal Giappone la spalla non è a posto, e anche settimana scorsa, mentre mi allenavo, ho sentito dei movimenti strani. E’ stata una caduta che non mi aspettavo, perché era il primo giro e stavo cercando di scaldare le gomme: mi sono ritrovato a terra, e all’inizio è stata dura, avevo dolore, non riuscivo a muovere la spalla e non sono riuscito a muoverla finché non sono tornato nel camion ai box. Era una sub lussazione della spalla sinistra: quest’anno è uscita così tante volte che è diventato facile rimetterla a posto. Quando è arrivato il dottore a vedermi era già rientrata, e mi ha detto che potevo tornare in pista. Ho fatto un paio di giri, perché avevo dolore, ma è andata meglio di quanto mi aspettassi: sono in seconda fila a soli 130 millesimi dalla pole. Il problema è che da Motegi non ci siamo mai fermati, e non lo posso fare fino a dopo i test di Jerez: solo allora mi riposerò. E’ importante che io ci sia martedì, perché non c’è Crutchlow, e Pedrosa è alla sua ultima gara: solo io posso avere un termine di paragone, perché Lorenzo non conosce la moto. Ma se sono qui a correre è perché non ci sono problemi a farlo: se ci fossero più rischi del normale starei a casa, perché ormai è tutto fatto. Per domani posso essere competitivo in ogni condizione, anche se con il bagnato le Ducati sembrano andare piuttosto bene: l’obiettivo è salire sul podio, forse qualcosa di più».

Danilo Petrucci

«Peccato per quel decimo che non mi ha permesso di conquistare la pole… Non ho fatto un primo settore velocissimo, poi ho recuperato. Temevo un po’ l'asciutto, non avendo mai girato in quelle condizioni, invece ero veloce, avevo una buona confidenza. Sto facendo veramente il massimo, ho preso dei rischi più del solito, me la voglio giocare fino all’ultimo. Domani, qualsiasi condizione ci sarà, sono pronto per stare lì davanti: sono ottimista in tutte le condizioni. Se ne devo scegliere una, preferisco quella della FP2, con tanta acqua. Ma già non essere preoccupati per come saranno le condizioni domani è una bella cosa».

Jorge Lorenzo

«Oggi, alla fine, abbiamo girato con la pista asciutta, anche se non al 100%: sono rimasto sorpreso dal tempo che ho fatto in Q1 nonostante la lesione. 1’31”900 è stata una buona prestazione e con un paio di giri in più avrei anche potuto fare meglio. Peccato per la posizione, ma visto come si era messa ieri, non è andata male. Se domani pioverà sarà molto importante la partenza: con l’acqua, per il momento, le mie sensazioni non sono buone, ma si può migliorare nel warm up».

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Vinales ritorna spesso su questi concetti.

    Bisognerebbe sapere bene quale tipo di rapporto vi sia stato li dentro per poter esprimere qualcosa di concreto.

    Ovviamente noi da fuori non possiamo sapere nello specifico ma se Vinales pensava di andare in Yamaha e che tutti si sarebbero buttati ai suoi piedi ha sicuramente peccato di ingenuità e in quel mondo ogni considerazione sbagliata si paga cara.

    Lui si sarebbe dovuto aspettare il massimo appoggio tecnico e di essere ascoltato nelle proprie richieste, questo si.

    Lui avrà fatto a Yamaha precise richieste…. inderogabili? Yamaha lo avrà ascoltato: si, no… solo questo è il punto.
    Oppure lui ha fatto si mezze richieste ma alla fine si è allineato al volere di Yamaha e di Rossi?
    Se cosi fosse stato deve capire che così non si va da nessuna parte.
    La tranquillità, la serenità, le coccole sono importanti ma bisogna sapersele conquistare…. Esempio:
    Se Vinales avesse puntato veramente i piedi e avesse "costretto" Yamaha a seguire le proprie richieste, almeno per quanto lo riguardava e avesse risposto con sonore vittorie, tutto quello che lui cerca sarebbe venuto da solo, come in effetti sembrava già essere al suo arrivo in squadra.
    Se lui sapeva di avere bisogno di queste condizioni a priori forse avrebbe fatto meglio rimanere dove era.
    In Suzuki sicuramente lui sarebbe stato il fulcro su cui ruotava tutta la squadra aldilà dei risultati raggiunti, avrebbe potuto operare nella situazione ideale, che fra l'altro poteva essere pure estremamente concreta vista con il senno di poi… pure economicamente vantaggiosa ( questo aspetto già lo era ): Ha scelto la bicicletta…….

    Valentino Masini
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