Motomondiale

MotoGP, le prime volte di Mir e Rins: intervista a EICMA 2021

- Presenti martedì nello stand Suzuki, Joan e Alex sono stati ospiti di moto.it, per una intervista con le stesse domande: la prima volta in moto, la prima volta nel mondiale, la prima volta in MotoGP e così via. Ma anche il primo bacio, il primo autografo. Due piloti fortissimi, due ragazzi molto alla mano
MotoGP, le prime volte di Mir e Rins: intervista a EICMA 2021

Per entrambi è stata una stagione più complicata del previsto: Joan Mir e Alex Rins non hanno conquistato nemmeno una vittoria, pur essendo stati spesso tra i più veloci in pista. Le ragioni sono state spiegate tante volte nel corso del 2021: una moto non all’altezza delle rivali; qualche errore di troppo; la mancanza di un riferimento all’interno del box che facesse un po’ di ordine. Ragioni note. In questa intervista, l’ultima della stagione, moto.it ha provato a conoscere meglio i due piloti spagnoli dal punto di vista emotivo e non solo, ripercorrendo “le prime volte”.

  • La prima volta che sei salito su una moto;
  • La prima volta che hai toccato il ginocchio per terra;
  • La prima caduta;
  • La prima volta che hai saltato scuola;
  • Il primo autografo chiesto (e a chi) e dato;
  • La prima gara nel mondiale;
  • La prima vittoria nel mondiale;
  • La prima volta che un giornalista ti ha fatto arrabbiare;
  • La prima volta su una MotoGP;
  • La prima caduta con la MotoGP;
  • La prima volta che una Ducati ti ha superato in rettilineo;
  • La prima volta che hai pensato di essere un pilota;
  • La prima volta che hai detto ai tuoi genitori che avresti voluto fare il pilota.
  • cesare4
    cesare4, Mascalucia (CT)

    Suzuki una moto non all'altezza delle rivali? Non esageriamo, diciamo che gli è mancato qualcosa nella prima parte del mondiale, ma era veramente poco. Poi, nel finale di stagione con gli aggiornamenti Mir è stato quasi sempre davanti a Quartararo. Mir ha chiuso il mondiale 3° e i 2 che lo hanno preceduto non sono delle schiappe. Questo risultato non sarebbe stato possibile nemmeno a Mir, se la moto non fosse stata all'altezza delle rivali. Insomma, si è messo dietro 5 Ducati e 3 Yamaha.
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