MotoGP. GP d'Argentina, Marquez in pole
TERMAS DE RIO HONDO – Pole position per Marc Marquez, con Aleix Espargaro e Andrea Iannone a completare la prima fila. Sesto Andrea Dovizioso, settimo Danilo Petrucci, ottavo Valentino Rossi.
Nessuna sorpresa a Rio Hondo, dove, finalmente, splende un bel sole e la pista è in condizioni quasi ottimali: Marquez era il favorito e ha dominato, la Suzuki e la Ducati erano candidate a conquistare la prima fila e ce l’hanno fatta, anche se meno agevolmente rispetto alle previsioni e con qualche patema in più. Confermate anche le difficoltà della Yamaha, con Jorge Lorenzo solo quinto (ma a 0”683 da Marquez, stesso tempo di Cal Crutchlow, quarto perché il suo secondo giro veloce è stato più basso di quello dello spagnolo) e Valentino Rossi ottavo e staccato di 1”088.
MARQUEZ, RIFERIMENTO ANCHE IN GARA
Come al solito, il campione della Honda è stato fenomenale in gara: la sua RC213V si muoveva in maniera evidente, scuoteva da tutte le parti, sembrava non chiudere mai la curva, ma tutto questo non ha rallentato Marquez, che, a differenza degli altri, ha utilizzato tre gomme morbide: 1’38”203 con la prima, 1’37”873 con la seconda, 1’37”802 con la terza.
«E avrei anche potuto andare più forte» dice senza falsa modestia, sottolineando come in gara «Lorenzo e Rossi saranno molto più difficili da battere».
In effetti, l’analisi delle FP4 conferma che, sulla distanza, Jorge e Valentino non sono affatto messi male, ma anche per la gara il favorito è, e rimane Marquez, autore di un ultimo turno di libere da assoluto protagonista.
DUCATI: UN’ALTRA PRIMA FILA
Ad Austin era stata la Ducati a insidiare la pole di Marquez, questa volta è stata la Suzuki con una Aleix Espargaro sempre più convincente.
«Sono molto soddisfatto di quello che ho fatto, il mio è stato un ottimo giro, ma il tempo di Marquez è incredibile. In ogni caso sono più che contento: è solo la terza gara della Suzuki, ma siamo già in prima fila» si gode il secondo posto Espargaro, convinto di poter essere efficace anche sulla distanza, ma il suo passo gara è inferiore a quello di Honda, Yamaha e Ducati. La Casa di Borgo Panigale può festeggiare la terza prima fila consecutiva, questa volta, però, conquistata non con Andrea Dovizioso, ma con Andrea Iannone, tornato velocissimo in qualifica.
«In gara, però, non sarà facile, perché noi non possiamo utilizzare la gomma extra dura posteriore che monteranno Honda e Yamaha» si rammarica un po’ Iannone, comunque messo discretamente bene anche nel posso, così come il compagno di squadra: anzi, Dovizioso sembra essere più regolare, ma in qualifica non è stato efficace come in Qatar e in Texas e sarà costretto a partire dalla seconda fila con il sesto tempo.
PETRUCCI DA APPLAUSI
Dietro di lui un Danilo Petrucci in grandissima crescita, al suo miglior risultato in carriera in qualifica in MotoGP: nel giro singolo, Danilo si dimostra pilota dal grande potenziale. In gara, ovviamente, sarà più difficile, ma intanto Petrucci si fa sempre più vedere in un campionato difficilissimo. Per lui la soddisfazione di aver battuto anche Valentino Rossi, che come aveva previsto ieri, ha faticato in qualifica, fallendo l’obiettivo della seconda fila. Ma, come spesso accade, il potenziale di Rossi è sicuramente più alto e nelle FP4 ha fatto vedere di non essere lontano dagli “altri”, ovvero dai piloti che si giocheranno il secondo e il terzo posto.
CLASSIFICA
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza1Prev./st |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 326.0 | 1'37.802 | |
2 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 312.3 | 1'38.316 | 0.514 / 0.514 |
3 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 328.1 | 1'38.467 | 0.665 / 0.151 |
4 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | CWM LCR Honda | Honda | 323.5 | 1'38.485 | 0.683 / 0.018 |
5 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 320.0 | 1'38.485 | 0.683 |
6 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 318.3 | 1'38.520 | 0.718 / 0.035 |
7 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Pramac Racing | Ducati | 323.2 | 1'38.786 | 0.984 / 0.266 |
8 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 317.0 | 1'38.890 | 1.088 / 0.104 |
9 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 314.4 | 1'39.187 | 1.385 / 0.297 |
10 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 322.7 | 1'39.197 | 1.395 / 0.010 |
11 | 45 | Scott REDDING | GBR | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 321.3 | 1'39.380 | 1.578 / 0.183 |
12 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 321.7 | 1'40.526 | 2.724 / 1.146 |
Ma se usciva polvere e sporcizia da tutte le parti.
Asfalto molto ruvido che le moto factory devono uscire con le gomme super hard con la riga gialla e che ovviamente la Ducati non può utilizzare essendo una open.
Ma domanda è:quanto è sport e quanti sono i interessi di Dorna a core qui in mezzo a nulla in queste condizioni??