MotoGP. Marc Marquez: “Alex dovrà guadagnarsi il suo posto in Honda”
“Nel mio contratto non sono mai esistiti riferimenti al compagno di squadra” Marc Marquez, in occasione di un incontro con i giornalisti iberici organizzato ieri da Repsol a Madrid, ha respinto seccamente le illazioni correnti sull’ingaggio del fratello Alex in HRC.
Molti hanno pensato che il minore dei Marquez fosse stato imposto dal maggiore, così potente da ottenere un ingaggio di quattro anni, Marc prova a sottolineare che non ha “mai posto il veto a nessuno, nemmeno l’anno scorso per Jorge Lorenzo, e nemmeno ho mai imposto qualcuno”.
Il giovane Marquez ha con la Honda, per il momento, un contratto annuale. Si può presumere, è stato chiesto al campione del mondo, che anche lui rinnoverà per un altro biennio almeno? Marc ha chiarito che questo dipenderà esclusivamente dai risultati e che non ci sarà alcuna pressione da parte sua.
“Alex è abbastanza grande - ha ribadito - per fare la sua carriera e io mi sto concentrando sulla mia. Se Alex vuole restare con la Honda dovrà guadagnarsi il posto, diversamente avrò un altro compagno di squadra”.
Il rinnovo-record, la spalla, i concorrenti...
Sulle ragioni che stanno dietro al suo nuovo contratto così lungo, Marc ha sottolineato che è stata la Honda a proporlo.
“Da entrambe le parti cercavamo continuità, la proposta dell’accordo quadriennale è arrivata da HRC e io ho accettato volentieri perché la mia priorità è restare in questa squadra. Non c’erano opzioni migliori: qui mi sento a casa, qui sono felice, non esiste un progetto migliore di questo per i prossimi cinque anni. Sono sicuro che Honda darà il massimo e io farò lo stesso, non ci saranno distrazioni”.
Invitato a parlare delle sue condizioni fisiche, ancora precarie e che preoccupano i suoi tifosi, Marquez ha ammesso che la spalla sta dando più problemi del normale e che l’inverno è stato molto complicato. La moto è impegnativa e bisognerebbe essere al cento per cento della condizione per guidarla.
“Però alla fine dei test credo di aver capito come va guidata, proverò a difendermi”. Con una preoccupazione in più, perché la concorrenza è cresciuta. Lo analizza il sei volte campione del mondo della MotoGP: è cresciuta soprattutto la Suzuki, ma anche la Yamaha è vicina perché ha confermato di essere la più completa, e Ducati ha guadagnato ancora potenza e velocità.
Detto ciò bisogna considerare che Alex ha ottenuto un contratto per una sola stagione….. di prova insomma: promette bene ok, se invece dopo un anno di gare non sarà riuscito a dimostrare che la Moto GP possa essere cosa buona per lui, arrivederci e grazie, compreso magari una buona mano a trovarli una onorevole altra sistemazione.
Detto questo bisogna pure considerare le alternative disponibili al momento, forse Zarco ma lui non è più tanto giovane, Honda avrebbe pure bisogno di un pilota su cui potere contare per il dopo M. M.
Inoltre Zarco, dopo avere fatto bene con Yamaha (moto "facile") ha deluso oltre le aspettative con KTM (moto difficile come lo è Honda)! Insomma non è che Zarco avesse rappresentato tutta questa garanzia come qualcuno sostiene.
Alla fine Alex Marquez è pur sempre il campione in carica della Moto 2, già campione del mondo Moto 3.
Nessun altro pilota della Moto GP odierna oltre a Valentino Rossi e Marc Marquez può vantare questi titoli mi pare, oltre a non esserci altri piloti (oltre i soliti 2) ad essere mai riusciti a conquistare il campionato Moto GP.
Alla fine mi sento di dovere fare ad Alex un grosso In bocca al lupo, sopratutto perché il suo ruolo/compito non deve essere proprio dei più facili.
Valentino Masini