gp del giappone

MotoGP. Márquez batte Rossi non solo in pista

- Márquez e Valentino: la fine di stagione del 2015 e la sfida perenne nel campionato 2016
MotoGP. Márquez batte Rossi non solo in pista

Velocissimo (ha vinto più di tutti) costante (è caduto in gara meno di tutti), consistente, determinato: ovvio che Marc abbia conquistato il titolo. L’unico che ha provato a contrastarlo è stato Valentino, ma anche lui ha dovuto arrendersi.

Quanto ha pesato il finale 2015? “Moltissimo” risponde il pilota della Yamaha. La sua sconfitta è iniziata lì?

Valentino Rossi contro Márc Marquez: è stata questa la sfida che ha infiammato il campionato 2016, già vinto – meritatamente – dal pilota spagnolo. Dopo il finale del 2015, dopo quanto accaduto in Australia, Malesia e Spagna (Valencia) nelle ultime tre gare della passata stagione, si sapeva che la rivalità tra Márquez e Rossi avrebbe condizionato anche il 2016. E così è stato: l’unico che ha provato a battere il pilota della Honda, il solo che ha tentato veramente, in qualche modo, di contrastarlo in campionato, è stato il rivale italiano della Yamaha. Lo si è visto anche a Motegi: al secondo giro, i due si sono superati quattro volte, con Rossi l’unico in grado di rispondere agli attacchi di Márquez, qui nettamente più veloce degli altri. Ed è un po’ la fotografia di tutta la stagione. Valentino è stato velocissimo, addirittura mai così efficace in prova (tre pole, per un totale di 10 prime file, contro una sola pole e cinque prime file del 2015) negli ultimi anni, spesso più rapido di Marc, che però ha sbagliato pochissimo pur andando fortissimo, come confermano le sue 5 vittorie (contro le due di Rossi e le tre di Lorenzo).

 

QUALE INFLUENZA HA AVUTO IL FINALE 2015?

Nel parallelo Márquez/Rossi, nella loro sfida del 2016, con alcuni carena contro carena davvero entusiasmanti, quanto ha pesato il finale della passata stagione?

«Moltissimo. Un finale come quello dell’anno scorso è comunque difficile da superare del tutto. E’ stato uno sforzo grande, sia mentale sia fisico: stare sotto pressione per tutto l’anno, stare in testa fino all’ultima gara e poi perdere così il campionato e, soprattutto, così ingiustamente, è abbastanza pesante. Per prepararsi alla stagione successiva ci vuole un po’ di tempo, ci sono delle scadenze da rispettare per arrivare pronto alla prima gara, ripercorrendo adesso il percorso fatto, mi sono reso conto di averci messo un po’ di più per rifarmi. E’ stato un po’ più difficile e in certe occasioni non sono riuscito a sfruttare la mia velocità di quest’anno, probabilmente superiore a quella del 2015: ho fatto degli errori, scelte sbagliate, e adesso mi ritrovo indietro» aveva detto Valentino prima del GP di Gran Bretagna. Parole che, forse, spiegano anche gli errori (troppi per uno della sua esperienza) di Rossi: il più forte di tutti, anche a livello psicologico, ha invece subìto, le scorie dell’anno scorso hanno pesato.

 

MÁRQUEZ PIU’ FORTE DI SEMPRE

Viceversa, il pilota della Honda ha fatto tesoro degli errori commessi nel 2015. «E’ stato difficile cambiare la mia attitudine di attaccante, ma ci riesci meglio quando perdi un campionato per le troppe cadute in gara, come è accaduto a me l’anno scorso: rischiavo e cadevo, non ti resta niente in mano. Il titolo del 2016 è frutto anche di quanto accaduto nella passata stagione. Adesso, però, tre gare alla Márquez» sottolinea Marc, evidenziando un cambiamento davvero importante nella sua strategia. Per quanto riguarda il finale della passata stagione, a mio modo di vedere non ha lasciato nessuna scoria in Márquez: lui è un tritatutto, va avanti per la sua strada, tutto quello che gli succede attorno non lo distrae dal suo unico obiettivo, che è quello di vincere e basta. Anche sotto questo aspetto, Marc è stato fenomenale. Tutt’altro che facile riuscirci, soprattutto a 23 anni.

 

IL 2015 DECISIVO ANCHE SUL 2016?

Quindi, in qualche modo, si può dire che il finale del 2015 abbia inciso anche sul 2016? Solo in parte. La vera svolta (negativa) della stagione di Rossi è stata la rottura del motore al Mugello. Dopo il GP d’Italia la classifica del campionato diceva: Lorenzo 115 punti, Márquez 105, Rossi 78. Da lì in poi, Valentino, che era già caduto una volta ad Austin, ha cominciato a spingere più forte per provare a recuperare. Evidentemente, ha spinto troppo.

Leggi tutti i commenti 112

Commenti

  • rapa5850
    rapa5850, Castelfranco di Sopra (AR)

    Come a detto graziano rossi ad inizio anno, valentino è ancora più incazzato, e non dimentica. ma invece a fatto ridere...
  • fregolaz
    fregolaz, Vicenza (VI)

    Io credo che il campionato Valentino lo abbia perso ad Assen.

    Nella foga di scappar via da MM, per evitare la furia dello spagnolo negli ultimi giri (che a me pare troppo pericolosa, non è possibile che ogni volta che arriva in quel frangente vada in contatto con l'avversario... anche se sono molte le gare nella storia della motogp che hanno visto tali situazioni).

    Alla fine della gara Vale aveva anche dichiarato (per me gli è scappata) "avevo paura della rimonta di MM..." e questo la dice lunga. Marq è un osso durissimo, un pilota come ne nasce uno ogni 25 anni credo. E' il più forte e il più affamato di titoli, con la casa costruttrice più potente alle sue spalle.

    Questo tecnicamente.... Umanamente un personaggio discutibile, che spero per lui, crescendo e maturando, si renderà conto di cosa ha fatto l'anno scorso.
    Il mondo sportivo lo ha capito e per questo non lo eleverà mai a vero campione. Cosa che invece fa con Rossi: vedi che nel week end della morte di Salom, Valentino ha pensato di metter fine alle inutili polemiche andando LUI a stringere la mano al bbm (perché questo è stato nel 2015) MM.....
    Io cmq non sono giovane e per come ho imparato a vedere la vita dico che queste cose prima o poi si pagano....

    Il problema è che dal punto di vista mediatico la diatriba sul motogp 2015 porta molto riscontro e quindi viene continuamente rispolverata.


    Per quanto a JL99 se io fossi il suo attuale datore di lavoro, sicuramente gli farei pagare i gesti inconsulti come il famoso pollice verso sul podio e il tentativo di farsi ascoltare (contro Rossi) dalla commissione giudicante nel dopo Malesia....
    Quindi per me si è cercato l'indisponibilità del team e l'ha trovata....
    Alla fine se ne va da Yamaha cn l'amaro in bocca, risentito che un grande campione (sull'asciutto) come lui, non abbia ricevuto adeguata stima e celebrazione...

    Il campionato cmq è stato bellissimo, mai come quest'anno sono stato incollato allo schermo della tv e al pc per vedere le notizie.

    Saluti a tutti. :)
Leggi tutti i commenti 112

Commenti

Inserisci il tuo commento