MotoGP, Morbidelli: niente M1 ufficiale nel 2021
Doccia fredda per Franco Morbidelli. L'italiano, vincitore del GP di San Marino e della riviera di Rimini, attualmente non dispone della Yamaha YZR-M1 ufficiale ma della cosiddetta "A-Spec", ovvero sostanzialmente l'ufficiale 2019 con alcuni aggiornamenti arrivati nella stagione in corso. Una situazione che, nonostante risultati più che soddisfacenti - la già citata vittoria a Misano, ma anche la stratosferica pole position di Barcellona - non cambierà nel 2021.
La notizia viene da Lin Jarvis, che a Barcellona ha escluso la possibilità di fornire al "Morbido" una quarta moto ufficiale. "Non è possibile per motivi logistici. Ma come potete vedere, Franco non ha una brutta moto - il pacchetto è competitivo". Al momento, la M1 di Morbidelli è una ufficiale 2019 (riconoscibile dalla presa d'aria frontale diversa da quella dei compagni di team) ma aggiornata in diversi componenti - ovviamente non è dato sapere quali - di ciclistica, motore ed elettronica. Franco dispone anche del sistema di partenza assistita sviluppata dai piloti ufficiali fin dai test di Sepang.
Di fatto, la moto di Morbidelli sarà per il secondo anno consecutivo l'unica Yamaha non ufficiale in griglia; già quest'anno Fabio Quartararo dispone di una Factory al 100% (ma l'aggiornamento era arrivato già sul finire della stagione 2019) così come Valentino Rossi l'anno prossimo, che andrà al team Petronas ma con una moto ovviamente ufficiale.
La motivazione portata a sostegno della situazione da Lin Jarvis non è molto plausibile: se Ducati e KTM riescono a schierare quattro moto ufficiali è difficile credere che Yamaha non possa farlo. Più probabile che sia necessario mantenere le distanze fra il team Petronas e quello interno, e che le concessioni a Quartararo di quest'anno, e a Rossi l'anno prossimo, siano mali necessari per questioni più politiche che tecniche.
Resta da vedere cosa potrebbe succedere se i risultati di Morbidelli dovessero assestarsi sul livello più alto finora raggiunto. A quel punto, pensiamo, sarebbe abbastanza difficile continuare a trattare il solo Franco come pilota privato. Privandosi, tra l'altro, delle indicazioni per lo sviluppo di un pilota che da più parti viene indicato come sensibilissimo e capace di offrire un importante contributo in materia...
l'odio è diventato un'opinione
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