Regolamenti MotoGP

MotoGP, niente più appendici aerodinamiche

- Una precisazione della GP Commission mette completamente al bando appendici con funzione aerodinamica a partire dal 2017.
MotoGP, niente più appendici aerodinamiche

Le appendici aerodinamiche sulle carenature continuano a fare discutere. Bandite da regolamento le "alette" proliferate quest’anno a macchia d’olio, la GP Commission ha pensato bene di mettere le mani avanti per evitare scorciatoie e furberie nell’interpretazione del regolamento, come da anni si vedono ormai in tutte le specialità motoristiche.

Per anticipare eventuali contromosse al divieto di cui sopra, il regolamento ora vieta completamente ogni forma di dispositivo che possa avere funzione aerodinamica non integrato nel profilo della carenatura – alette, pinne, bombature, che siano in grado ad esempio di generare deportanza o perturbare la scia.

Una norma volutamente poco dettagliata, perché la sua aleatorietà ne permetterà l’applicazione dovunque nasca evidenza di soluzioni con effetto aerodinamico: specificando meglio, si renderebbe paradossalmente più semplice aggirare la norma. Per prevenire ulteriori alzate d’ingegno sotto forma di cupolini disegnati ad alettone, la parte anteriore della carenatura non potrà sporgere di oltre 150 mm dalla verticale tirata sul perno ruota anteriore. La Federazione, per la precisione, sottolinea come attualmente tutte le carenature rispettino quest’ultima norma.

E.L.

  • Macro Muscario
    Macro Muscario, Roma (RM)

    E io che pensavo alle ali come un qualcosa di pericoloso in caso di incidente; come se potessero (non lo so di certo ovviamente) lesionare un pilota visto che sembrano (dalla tv) abbastanza affilate.
    Boh...
  • gdn63
    gdn63, Casale Monferrato (AL)

    Subito viene da pensare che la causa sia Honda che aveva espresso dubbi.
    Però in effetti, mi chiedo; ma Honda non è capace di fare due alette ? Ovvio che si.
    Allora forse è veramente una questione di sicurezza.
    E' vero che fino ad ora nessuno si è fatto male, però forse sarebbe meglio essere prudenti prima, piuttosto che piangere dopo.
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