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MotoGP. Phil Read ancora in ospedale: "Potrei morire a breve"

- Un amico storico ha lanciato una sottoscrizione per aiutare economicamente il sette volte campione del mondo. Che ha quasi ottantadue anni, è sprovvisto di mezzi e soffre da tempo di problemi ai polmoni. Via social ha scritto che sta molto male
MotoGP. Phil Read ancora in ospedale: Potrei morire a breve

Phil Read è ricoverato in ospedale a causa dei suoi ricorrenti disturbi respiratori e ha bisogno d’aiuto economico. Circola su FB una sua fotografia nel letto di cura insieme all’appello di un suo amico, Stephen Williams.

“Conosco Phi Read da quarant’anni - dice Stephen- e purtroppo, a causa delle sue cattive condizioni di salute e del Covid Phil non è stato in grado Di fare alcuna apparizione e sta lottando per sopravvivere finanziariamente. Negli ultimi due anni Phil è entrato e uscito spesso dall’ospedale per le difficoltà respiratorie e ha avuto difficoltà economiche, Io stesso l’ho aiutato per quanto ho potuto; ma ora ha bisogno di qualcosa in più per poter vivere dignitosamente”.

Il sette volte campione del mondo e trionfatore in otto TT ha quasi ottantadue anni. Nonostante le 52 vittorie in tre classi (125, 250 e 500) e gli ingaggi sostanziosi di Yamaha ed MV Agusta soprattutto, non se la passa economicamente bene. Investimenti sbagliati e disavventure varie hanno compromesso il suo patrimonio fino a farlo sparire del tutto. Sopravvive da anni grazie alle comparse nelle rievocazioni.

Peccato che non sia stato capace di amministrarsi bene, perché è stato un grande pilota e uno stilista della guida. Phil di ferro, o Principe della Velocità: questi i suoi nomignoli che sottolineavano i due aspetti del suo carattere, coriaceo ed aggressivo con i rivali, delicato e purista in sella.

La raccolta fondi ha l’obiettivo di raggiungere almeno le 5.000 sterline e sul sito specializzato che se ne occupa si può leggere che siamo circa a metà strada. Chi è generoso e interessato può contribuire qui: https://www.gofundme.com/f/helping-phil-read

Intanto via social l'ex campione fa sapere ai suoi amici e tifosi che sta molto male, scrive alcune sue riflessioni e un saluto...

“Dato che ho molto tempo per pensare, dato che la mia libertà di movimento è molto limitata, i miei pensieri vanno ai miei vecchi e defunti amici, compresi i tanti che sono morti in gara. Siccome potrei morire in pochissimo tempo, mi vengono in mente le tante esperienze eccitanti che ho avuto, oltre alle tante persone famose che ho incontrato e con cui ho parlato. Da Sua Altezza Reale la Regina, alla principessa Diana, da Sua Altezza Reale il Principe Filippo a Sir Jackie Stewart. E poi Sir Stirling Moss, James Hunt, Valentino, Gordon Murray, Mike the Bike, Derek Bell”.

“Vivo da solo, non posso vedere o visitare la mia numerosa famiglia che è in isolamento come la maggior parte di noi. Quando questa terribile pandemia finirà, tutti noi saremo più grati ai nostri amici, alle famiglie e a chi è stato al nostro fianco amorevolmente durante questo periodo difficile, ne sono sicuro. Sono anche grato alle mie ex mogli e voglio anche ringraziare Dio per i miei quattro figli, Mike, Graham, Phil e Roki. Finora mi hanno dato anche sei nipoti e fortunatamente cinque di loro sono femmine. Che Dio sia con voi! Vi auguro un grande Natale. Il vostro Speedy-Ready”.

Questo articolo è stato pubblicato il 4 novembre 2020 e aggiornato il 25 novembre 2020

  • saulos
    saulos, Viareggio (LU)

    Noi possiamo dare qualche euro e con le nostre donazioni magari raggiunge i 5k che servono, ma la Dorna e isuoi piloti potrebbero fare MOLTO di piu' per questo grande campione.
  • Ivan Cutic (Lodi)
    Ivan Cutic (Lodi), Castiraga Vidardo (LO)

    Chi sono io a giudicare gli altri,ho dato i miei 10 euro come faccio a MSF ,Emergency,Save the children,Humanitas,Enpa,partecipo nel mio piccolo nelle campagne di raccolta fondi quando e quanto posso,con la moto durante weekend consegno i medicinali nel lodigiano, ho fatto una cosa che mi fa sentire bene.
    Se miei 10 euro che mi posso permettere avendo il stipendio da operaio possano aiutare un campione caduto io sarò felice.
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