MotoGP Sepang, Javier Alonso: “Marquez ha spinto la situazione al limite”
Intervista bomba di Javier Alonso, direttore generale di Dorna Sports, che ha spiegato alla testata radiofonica spagnola Cope i motivi per cui Valentino Rossi ha ottenuto una penalizzazione che molti ritengono meno incisiva di quanto non meritasse. Da un lato, il gesto del “calcio” condannato da molti non si è effettivamente concretizzato, dall’altro l’atteggiamento di Marc Marquez ha destato molti sospetti nella direzione gara.
La direzione gara – di cui Alonso è uno dei tre membri permanenti – ha infatti spiegato nella rubrica El Partido de las 12 come la direzione gara “non capisca l’atteggiamento di Marquez, protagonista di una lotta al coltello per la terza posizione. Marc ha spinto la gara ad un limite poco sensato.”
Alonso passa poi a commentare la condotta di Valentino Rossi: “Abbiamo visto tutte le immagini disponibili, da cui si vede come Valentino si limiti ad allargare la traiettoria per tentare di spingere Marquez fuori pista. Marc si inserisce in curva verso Valentino, e solo dopo il contatto Rossi si muove senza dargli un calcio, si tratta di un movimento di riflesso”.
L’analisi prosegue spiegando come Marquez non faccia nulla di illegale, portando però la situazione ad un limite che non ha senso. “Per questo Rossi ha fatto quello che ha fatto, azione che comunque resta non giustificabile. Ma non crediamo che la colpa di Valentino richieda una sanzione più pesante”.
Alonso discolpa anche Rossi dalle accuse di aver insultato Marquez durante la riunione dopogara. “Sono stato sempre presente durante la riunione dei due piloti e non ho mai sentito Rossi chiamare Marquez ‘bastardo’. Certo, i due erano molto tesi”. Riguardo alle critiche che Jorge Lorenzo ha mosso alla decisione della direzione gara, ha commentato “Lorenzo avrà le sue ragioni per credere che il Mondiale venga falsato, e quindi possa pensare che la sanzione avrebbe dovuto essere peggiore”.
Non dimentichiamoci inoltre che il vizio di fare le sue linee indipendentemente da fatto che ci fosse o meno un'altra moto in traiettoria, Marquez ce l'ha sempre avuto. Non mi riferisco solo ad Assen, quante volte ha buttato giù altri piloti meno veloci nei suoi recuperi dalle retrovie?
Certe manovre sono sempre state accettate all'ultimo giro per guadagnare una posizione al traguardo ma non è la stessa cosa farle a metà gara oppure nei confronti di un pilota molto più lento solo per non attendere il rettilineo o la curva successiva.