MotoGP, Sepang: Quartararo sbanca la prima giornata
SEPANG - Stratosferico 1’58”576 di Fabio Quartararo, 0”630 più veloce di Andrea Dovizioso e 0”708 di Valentino Rossi. Nella combinata dei tempi, Franco Morbidelli è secondo con il crono del mattino, Dovizioso scala al terzo e Rossi al quinto posto. 11esimo Pecco Bagnaia (ottavo nelle FP2), 13esimo Danilo Petrucci (12esimo nelle FP2), 18esimo Andrea Iannone.
Si gira fortissimo a Sepang, come non si era mai girato prima: l’159”053 di Dani Pedrosa del 2015 - il precedente miglior crono ufficiale del circuito malese - viene già polverizzato al mattino da Quartararo con 1’59”027 e ulteriormente abbassato di mezzo secondo dal pilota francese nel pomeriggio. Fantastico, davvero, considerando anche che Quartararo zoppica ancora per i postumi della caduta nelle FP1 in Australia e conseguente infortunio alla caviglia destra. La Yamaha conferma tutto il suo potenziale su questo tracciato (nei segreti della pista, l’ingegner Giulio Bernardelle l’ha indicata come la moto favorita), con tutti i piloti molto forti ed efficaci anche sulla distanza.
Ha un ottimo passo Quartararo, naturalmente, ma ce l’ha anche Morbidelli, che nel pomeriggio ha girato a lungo con le gomme usate; anche Vinales, che è stato l’unico a provare anche la dura posteriore, per poi finire con la media; anche Rossi, che nelle FP2 ha totalizzato tanti giri con una coppia di medie, con riscontri più che incoraggianti. Insomma, la Yamaha è molto efficace, perlomeno quando può fare le sue linee.
Dovizioso, buon inizio
Alla vigilia, Andrea Dovizioso temeva molto questo GP (“la verità è che sull’asciutto non siamo mai stati veloci a Sepang"), ma la prima giornata di prove ha dato segnali positivi: Andrea, a differenza dei rivali, nelle FP2 ha optato per una soffice anteriore (tutti gli altri hanno usato una media), accoppiata a una soffice posteriore, in una configurazione che ha consentito al pilota della Ducati di essere rapido con relativa facilità. Poi, l’attacco finale con gomme nuove, ma al di là del secondo posto nelle FP2, terzo nella combinata, la prima sensazione sembra essere positiva.
La seconda Ducati sullo schieramento provvisorio è quella di Jack Miller, mentre Danilo Petrucci è solo 13esimo: nelle FP1 non aveva tentato il “time attack”, ma nel pomeriggio non è riuscito a sfruttare la gomma morbida. Davanti a lui anche Pecco Bagnaia, 11esimo dopo FP1 piuttosto difficili: in frenata non è ancora completamente a posto, ma sta migliorando anche sotto quell’aspetto.
Marquez "solo" sesto
Apparentemente, Marc Marquez, sesto nella combinata con il tempo delle FP1, sembra un po’ in difficoltà, considerando anche che nel turno del mattino ha fatto un altro salvataggio pazzesco alla curva 2 (la sequenza fotografica nel “live” di moto.it) e ha anche lamentato un problema tecnico.
Ma la sua posizione non deve ingannare: anche nelle FP2, Marquez ha lavorato solo con le gomme usate, media anteriore e soffice posteriore, con le quali ha fatto anche l’ultima uscita. Insomma, il tempo sul giro non è niente di che, ma c’è una spiegazione, mentre il passo è sicuramente tra i migliori. Non a livello di quello dei piloti Yamaha, ma comunque lì vicino. Nelle FP2 non stava facendo male Johann Zarco, che però è caduto nel finale nel “time attack”, chiudendo così solo 14esimo, mentre Cal Crutchlow, dopo essere stato per tutto il turno più lento del francese, è risalito con la soffice nuova al posteriore in decima posizione. 17esimo tempo per Jorge Lorenzo, più efficace rispetto alle FP1, ma sempre piuttosto lontano.
Aprilia nei 10
Aleix Espargaro è ormai una costante, un giro buono lo fa sempre: al momento è nono. Giornata difficile, invece, per Andrea Iannone, solo 18esimo e caduto, senza conseguenze, nelle FP2. L’Australia, per Iannone, sembra lontanissima…
I 10 in Q2
Domani potrebbe piovere (qui si è sempre a rischio), ecco i dieci al momento qualificati direttamente per la Q2: Quartararo, Morbidelli, Dovizioso, Vinales, Rossi, Marquez, Rins, Miller, A.Espargaro, Crutchlow.
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Mr70a+, Tirano (SO)Qui conta curare più che in altri tracciati il passo gara e l’usura gomme,che partire davanti.Pista larga e dove si può sorpassare.Poi qui la gara può essere un lungo inferno sotto il sole,o sotto a veri propri diluvi o con cambi moto. Se è bagnato mi gioco il Dovi,sul cambio moto ovviamente Marc,e sull’asciutto ci metto i piloti Yama.
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Mur82, Padova (PD)Mi fa piacere l'ennesima conferma della competitività della Yamaha, in modo da togliere l'alibi del "dategli una moto.....".