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MotoGP. Spunti, domande e considerazioni dopo il GP d'Argentina

- Quali sono stati i momenti chiave del GP? Marquez avrebbe vinto anche in gara normale? Cosa è successo a Lorenzo? E a Redding?
MotoGP. Spunti, domande e considerazioni dopo il GP d'Argentina

Quali sono state le chiavi del GP?

1) La pioggia del mattino: le condizioni dell’asfalto sono cambiate completamente rispetto a sabato;

2) La grande sensibilità di guida di Marc Marquez in queste condizioni: quando c’è poco grip lui (e la Honda?) fanno una grande differenza;

3) L’incapacità di Valentino Rossi di ripetere dopo il cambio gomme i tempi effettuati nella prima parte del GP;

4) La rivalità tra Iannone e Dovizioso che ha portato al contatto alla penultima curva.


Iannone, richiamato in direzione gara, è poi stato penalizzato?

Sì: nel GP di Austin perderà tre posti (una fila) sullo schieramento di partenza. In più gli è stato dato un punto di penalizzazione sulla patente.


Marquez avrebbe trionfato anche in una gara “normale” di 25 giri e non divisa in due parti per questioni di sicurezza?

Ovviamente è impossibile rispondere, ma per quello che aveva fatto vedere nelle prove, si direbbe di sì.


La Michelin esce a pezzi da questa gara argentina?

Sì. Ma non dimentichiamo che nel 2013 (quindi due anni fa, non 30…), la Bridgestone fu costretta a dividere in due parti il GP d’Australia per motivi di sicurezza. E’ vero, però, che due gomme scoppiate o “dechappate” in due mesi sono troppe: la sensazione è che non si sia dato sufficiente importanza a quanto accaduto a Baz in rettilineo a Sepang, cercando più colpe esterne (pressione, detriti), che problemi di costruzione. Inoltre, sembrano emergere problemi di qualità: non tutte le gomme sono uguali, cosa che invece succedeva al 95% con la Bridgestone.


Come ha giustificato Jorge Lorenzo la caduta al sesto giro mentre era in sesta posizione?

Lorenzo: «E’ stata colpa mia: ho perso l’anteriore e sono finito a terra. Purtroppo in quelle condizioni non avevo fiducia, non mi sentivo bene sulla moto». Continuano, quindi, i problemi del campione della Yamaha in caso di pista umida: a pensarci bene, Jorge era caduto a Misano più o meno nella stessa situazione.


Il settimo posto di Bradl e il decimo di Bautista possono essere considerati grandi risultati, considerando che l’Aprilia RS-GP ha debuttato solo due settimane fa in Qatar?

Calma. Il riscontro numerico è certamente positivo, ma il distacco dai primi rimane pesantissimo, superiore ai due secondi al giro: 41”353 il ritardo del tedesco, 1’01”388 quello dello spagnolo. Come dire, in linea con quanto accadeva nel 2015. Ma, sicuramente, è incoraggiante.


Cosa è successo a Scott Redding, costretto al ritiro a cinque giri dal termine mentre si trovava in sesta posizione, davanti a Pedrosa (poi finito sul podio)?

Problemi tecnici: il motore della sua Ducati si è improvvisamente ammutolito. Non è stata una trasferta fortunata per il britannico, autore peraltro di una gran gara: prima lo scoppio del pneumatico in prova, poi quello del motore la domenica.


Giri veloci in gara (tra parentesi a che giro è stato ottenuto):

Marquez 1’40”243 (12°), Iannone 1’40”342 (13°), Dovizioso 1’40”433 (13°), Rossi 1’40”635 (8°), Vinales 1’40”695 (11°), Pirro 1’41”103 (15°), Crutchlow 1’41”167 (14°).


A che giro hanno effettuato il cambio moto/gomme i piloti?

Marquez al 10, Rossi al 10, Pedrosa al 9, Laverty al 9, Dovizioso al 10, Iannone al 9, Vinales al 9.

  • antonello0308
    antonello0308, Torre Annunziata (NA)

    Hanno fatto bene a punire Iannone. Per molti motivi: il primo è che la scivolata poteva causare ben altri problemi. Così dovrebbe essere garantita una maggiore incolumità tramite una dovuta riflessione da parte dei piloti. Inoltre un polso fermo deve esserci, al fine di evitare che i piloti si facciano giustizia da soli (vedi il 2015 n.d.r.). Resta il fatto che rimane comunque una banale scivolata di gara e che Iannone sicuramente non immaginava cosa sarebbe successo. Marquez avrebbe trionfato comunque, nonostante Valentino fosse estremamente competitivo. Questo ragazzo è un "alieno" e bisogna riconoscergli un talento unico. Anche i ciechi lo capirebbero! La Michelin da parte sua ha ancora molto da sviluppare, come se fosse restata un pò indietro nello sviluppo. La caduta di Lorenzo, per me è molto più grave di quella che ha comportato Iannone. E' stata una resa. Infine, l'Aprilia aveva fatto sperare di più. Si vede chiaramente che manca una direzione precisa di sviluppo e i tempi sul giro confermano lo stallo tecnico nel quale si trova. Sarebbe bastato pensare a una certa RS 3 ...
  • Albeggio73
    Albeggio73, Roma (RM)

    L'approssimazione in un ambiente del genere credo sia deleterio non solo.per il circo della motogp ma.anche di tutto gli sponsor che ne circolano in tondo,l' avventuriero iannone secondo me riguardando bene le immagini non doveva essere punito ,come Marquez su rossi,lo ricordate? In quel caso Rossi fu fortunato ad avere vie di fuga ,ma hanno fatto bene a punirlo cosi si evita che bimbi minkia si ripetano in stronzate del genere, ergo l'anno precedente Marquez per all'entrata doveva essere penalizzato.

    Michelin: non ho parole non accetto una gara di motogp con pit stop ma dai ,nessuno mi toglie dalla testa che Rossi l'avrebbe spuntata su Marquez alla lunga ,il cambio moto è micidiale, per quanto ne dicano anche lo stesso Rossi le moto non saranno mai uguali,anche perché non sono uguali alla perfezione i sensori che trasmettono.dati altrimenti non si giustificherebbe il fatto che.poi tutte le fp vengono fatte su una moto in.particolare per poi riportare i settaggi sulla seconda ma non sono mai uguali.

    Secondo me queste sono le due chiavi di lettura del motogp e cmq nella totalità del WE Marquez a meritato la vittoria e Rossi il secondo posto.
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