MotoGP 2021, test Qatar day 1: Aprilia prima!
Conterà poco, ma che bello: Aleix Espargaro chiude la prima giornata di test del 2021 portando la rinnovata Aprilia RS-GP al primo posto con il tempo di 1’54”687. Vediamo qualche riferimento, tanto per avere dei termini di paragone: la miglior pole a Losail è 1’53”380; il primato ufficiale della pista è 1’54”927; nel 2020, alla fine della prima giornata di test invernali, il più rapido era stato Alex Rins in 1’54”462.
Quindi, il crono di Aleix è assolutamente buono, ma quello che fa ben sperare è che non si è trattato di un giro “solitario”, venuto chissà come: lo spagnolo è stato costante, ha girato con un buon passo. Insomma, si può sperare in un buon miglioramento della moto italiana, che però può contare ancora su un solo pilota. Lorenzo Savadori ha finito 19esimo a 1”824 dal compagno di squadra.
Ecco come sono andati gli altri, seguendo Casa per Casa l’ordine della classifica, ricordando che i distacchi sono molto contenuti: 14 piloti in meno di 9 decimi (0”897). E ricordando anche che i tempi non possono essere presi come oro colato, devono essere interpretati e il lavoro svolto cambia molto da pilota a pilota.
Honda: bene Bradl, P. Espargaro indietro
La Honda è sembrata a posto con Stefan Bradl, il pilota/collaudatore che, ricordiamolo, ha girato anche ieri. Il campione del mondo della Moto2 ha chiuso a 0"256 da Espargaro, girando con buona costanza, pur alternandosi alla guida di tre differenti versioni della RC213V. Bradl è l’unico che ha provato il nuovo telaio (già visto a Jerez): domani potrebbero testarlo anche gli altri.
Non ha invece brillato Pol Espargaro, che pure aveva iniziato con buona velocità e costanza. Ma quando i tempi si sono abbassati, lui è rimasto fermo sull’1’55”878, per una 17esima posizione non troppo esaltante. Pol è al debutto con la HRC, non bisogna dimenticarlo, ma per come aveva iniziato si poteva ipotizzare una prima giornata migliore. Uno dietro all’altro - decimo Marquez, 11esimo Nakagami – i due piloti del team LCR: il distacco dai primi sul giro secco è contenuto, ma il passo non è stato così buono.
Suzuki: si conferma efficace
Sono stati gli ultimi a entrare in pista, hanno messo insieme meno giri degli avversari, ma nel complesso hanno ben impressionato entrambi: il campione del mondo ha dato la sensazione di poter fare il tempo con relativa facilità; Alex Rins ha fatto il suo solito lavoro di costanza, senza acuti, ma efficace e positivo. La moto ha subito qualche aggiornamento, ma la base è quella, ulteriormente affinata.
Ducati: Miller in forma, bene Zarco
Come promesso dall’ingegnere Gigi Dall’Igna durante la presentazione, si è vista una nuova carenatura, con inedite appendici aerodinamiche nella parte anteriore/inferiore. La velocità massima rimane decisamente la più elevata e Jack Miller – 4 in 1’55”022 - sembra aver ricominciato da dove aveva finito, quindi con grande velocità.
Anche lui ha dato la sensazione di poter arrivare facilmente ai migliori tempi. Buon segno. Veloce, ma più altalenante Johann Zarco (1’55”110), anche se a fine sessione ha trovato maggiore costanza: sicuramente è andato bene. Più in difficoltà Pecco Bagnaia (1’55”572) e anche i debuttanti hanno faticato un po’: assolutamente normale. Scivolata senza conseguenze per Enea Bastianini.
KTM: indietro Petrucci
Dopo aver iniziato forte, Miguel Oliveira è rimasto indietro, ma nel finale, al 57esimo giro su 59 realizzati, si è riportato davanti, in quinta posizione a 0”397 dall’Aprilia. Oliveira, però, è l’unico pilota Ktm a essere stato efficace, mentre gli altri hanno faticato un bel po’ a cominciare da Danilo Petrucci, addirittura 23esimo a 2”302 dalla vetta. Sicuramente Danilo si aspettava un inizio differente, ma bisogna avere pazienza dopo tanti anni con una moto molto differente.
Yamaha: tanto lavoro al box
Il più rapido è stato Franco Morbidelli (7° in 1’55”110), che però non ha entusiasmato sul passo, dove invece è stato piuttosto efficace Maverick Vinales (9° 1’55”259), autore di una serie di giri consecutivi piuttosto interessante. Dentro al box Yamaha si sono visti telai differenti, il forcellone in carbonio e ci sarà anche una nuova aerodinamica. Valentino Rossi, dopo essere stato a lungo nei primi cinque, ha chiuso 14esimo (1’55”584), proprio davanti a Fabio Quartararo (1’55”707), entrambi attardati anche sul passo.
Perché non hanno preso Dovi?
Perché non hanno preso Doviiiiii???