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MotoGP. Ultimatum per gli ingegneri giapponesi di Honda: Alberto Puig conferma

- L'obiettivo è chiaro: risolvere i problemi della RC213V nel minor tempo possibile o comunque in tempo per quando anche Marc Marquez, "che ha ancora fame e voglia di vincere", tornerà ad essere al 100%
MotoGP. Ultimatum per gli ingegneri giapponesi di Honda: Alberto Puig conferma

Da consumarsi preferibilmente entro e non oltre il… La data non è indicata, ma la scadenza è fissata a chiare lettere sulle carene della Honda RC213V che sta partecipando al mondiale di MotoGP. Lo ha ammesso Alberto Puig, responsabile racing per HRC, che è tornato a seguire un gran premio dai box dopo essere dovuto restare a casa a causa di alcuni (piuttosto seri) problemi di salute. L’istrionico manager è uno che parla chiaro e non ha avuto problemi ad ammettere che per gli ingegneri giapponesi di Honda è stato fissato un ultimatum entro il quale la moto dovrà essere a posto e i tanti problemi emersi in questa prima parte di stagione dovranno essere risolti.

L’obiettivo è chiaro e semplice: mettere Marc Marquez nelle condizioni di esprimere tutto il suo talento quando i limiti fisici con cui deve fare i conti saranno superati, permettendogli di contare su una RC213V che sia realmente alla sua altezza. “Dobbiamo migliorare la moto e questo è quello che stanno cercando di fare gli ingegneri. Loro conoscono la scadenza fissata – ha spiegato Puig - Le prossime due gare (Mugello e Barcellona) sono due piste molto impegnative, in particolare il Mugello, e dobbiamo trovare una moto molto equilibrata. Vediamo se riusciamo a preparare alcune soluzioni. Abbiamo il dovere di fare del nostro meglio" .

Perché Marc Marquez sta tornando e perché al GP di Francia, al di là delle cadute, l’otto volte campione del mondo ha dimostrato di avere ancora la fame rabbiosa di un tempo e di poter lottare per le posizioni che contano. Anche gli altri piloti Honda, al netto dei precedenti, non hanno fatto male: sesto Alex Marquez, settimo Takaaki Nakagami e ottavo Pol Espargarò.

"L'aspetto negativo – ha concluso Puig - è che Marc ha subito due cadute e quello positivo è vedere lo spirito di quest'uomo: vuole vincere ancora e potrà farlo non appena ritroverà piena forza fisica. Pol Espargarò ha avuto un problema nei primi giri al GP di Francia, ma ha comunque chiuso ottavo e questo è molto positivo. Bene anche Alex Marquez e Takaaki Nakagami, che sono stati in linea con i tempi del podio e hanno potuto lottare per le posizioni di vertice. Stiamo crescendo, ma la Honda deve migliorare ancora tanto”.

  • anonimo
    anonimo

    - Anatomia di un BimboMinKia -

    (ATTENZIONE: la lettura di quanto segue potrebbe urtare la sensibilità dei fessacchiotti più romantici. Se ne sconsiglia la lettura agli imbambolati del 93.)

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    Sistema Limbico:

    L'Amigdala è quella parte del Cervello che gestisce le emozioni e in particolar modo la paura.

    L'Ippocampo svolge un ruolo importante nella formazione della memoria.

    La parte della Cervello considerata la sede delle funzioni di apprendimento è detta Neocorteccia.

    I segnali provenienti dagli organi di senso arrivano dapprima all'amigdala e, solo successivamente, un secondo segnale viene inviato all'ippocampo che dopo averlo archiviato lo invia alla neocorteccia.

    Questa ramificazione permette all'amigdala (istinto) di rispondere agli stimoli prima della neocorteccia (ragione), mettendo in atto tutta una serie di accorgimenti per prepararsi alla reazione (adrenalina etc etc).

    In parole povere: l'amigdala (centro emozionale) ci fa reagire molto più velocemente del cervello (parte razionale).
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    Tornando a bimbo:-)
    quando un BMK sa di poter fare a meno del proprio cervello poiché ne ha disposizione uno più veloce che fa le veci del suo, corre il rischio, casomai gli venisse a mancare questo supercervello extra, di andarsi ad ammazzare.

    Semplificando: se il BMK fino a ieri poteva permettersi di non usare il proprio cervello perché quello della sua moto era super efficiente e super veloce (almeno quanto la sua amigdala), oggi che qualcosa è stato interrotto nel cervello della sua RC213V, il BMK non è capace di far funzionare il suo cervello originale perché non lo ha mai usato non avendone bisogno.
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    Puig, che è un bugiardo patentato, non può continuare a dire che Marquez non è al 100% e che quando lo sarà si spera di trovare la moto a posto.

    La moto non è a posto ed è per questo che Marquez non è più quello di prima. La sua forma fisica non c'entra nulla. Quella è già recuperata quanto basta.

    La "Super Amigdala" di uno stuntman perde il primato sul cervello, solo in presenza di un "cervello" più veloce dell'amigdala stessa o comunque di pari velocità.
    Fino a ieri (2019) Marquez, aveva il cervello della moto che viaggiava alla stessa velocità del proprio istinto. Adesso che la sua Honda non funziona più come prima, deve imparare ad usare la propria materia cerebrale, purtroppo molto più lenta.

    Vincere senza l'ausilio di un cervello superiore (elettronica dedicata), oggi come oggi, con l'evoluzione tecnologica che c'è stata, non è più possibile. È una lotta impari.

    Chiunque pensi che si stia esagerando, vada a guardarsi come è caduto Marquez. La prima con un High-Side (assurdo!) la seconda a bassissima velocità e con moto poco inclinata.
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    Puig, mettendo pressione agli ingegneri HRC, sta mandando un messaggio chiaro a Honda Japan. Perché sia lui che Marquez, sanno benissimo che i giochi probabilmente sono finiti.

    È da Jerez 2020 che lo vado dicendo...
  • Stiducatti
    Stiducatti, Corsico (MI)

    Capire se la Honda è a posto è semplicissimo per gli ingegneri nipponici: quando gli altri hondisti ricominceranno a finire sistematicamente per terra, Marquez vincerà tutte le gare.
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