MotoGP. Valentino Rossi: “Bene nel giro secco, meno sulla distanza”
BURIRAM - A vedere la classifica, sarebbe giusto definire quella di Buriram come una pista Yamaha: tre M1 ai primi tre posti, quattro nei primi cinque sembrerebbero non dare scampo agli avversari. La realtà è un po’ differente: sicuramente la Yamaha è efficace su questo tracciato, come si era già visto nel 2018, ma in gara i valori potrebbero cambiare. Come sottolinea anche Valentino Rossi.
“E’ stato sicuramente un buon venerdì, le Yamaha sono veloci e funzionano bene nel “time attack”. Ma bisogna lavorare sul passo, per la gara c’è ancora un po’ da fare. Sicuramente c’è un buon feeling con questo circuito, le gomme lavorano bene, possiamo essere efficaci”.
C’è però qualcosa che non ti convince?
“Marquez nelle FP2 non ha fatto il time attack, girando sempre con le stesse gomme: è quello che va più forte. Ma hanno un buon passo anche Dovizioso, Miller e Rins. Noi siamo efficaci con le morbide, ma per la gara stressiamo un po’ di più la gomma posteriore. Inoltre, io soffro più degli altri piloti Yamaha nel T2”.
Oggi sei tornato a usare i pezzi “standard”: era previsto, o avete deciso di riprovarli dopo la difficile gara di Aragon?
“Dopo i test di Misano (la settima precedente il GP, NDA) abbiamo deciso di lavorare per il futuro, ma ad Aragon abbiamo sofferto tanto il consumo della gomma posteriore. Così abbiamo deciso di fare nuove prove comparative tra le diverse configurazioni, capire bene quali sono le prestazioni”.
Volendo, si può montare, per esempio, il doppio scarico anche con il forcellone in alluminio?
“Sì, pezzi nuovi e vecchi sono intercambiabili e mischiabili”.
Che idea ti sei fatto della caduta di Marquez?
“Quella è una curva molto pericolosa, sopratutto nei primi giri: per le alte temperature, qui si usano gomme molto dure e dopo tre curve a sinistra, devi cambiare velocemente direzione per la destra”.
Di buon auspicio, no?