Pedro Acosta: "Dopo il Qatar non guardo più i social network"
“Fenomeno”, “incredibile”, “puro talento”, “magico”, gli aggettivi per Pedro Acosta sembrano non bastare più e il giovanissimo pilota spagnolo (compirà 17 anni il 25 maggio), da parte sua, mette invece in mostra una riflessività, una determinazione e una compostezza da campione navigato. Dopo gli stupefacenti ultimi due giri a Jerez che hanno portato al debuttante murciano la terza vittoria su quattro gare, il sito AS.com lo ha intervistato.
“Dopo il Qatar non guardo più i social network o le notizie o altro, per essere più concentrato”, mentre riguardo il suo limite: “spero sia lontano”. Insomma, Acosta non smentisce la sua volontà di restare con i piedi per terra, ribadita dal fatto che per la gara di Jerez fosse anche pronto ad andare "soltanto" a punti: “Oncu e Fenati, onestamente, erano i più forti, quindi ho lasciato che mi passassero, pronto a scommettere sull'ultimo giro” e, dopo la sbandata alla curva 6, “già pensavo che un quarto fosse un buon risultato, perché era meglio di uno zero, ma quando sono arrivato all'ultima curva di quel giro ho forzato per prendere quelli davanti a me”, realizzando poi il capolavoro che lo ha proiettato verso una vittoria speciale “perché era un circuito dove fin da mercoledì sapevo che avrei sofferto”, ma dove ha comunque ottenuto il quarto podio nelle prime quattro gare, il record per un debuttante che crediamo sarà difficilmente eguagliabile.
Partito dalla tredicesima casella, il campione 2020 della Red Bull Rookies Cup, era già nono al primo giro, ottavo al terzo e sesto alla quarta tornata ma nonostante questo, “A Jerez non sono uscito con la mentalità di andare a vincere sin dal primo giro, come a Portimao. Uscivo a fare punti e prima della gara mi dicevano che, se avessi potuto vincere, avrei dovuto farlo, e se non avessi potuto, avrei fatto punti, che era molto meglio di zero”.
Se questa è la mentalità, e se il risultato è raccogliere 95 punti su 100 disponibili nei primi quattro GP, il 16 maggio a Le Mans è lecito attendersi ancora meraviglie e intanto Acosta può godersi la testa della classifica iridata con un punteggio più che doppio sul suo più vicino rivale, Niccolò Antonelli.
Fonte: As.com
Uno che quando inizia a lavorare sul serio , si isola da social e zzate varie, in un mondo ormai fatto molto più di immagine che di sostanza(mondo digitale-social, intendo), alla sua età e col lavoro che fa, poi, merita solo per questo, infinita ammirazione! In più mi pare che il manico ce l'abbia! Quindi gass, ragazzo!!