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Promossi e bocciati dopo la prima giornata di test 2017 a Valencia

- Facciamo un bilancio: molto bene Viñales, bene Iannone e la nuova Ducati, sotto le aspettative la Yamaha 2017, ancora con poca potenza il nuovo motore della Honda
Promossi e bocciati dopo la prima giornata di test 2017 a Valencia

CHESTE – Prima giornata di test: com'è andata? Facciamo un bilancio, anche attraverso le dichiarazioni dei piloti (perlomeno di quelli che possono parlare).


VIÑALES: 1° in 1’30”930 (61 giri). MOLTO POSITIVO

Il debutto di Maverick sulla Yamaha è stato certamente positivo: 61 giri, (quasi) tutti veloci, un passo costante, bello da vedere in sella. C’erano pochi dubbi sulle sue qualità, oggi ha confermato tutto il suo valore, perlomeno come velocità. Ma non solo, assicura Maio Meregalli, responsabile del progetto Yamaha MotoGP.

«Ci aspettavamo che sarebbe stato veloce, ma non così tanto e dopo soltanto 60 giri. E’ molto sensibile ai cambiamenti, ha sentito tutte le modifiche che abbiamo fatto, dando sempre indicazioni corrette».


ROSSI: 2° in 1’30”950 (47 giri). APPENA SUFFICIENTE

C’era grande attesa per la nuova moto, invece la delusione è palpabile: esteticamente perfettamente identica alla precedente, al di là di una “gobba” sul serbatoio, la M1 versione 2017 è stata “bocciata” da Rossi nel motore, mentre il telaio sembra portare dei benefici. Ma una rovinosa caduta di Valentino alla curva 10 ha impedito di usare la nuova ciclistica anche nel pomeriggio.


«Ho iniziato con il telaio standard, ho fatto un buon tempo, ma quando ho provato il motore evoluzione sono rimasto un po’ deluso: mi aspettavo di più, bisogna lavorare. Purtroppo, poi, sono scivolato alla curva 10 (la stessa dove è caduto anche Andrea Iannone, NDA): la cosa incredibile è che, pur avendo un sacco di materiale da testare, sono stato obbligato a montare la gomma dura anteriore, che qui non va assolutamente bene, perché abbiamo a disposizione solo due morbide. E’ stato un gran botto: fortunatamente il telaio non si è piegato, ma nel pomeriggio non abbiamo potuto utilizzare la moto, la riproveremo domani. Le prime sensazioni sulla nuova ciclistica sono invece positive, ma è tutto da confermare domani» spiega Valentino, tutt’altro che soddisfatto, al di là del secondo posto in classifica».


RQUEZ: 4° in 1’31”102 (53 giri). APPENA SUFFICIENTE

Il Campione del Mondo si è alternato alla guida della vecchia RC213V e della nuova: anche lui, come Rossi, è tutt’altro che soddisfatto. «Il nuovo propulsore non porta nessuna miglioria rispetto a quello vecchio: era inutile che continuassi a girare».


ANDREA DOVIZIOSO 5° in 1’31”131 (54 giri). POSITIVO

Andrea ha lavorato tantissimo, come suo solito: ha provato la Ducati 2016 con e senza appendici aerodinamiche, e la prima versione della 2017 (con appendici aerodinamiche). Ecco le sue impressioni.
 

«Sono due giorni molto importanti per noi, perché sono gli ultimi prima di Sepang 2017. Abbiamo quindi fatto un sacco di prove, anche di dettagli, per definire la moto 2017. Ho provato anche una evoluzione di motore, più dolce nell’erogazione ai bassi regimi: è sempre bello per il pilota trovare dei benefici. Purtroppo, avendo poche gomme a disposizione, bisogna centellinare le uscite: la prima sensazione è che la moto nuova ci dà la possibilità di fare regolazioni che la GP16 non ci permetteva più di effettuare. I tempi di oggi sono poco significativi, non si può sapere come e che tipo di lavoro hanno svolto i vari piloti».


Dovizioso, poi, fa una considerazione sulle appendici aerodinamiche. «C’è grande differenza, in accelerazione si fa fatica a tenere la ruota anteriore attaccata all’asfalto: ci eravamo abituati bene, così è più pericoloso di prima».


ANDREA IANNONE 7° in 1’31”165 (41 giri). POSITIVO

Come suo solito, Iannone ha regalato emozione per il suo approccio: per Andrea, che si tratti del primo giorno di test con una nuova moto o l’ultima gara con la Ducati, non fa differenza. Per lui conta solo una cosa: spingere sempre al 100%, provarci sempre e comunque. Ha colpito la voglia, la determinazione di Iannone di provare a replicare subito al tempo di un avversario, in particolare di Maverick Viñales, il suo predecessore in Suzuki. Una generosità che ha pagato con un’altra caduta: anche questo fa parte del suo DNA. I tempi comunque sono stati buoni, così come la sua guida è stata efficace. Per contratto, Iannone non può parlare più di tanto.

«Ho iniziato con grande entusiasmo, l’approccio è stato sicuramente positivo. Peccato solamente per la caduta alla 10: era calata la temperatura, in quel punto, una destra dopo tante sinistre, è facile perdere il controllo. Per il resto, mi sono trovato bene con la moto e con la squadra: naturalmente c’è da lavorare, ma l’inizio è stato senz’altro interessante».

 


Per quanto riguarda il resto, mi aspettavo l’Aprilia un pochino più veloce con Aleix Espagaró (è a 1”247), mi aspettavo Johann Zarco più rapido di Jonas Folger, e una KTM un po’ più avanti in classifica, anche se il distacco non è male (1”683).

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Ho letto l'articolo di Zamagni, non ho letto i commenti (fino ad ora ma lo farò) per non essere influenzato nel mio commento.
    In verità non avrei tanto da dire nel senso che, in linea di massima Giovanni Zamagni almeno in questo caso ha praticamente scritto delle impressioni che appartengono anche a me.
    Ovviamente noi non possiamo sapere con che fine abbiano provato i piloti, abbiamo dei tempi da consultare è vero ma è anche vero che non sappiamo quanto impegno abbiano dedicato nel tentativo di raggiungerli.
    Poi è vero anche che i tempi non vengono considerati importanti per chi ha girato sotto le aspettative ma diventano importantissimi per chi ha girato forte…. sempre è stato così!
    Le condizioni e il fine non era comunque uguale per tutti, questa volta le rivoluzioni erano parecchie, in poche altre occasioni abbiamo avuto la fortuna di potere assistere a così tanti cambi di casacca… anche di grande peso!
    Le prestazioni di Marquez o di Rossi per esempio, non possono essere valutate sullo stesso piano di Lorenzo, Vinales o Iannone, tantomeno di Folgher o Zarcò ecc… Ogni valutazione andrebbe quindi fatta nello specifico.
    Ho avuto la fortuna di seguire gran parte dei test in diretta.
    Ovviamente come per tanti penso, la "curiosità" era tanta: sia per scoprire l'andamento che avrebbero avuto che per verificare se le mie sensazioni erano giuste.
    Non avevo nessuna preoccupazione per Vinales e infatti è andato fortissimo, quello che mi ha sorpreso comunque di lui è l'estrema calma che ha esternato ( sensazioni ovviamente ) nessun segno in lui della pur minima emozione che in quel momento potesse eventualmente provare.
    Questo fatto mi ha lasciato sconcertato, si tratta pur sempre di una svolta importante per lui, forse l'occasione della vita.
    Il fatto poi che lui sia stato capace di lasciare la squadra che gli aveva dato fiducia quando ancora non aveva esperienza, che lo aveva fatto crescere e che gli offriva pur una montagna di soldi, la dice lunga sulla determinazione di questo ragazzo di 20 anni.
    Mi sembra abbia provato solo la moto 2016, supercollaudata e perfettamente a punto visto quanto ha saputo fare Lorenzo, non ho visto una mezza sbavatura mai quando scendeva in pista, sembrava Lorenzo! Rossi ovviamente si sarà dedicato ad altro penso, alla comparazione fra moto nuova e vecchia per esempio.
    L' impressione non è stata delle più incoraggianti. Una moto nuova che non sembra lo abbia colpito favorevolmente e un motore troppo simile a quello vecchio… dice lui! Vedremo in seguito.
    Da lui comunque nessun acuto: ne con la vecchia ne con la nuova, pista "nemica" va bene ma lui è un campione e ci aspettiamo sempre da lui qualcosa di speciale, questa volta è stato sotto tono.. punto.
    Marquez mi ha impressionato verso la fine quando ha fatto una lunga serie di giri velocissimi , anche la loro nuova moto non sembra che sia molto diversa dalla vecchia come comportamento in pista: Pedrosa, Crutchloow non è che lo hanno dimostrato più di tanto.
    Il fatto più interessante di questi test comunque era il passaggio di Lorenzo alla Ducati. Bisogna ammettere che in nessun altro caso pensabile, il passaggio potesse essere meno indolore: pista amica, momento di particolare stato di grazia del pilota, una Ducati che aveva dimostrato solo 2 giorni prima di essere all'altezza… tutto si era predisposto nei migliori dei modi possibili.
    Lorenzo non si è smentito ed ha subito saputo girare fortissimo, poi quasi rasserenato dal fatto, si è un po spento, si è dedicato a diverse prove di posizione in sella e poco altro.
    Con condizioni così favorevoli mi sarei aspettato da lui un altro acuto verso la fine che invece non c'è stato.
    D'altronde lui è il pilota più remunerato e qualcosa di speciale era giusto attendersi. Rimandato a settembre.
    Per gli altri piloti e team concordo in pieno con Zamagni e non mi dilungo oltre.

    Valentino Masini
  • abuetto
    abuetto, Bergamo (BG)

    Vinales scende da una Suzuki e nei primissimi test lascia il suo autografo sia nel primo che nel secondo giorno..
    Sta di fatto che, se ha picchiato il primo tempo, questo è dovuto principalmente al passaggio in Yamaha..

    Se poi guardo Iannone e vedo che chiude i test a soli 2 decimi del tempo registrato Sabato da Maverick con la GSX, pare automatico chiedersi che tempo avrebbe fatto se fosse in sella alla M1..
    Il pilota di Vasto, con qualche aggiustamento in più, sarà preoccupante..

    Per quanto riguarda il porfuera, non dimentichiamo che Lorenzo è più di ogni altro, il pilota che ci mette meno tempo a mostrare il massimo potenziale.
    Questo lo ha mostrato nel secondo giorno. Il suo miglior tempo lo ha fatto nel primo pomeriggio e poi ha continuato a girare sempre a quel ritmo..
    Segno secondo me che el Martillo avrà margini di miglioramento in funzione delle migliorie apportate dalla Rossa.
    E credo che dovranno essere tante..
    Lo ritengo comunque un esordio positivo.

    Cosa dice bmk93 ? Sorride... sorride... ride.. e ancora ride..
    occhio però, che non diventi un tic nervoso dovuto all'esordio di BK25 , il nuovo arrivato è un Baby-Killer. Per lui stare a fianco di VR, potrebbe significare anche mangiare pane duro e sorseggiare arsenico per qualche tempo.
    Solo che, quando inizi da giovane, in poco tempo diventi immune e potresti bere acqua e cianuro come una bibita fresca d'estate.. E' giusto, anzi auspicabile per Maverick che dentro il box si accenda rivalità da subito.
    Rossi tra non molto lascerà il mondo delle corse e spero in ottimi rapporti col suo compagno Baby killer.. ha solo 21 anni
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