intervista

Rossi: "L'obiettivo è far sudare Marquez"

- Valentino non ha dubbi: "Marc è il favorito, ma bisogna impedirgli di fare la solita passeggiatina: qui la M1 dovrebbe essere più competitiva". Su Dovizioso: "Che sfide, stiamo dando spettacolo, ma stavolta spero di arrivargli davanti"
Rossi: L'obiettivo è far sudare Marquez

TERMAS DE RIO HONDO – Due podi, una vittoria e un terzo posto, 41 punti e il primato in classifica: l’inizio del mondiale è certamente positivo per Valentino Rossi.

«Due gare non sono così significative, ma, certamente, è stato un buon debutto stagionale: ho già vinto un GP e ho conquistato il podio su una pista solitamente molto difficile per noi. Questo tracciato, teoricamente, dovrebbe essere più favorevole alla Yamaha e la M1, dopo le difficoltà di questo inverno, quando avevamo intrapreso una strada differente, sembra essere competitiva. Soffriamo in rettilineo, ma per il resto siamo a posto. Nel 2014, Marquez aveva dominato: l’obiettivo è arrivargli più vicino, provare a dargli fastidio».


Quindi il favorito rimane Marquez?

«Sì, certamente la Honda e Marquez sono i favoriti: ci sono 2-3 frenate da piegati, dove loro vanno molto bene. Non a caso, qui, nel 2014, Marquez e Pedrosa fecero primo e secondo e fu uno dei GP più dominati da Marc (secondo Jarno Zaffelli, disegnatore del circuito, per la capacità di Marquez di interpretare meglio degli altri le linee, NDA): sarà difficilissimo batterlo, ma bisogna provarci, battagliare almeno un po’, farlo sudare, non fargli fare la solita passeggiatina».


L’obiettivo sarà, ovviamente, arrivare a Jerez primo in classifica dopo un successo, ma realmente quale può essere?

«Il primo obiettivo è arrivarci davanti a Dovizioso in classifica, perché anche lui sarà molto pericoloso per il campionato. Con Marquez vediamo: sarebbe bello stargli davanti, o comunque molto vicino… Lui è dietro di cinque punti, quindi in caso di una sua vittoria e io arrivassi secondo saremmo a pari punti. Ma questi sono tutti discorsi da giovedì…».


Ti ha dato fastidio essere stato battuto da Dovizioso a Austin?

«Ci ho provato, ma lui mi ha fregato e mi è arrivato davanti. Bisogna essere realistici: sarà un avversario per il campionato e la Ducati va forte. Anche Iannone aveva fatto una gran gara ad Austin: era rimasto imbottigliato con l’incidente al primo giro, ha perso tempo, ma è venuto a prenderci. Poi, probabilmente, ha distrutto la gomma, ma se fosse partito con noi, sarebbe stato lì. Sarà difficile arrivare davanti alle Ducati».


Hai rivisto il GP del Texas e il quasi contatto con Dovizioso?

«Dopo la gara avevo parlato con Andrea e mi aveva detto: “stavolta abbiamo rischiato”. Quello era un momento che io dovevo stare davanti, costi quel costi. E’ stato bravo anche lui a riuscire a fermarsi…».


Nelle prime due gare siete quelli che avete dato più spettacolo.

«Sì, siamo quelli che ce le siamo date di più: speriamo di continuare così, ma speriamo, questa volta, di arrivargli davanti».

  • Mr70a+
    Mr70a+, Tirano (SO)

    @alessandro. Concordo con te ,lo diciamo da una vita e'un fenomeno assoluto ,ma la psiche di un pilota nelle corse ,per una caduta anche banale ,magari anche un compagno più tosto di Dani ,può anche cambiare nel corso di un'annata o di una carriera .Forse l'unico pericolo per lui può essere che tende un po' come Stoner a strafare .Puo'essere pericoloso nelle moto ,magari su piste non amiche e non perfette .Non glielo auguro io li voglio tutti in forma ,per farci godere alla grande .Lo sottolineato già più volte Rossi e Biaggi non per caso hanno avuto carriere lunghe ....in moto rischiano solo quando serve e cadono di rado .Marquez e'giovane ,pilota e uomo in evoluzione ,ma per me in prova esagera un po' ,sabato mi ha esaltato ma ha rischiato anche tanto ,un rossi o un Biaggi non lo avrebbero fatto

    'A
  • Mr70a+
    Mr70a+, Tirano (SO)

    Il Rossi con la vittoria in Quatar e la testa della classifica mezza casa la già costruita ,giustamente tenta con la dialettica (lecita e sportiva fin quando resta educata e non politica ) di spostare attenzione e pressione su marquez e Ducati . Lui ha 36 anni e tanti mondiali e vittorie ,Marc 22 e gli ultimi mondiali vinti dominando . E'il 93 che ha età ,moto e squadra per segnare una traccia ,sulle sole spalle dello spagnolo si appoggia ora Honda ,vedremo la testa e la tattica di marquez dove lo porterà nel 2015 . Non credo avrà problemi ,ma almeno in cinque o sei saranno lì ad approfittarne di eventuali passi falsi per gare ,e due o tre per il titolo . Ripeto per ora mondiale avvincente
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