Spunti, considerazioni, domande dopo le qualifiche del GP di Indianapolis
Quale sarà l’aspetto fondamentale?
Tutti i piloti indicano la scelta della gomma come il punto chiave. I migliori hanno lo stesso dubbio: sia quella più dura sia quella più morbida sembrano comportarsi bene, con la grossa incognita della tenuta alla distanza. Si opterà per una o per l’altra in base alla temperatura, ma, questa volta, potrebbe anche non esserci una scelta univoca.
Le “Open” e le Ducati utilizzeranno la extra soffice?
No, perlomeno secondo Dovizioso: «Non dà alcun vantaggio».
Il disegno della pista è stato leggermente modificato: adesso è più facile o più difficile superare?
Più difficile, anche se, per la verità, non era facile nemmeno prima. La modifica all’ultima variante ha però di fatto tolto una delle pochissime “vere” staccate di Indianapolis e, di conseguenza, sopravanzare un avversario è diventato ancora più complicato. I punti più favorevoli sono la prima curva – ma bisogna prendere qualche rischio – la staccata della seconda curva e il cambio di direzione tra le tre e la quattro. Nella parte finale, invece, è davvero molto, molto difficile.
I piloti Ducati utilizzeranno il motore nuovo?
Andrea Dovizioso sicuramente, mentre Andrea Iannone dovrà fare una verifica nel warm up: nelle libere ha avuto problemi sia al mattino sia al pomeriggio.
Perché Dani Pedrosa è solo ottavo su una pista solitamente a lui favorevole?
Dani ha detto che ci deve essere stato uno sbaglio nella messa a punto: la moto non si è comportata come avrebbe dovuto.