Stefan Pierer (KTM): "Abbiamo fatto tanta strada"
Chissà se il viaggio di Stefan Pierer, CEO di Pierer Mobility (la holding proprietaria di KTM) in quel di Portimao per l'ultima prova del Mondiale MotoGP era previsto già prima di vedere le prestazioni di Miguel Oliveira. Noi pensiamo di sì, perché il semplice fatto che Dani Pedrosa avesse potuto effettuare dei test sul tracciato portoghese era garanzia di belle prestazioni.
Al di là di queste considerazioni, Pierer non si è certo tirato indietro al momento di tirare un po' le somme sull'esperienza in MotoGP. Un'esperienza che, nell'arco di quattro stagioni, dal 2017 a oggi, li ha visti passare dalla coda dello schieramento, al primo podio a Valencia al termine del secondo anno, fino alle tre vittorie - due di Oliveira, una di Brad Binder - e ai cinque podi di Pol Espargarò, che l'anno prossimo sarà in HRC.
Il successo di oggi è figlio di quella prima gara, quando - con le due moto di Smith ed Espargarò in fondo allo schiera - lo stesso Pierer si è ripromesso di cambiare radicalmente tutto. "Sono passati esattamente tre anni e mezzo da quella sera a Doha. Ricordo di aver detto: così non va per niente bene, dobbiamo cambiare la situazione. Il nostro posto è davanti!"
Indubbiamente ha funzionato, se pensiamo ai risultati raccolti in un così breve lasso di tempo. E non è finita, perché le iniziative di KTM non si fermano alle rte classi della MotoGP, ma si estendono - come già del resto avviene con la Rookies Cup - nelle formule promozionali, che quest'anno faranno un passo ulteriore con la Austrian Talent Cup, sostanzialmente la versione oltre-Brennero di quella Talenti Azzurri che stiamo organizzando, in collaborazione con Red Bull e quindi con la Casa di Mattighofen, qui in Italia, per allargare la Road to Rookies. Per darvi un'idea, in Austria la serie è riservata ai piloti di età compresa fra i 13 e i 20 anni, e costa 2.200 euro, ed è gestita dalla vecchia conoscenza della SBK Andreas Meklau.
BRAVISSIMI !!!