Zam a tutto gas. Dall'Igna e i segreti della Ducati vincente [PODCAST]
Oggi parliamo di Ducati: io sono lo zam, questo è il 42esimo episodio di #atuttogas il podcast domenicale di Moto.it. Qualche dato statistico ci può aiutare a capire quanto sia stato positiva la stagione della Ducati.
Il 2021 è stato il miglior anno di sempre della storia in termini di podi: 24 contro i 17 del 2019, primato precedente;
Nessuno quest’anno ha vinto quanto la Ducati: 7 successi, contro i sei della Yamaha;
Per la prima volta, ha conquistato l’intero podio di un GP: è successo a Valencia con Bagnaia, Martin e Miller;
Ha vinto per il secondo anno consecutivo, terzo nella sua storia, il mondiale costruttori. E per la seconda volta ha portato a casa anche il titolo dei team: era successo nel 2007, quando Casey Stoner conquistò il titolo;
In ogni GP del 2021 almeno una Ducati è sempre partita dalla prima fila e sono stato conquistati 33 piazzamenti dei 54 disponibili in prima fila, ovvero il 55%;
In otto gare su 18 ci sono stati almeno due piloti Ducati sul podio. Numeri importanti, che dicono tanto. E ben cinque piloti su sei sono saliti sul podio. Come dire che la Ducati che una volta la guidava solo un pilota - Casey Stoner - adesso si adatta a più stili di guida: ne parliamo con il direttore generale di Ducati Corse, l’ingegnere Gigi Dall’Igna.
Sono tanti gli argomenti toccati da Dall’Igna, dall’orgoglio di alcune soluzioni, a Casey Stoner come coach, alle 8 moto schierate nel 2022, al cambio di risultati rispetto alla passata stagione.
Troppe limitazioni, troppi dubbi sulla credibilità dei risultati a causa della gestione strategica delle performance delle gomme, da parte di Dorna.
Un peccato non potersi godere questi successi appieno.