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Checa vince le due gare di Magny Cours ed è campione del mondo

- Il titolo di campione del mondo non appaga lo spagnolo della Ducati che si impone anche in gara due davanti al duo Yamaha Melandri e Laverty. Solo diciassette piloti al via e dodici al traguardo | C. Baldi, Magny Cours
Checa vince le due gare di Magny Cours ed è campione del mondo

 

Se gli avversari di Checa speravano che la conquista del titolo mondiale avesse placato la sete di vittoria dello spagnolo, si sbagliavano di grosso. Dopo una partenza non eccezionale ed un quasi contatto con Laverty, che nel corso del quarto giro lo ha costretto in quinta posizione, Carlos si è gettato a testa bassa all’inseguimento dei piloti che lo precedevano e nell’arco di pochi giri si è trovato in terza posizione dietro a Rea e Laverty, che così come in gara uno stava tentando la fuga solitaria. Superato Rea, il neo campione del mondo restava per qualche giro dietro all’inglese della Yamaha per poi passarlo nel corso del quattordicesimo giro e portarsi così in testa alla gara. Con la pista libera davanti a sè Carlos ha potuto aumentare il suo passo e conquistare così la sua quattordicesima vittoria e la quinta doppietta stagionale.

Anche questa, così come la prima, non è stata una gara appassionante ma ha al contrario regalato molti giri senza sorpassi o colpi di scena. Visto il forfait di Xaus già nelle prove e quello di Smrz, caduto in gara uno, i piloti al via erano solo diciassette dei quali ne sono arrivati al traguardo solo dodici.

Melandri ripete il secondo posto di gara uno grazie ad un sorpasso maschio, ma non scorretto, nei confronti del suo compagno di squadra proprio nel corso dell’ultimo giro. Laverty si deve quindi accontentare del terzo posto, migliorando il quinto della prima manche e superando Max Biaggi nella classifica generale anche se per soli due punti. Haslam non sale sul podio, ma è autore di una bella gara che lo vede terminare al quarto posto davanti a Guintoli e Camier. Il francese si attendeva senza dubbio qualcosa di più dalla gara di casa, mentre l’inglese dell’Aprilia è partito bene per poi perdere terreno sino a concludere al sesto posto.

Lascorz anche in gara due fa meglio di Sykes e termina settimo, mentre l’inglese della Kawasaki esce di scena nel corso del primo giro quando per non tamponare Checa perde aderenza all’anteriore e cade. Due BMW occupano il nono ed il decimo posto. Sono quelle di Badovini e Corser con l’italiano che dopo il ritiro della prima manche porta a casa qualche punto per la sua classifica. Haga è solo decimo ma la sua Aprilia ha avuto qualche problema in gara due ed il giapponese non ha potuto ripetere le entusiasmanti prestazioni che avevano caratterizzato le sue ultime gare.

Fores continua il suo apprendistato in Superbike e precede Berger che ritiratosi in gara due, ha avuto grossi problemi di gomme, tanto che Maxime avrebbe dovuto ritirarsi, ma correndo davanti al pubblico di casa ha stretto i denti ed ha concluso la gara. Weekend da dimenticare per Michel Fabrizio, caduto nel corso del terzo giro, così come per Rea che si è dovuto ritirare a causa di problemi elettronici quando era quarto ed in lotta per il podio. Aitchison, ancora malconcio dopo il volo della prima manche, si è ritirato per problemi al cambio mentre il suo compagno di squadra Roberto Rolfo ha perso aderenza all’anteriore ed è scivolato quando era undicesimo e precedeva Fores e Berger.

Checa ed il team Althea avranno ora una decina di giorni per festeggiare prima che il circus della Superbike si metta in viaggio in direzione di Portimao, per l’ultimo appuntamento della stagione per il quale speriamo di rivedere in pista Max Biaggi.
 

Magny-Cours - SUPERBIKE - Race 2

1. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 38'17.851
2. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 38'19.118
3. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 38'19.894
4. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 38'24.357
5. Sylvain Guintoli (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 38'25.694
6. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38'26.211
7. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 38'33.136
8. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 38'33.400
9. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 38'34.129
10. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 38'40.847
11. Javier Fores (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 39'00.983
12. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 39'05.697
RT. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 32'02.403
RT. Jonathan Rea (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 21'36.461
RT. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 20'27.804
RT. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 3'21.492
RT. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team Superbike) Kawasaki ZX-10R 1'39.136

 

  • piega996
    piega996, roma (RM)

    Tanto lontani

    cosa significa? mezzo secondo? 8 centesimi, e confrontate alle stars o all'ultima fila?

    In qualche circuito riescono ad avvicinarsi?

    Anche fosse mezzo secondo , a me hanno insegnato che in pista è una vita...

    Poi sarà anche vero...che in motogp non sono riusciti a trovare un buon equilibrio tra potenza sfruttata e facilità di guida, che sono condizionati dalla temperatura delle gomme e magari con un aSBK sicuramente più friendly si riesce a fare il tempo. Ma questo risiede proprio nel fatto che le categorie son prestazionalmente e tecnicamente diverse.
    Ripeto la cartina al tornasole del livello delle 2 categorie e ci emtto anche la 250 fino a quando c'era, sono i piloti. I piloti che vengono da prototipi vanno subito forte. I piloti che vengono da sbk diventano mediocri in MotoGP.
    Qualche fine intenditore ha notato che Spies non è più elbow da qualche gara? E se si indovinate perchè...
  • linusdromico01
    linusdromico01, scorze (VE)

    @Alessandro Piega

    ho letto le vs osservazioni e direi che le condivido...ma , vedendo i tempi tra sbk e Motogp nei vari circuiti ...non siamo tanto lontani..
    Cioe' la SBK a ridotto il Gap tecnico dalla MotoGp ....
    il livello tecnico di una Ducati 916R di Sbk non era come una Honda 500 nsr per intenderci..
    ma adesso alcuni fanno tempi con le SBK pari ad alcuni della Motogop
    vedi Biaggi e Checa..
    Poi che la Honda e la Yamaha siano superiori a Ducati, in tale momento, e' evidente....ma La suzuki e' li nella stessa barca di Ducati...per prestazioni e tempi...no?
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