La pioggia condiziona le prime libere SBK a Donington
Un clima invernale ha accolto a Donington i piloti della Superbike. Freddo vento e pioggia fitta hanno di fatto annullato le prime prove libere di questa mattina che hanno aperto il quinto round del mondiale delle derivate dalla serie. Sono stati solo otto i temerari che hanno sfidato il meteo ed una pista attraversata da veri e propri rigagnoli d’acqua.
Il turno è stato aperto da Davies, Iannuzzo, Giugliano, Badovini e Canepa ai quali si sono successivamente aggiunte le altre due Panigale di Neukirchner e Checa, con Camier che è entrato in pista solo negli ultimi tre minuti. Scivolata senza conseguenze per Giugliano. Tutti gli altri piloti hanno preferito restare al calduccio nei propri box in attesa di un miglioramento del meteo che non è arrivato, ma che si attende per il pomeriggio quando inizierà il primo turno di qualifiche.
Visto che in pista c’è stato poco da vedere le attenzioni degli addetti ai lavori si sono rivolte al paddock dove si parla della novità Haga che a Imola salirà sulla BMW del team Grillini a far compagnia a Iannuzzo. Un ritorno che non ha molto senso, al di là di una maggiore visibilità per il team italiano e di un aumento di un’unità per la scarna griglia di partenza della Superbike. Non ci aspettiamo infatti cose mirabolanti da un pilota che non avendo trovato più spazio in Superbike ha corso per un anno con scarsi risultati nel British Superbike. Ma in attesa che nuovi regolamenti diano ossigeno ai futuri campionati accontentiamoci del ritorno one event di Nitronori.
Anche qui a Doningotn è previsto un incontro tra Dorna ed MSMA. Ieri abbiamo sentito il parere di alcuni dei rappresentanti delle case costruttrici che sono ottimisti e considerano ormai prossime le nuove regole che potrebbero essere ufficialmente comunicate a Imola a fine Giugno. Riduzione dei costi delle moto che dovrebbero passare a 350.000 euro il prossimo anno per poi essere ridotte a 250.000 negli anni successivi. Si parla anche di motori e di test contingentati, di riduzione dei costi delle sospensioni, così come di una ovvia revisione del calendario, mai così costoso per i team come quello di quest’anno.