SBK. GP di Misano. Le dichiarazioni dei protagonisti
Tom Sykes: «Sono piacevolmente sorpreso da questi risultati, ma sapevo che l'adrenalina e la concentrazione mi avrebbero dato qualcosa in più. Tutto è andato come previsto in gara uno. Sapevo di avere avuto qualche limitazione nell’intero weekend ed ho spiegato al mio capo tecnico quali problemi avevo. Abbiamo lavorato molto per tutto il weekend ed abbiamo trovato un buon set-up per la mia Ninja ZX-10R ed in fine sono stato io a dare il tocco finale e sono molto felice per questo. I tempi sul giro sono stati ottimi specialmente all’inizio e sono rimasto sorpreso di poter mantenere quel ritmo in gara uno. L'anteriore e il posteriore si muovevano molto, ma il feedback dalla moto è stato fantastico e quindi devo ringraziare tutti i meccanici che hanno lavorato molto per affrontare le mie richieste, sempre più esigenti. In gara due è stato ancora più difficile: la moto si muoveva molto di più».
Loris Baz: «Penso che oggi Tom fosse semplicemente troppo veloce e non ho potuto seguirlo in gara. Nella prima ho pensato di potercela fare, ma dopo dieci giri ho constatato che lui era più veloce. Ho pensato che potevo andare forte negli ultimi giri, ma Tom aveva un ottimo ritmo ed ha anche fatto il nuovo record della pista, girando in 1'35, una prestazione che nessuno sino ad allora era stato in grado di fare. In gara due Tom era più veloce di me sin dall'inizio. Avevo Marco Melandri alle mie spalle e sono riuscito a tenerlo dietro. Sono davvero felice di esserci riuscito perché ha cercato di superarmi almeno un paio di volte. Sappiamo che è un pilota esperto è quindi penso che questa sia una delle migliori gare che io abbia mai fatto. Non ho fatto nessun errore e a quel punto è stato difficile per lui passarmi. Sono davvero felice e non vedo l'ora di tornare in pista per la prossima gara a Portimao. Sono sicuro che la mia prima vittoria della stagione arriverà molto presto».
David Salom: «Abbiamo ottenuto due vittorie a Misano nella classe Evo, ma è stato molto difficile. Il finale di gara uno è stato perfetto. Ho fatto una buona partenza e nei primi giri ho seguito Canepa e Baiocco, ma negli ultimi giri ho passato Canepa ed ho spinto forte. Ho preso un buon vantaggio e poi ho continuato con un buon ritmo. Gara due è stata più difficile perché anche altri piloti sono stati veloci ed ho dovuto sudare per vincere. Sapevo che se incrementavo il ritmo alla fine non mi avrebbero superato. Si è conclusa una giornata molto buona per la Kawasaki ed abbiamo più punti in campionato, che è poi la cosa più importante».
Chaz Davies: «Il mio quarto posto della prima manche non è male. Nell’ultima fase ero proprio al limite e anche se sono arrivato molto vicino a Marco, lui ha aumentato il suo passo nel finale ed io non ero in grado di superarlo. Mi dispiace un po’ per il tempo che ho perso all’inizio, quando Elias è uscito di pista. Era subito davanti a me ed ho dovuto rallentare. Nella seconda gara avevo un feeling un po’ strano con l’anteriore, fin da subito. Non avevamo fatto grosse modifiche fra la prima e la seconda manche, ma suppongo che il feeling fosse diverso a causa della temperatura, più alta nella seconda gara. Il problema è che c’è bisogno di partire forte per stare con i primi quattro. Se invece devi spingere per recuperare, allora la gomma si deteriora più in fretta. Dopo la caduta avevo anche la pedana danneggiata, ma sono rimasto in pista fino a due terzi della gara, nel caso si fosse presentata una red-flag. Dopo il 15° giro ho quindi deciso di rientrare, per risparmiare qualche giro per quanto riguarda il motore».
Marco Melandri: «Sono contento di come ho guidato oggi, il feeling con la moto era buono. In gara1 dopo qualche errore alla partenza sono riuscito a sorpassare chi mi stava davanti ma, semplicemente, le Kawasaki erano più veloci. Mi dispiace per gara2, perché grazie al lavoro al box siamo riusciti a recuperare terreno. Purtroppo qui è difficilissimo sorpassare, Baz ha guidato bene e non ha commesso errori. Penso che avrei potuto infastidire Sykes e non gli avrei reso le cose semplici. E’ un peccato non essere riusciti a verificare fino in fondo i nostri progressi. Dopo Sepang anche qui sono stato costantemente veloce, siamo sulla strada giusta a livello di feeling, ora però dobbiamo crescere. Portimao, con il suo layout, potrà darci una mano».
Sylvain Guintoli: «In ottica campionato, posso dire che mantengo il secondo posto in classifica. Ma mi aspettavo sicuramente di più. La velocità pura non ci manca, dobbiamo lavorare sulla costanza di rendimento per quanto riguarda il passo di gara. In gara1 abbiamo valutato male la scelta di gomme, mentre in gara2 con le opzioni giuste ed alcune modifiche alle geometrie della moto, il distacco con la vetta si è decisamente ridotto. Mentre stavo con Marco e Baz ho commesso qualche errore di troppo che mi ha impedito di battagliare per il podio fino alla fine. Peccato non ci sia una Gara3. Scherzi a parte, dobbiamo continuare a lavorare per essere più costanti in gara».
Toni Elias: «In entrambe le gare sono partito molto bene. Purtroppo abbiamo avuto un problema che ci ha ostacolati per tutto il weekend, con l’anteriore che tendeva a chiudere. Un inconveniente che avvertivo particolarmente nel settore T4, dove perdevo posizioni che dovevo poi cercare di recuperare in altri settori, forzando il mio ritmo. Per gara due abbiamo provato ad effettuare alcune modifiche che però non hanno avuto l’effetto sperato, ma anzi hanno peggiorato alcuni aspetti della mia moto, tanto che non sono più riuscito a girare con gli stessi tempi della prima manche. Nella seconda non sono riuscito a superare Rea, ma ho comunque chiuso sesto. Stiamo facendo il massimo sia io che la mia squadra e quindi non posso che essere soddisfatto del nostro lavoro e dei risultati ottenuti, che mi hanno consentito di salire nella classifica del campionato».
Jonathan Rea: «E 'stato un weekend deludente per me, perché sembra che qui a Misano non abbiamo fatto nessun progresso. E 'stato frustrante essere in grado di individuare i problemi che abbiamo avuto e non riuscire a risolverli. Non voglio fare la figura del disco incantato, ma con i miei commenti nel box mi sembra di esserlo. Siamo riusciti a entrare nella top five in gara due, anche a qualche tratto veloce affrontato in modo coraggioso, ma il gruppo dei primi era già troppo lontano. Non possiamo solo sperare che la prossima volta vada meglio, ma dobbiamo valutare cosa stia succedendo per cercare di trovare alcune soluzioni diverse. E’ stato frustrante per tutta la squadra perché so che non siamo stati in grado di ottenere il meglio dalla nostra CBR in questo weekend. So che nel giorno giusto e nel giusto tracciato la moto è in grado di dare molto, molto di più. Tutta la squadra ha il morale basso e quindi dobbiamo fare il nostro dovere e sistemare le cose il più velocemente possibile».