La Superstock 1000 FIM Cup parla italiano
A Portimao ha preso il via il campionato Superstock 1000 FIM Cup e dando un occhiata alla entry list salta subito all’occhio il nutrito numero di piloti italiani che partecipano a questo campionato. D'altronde delle 11 edizioni passate ben 5 sono state vinte da piloti italiani, 3 da piloti inglesi (le prime 3 edizioni), 2 da piloti belgi ed 1 da un australiano. Sono molti i piloti che hanno partecipato a questo trofeo e che ora gareggiano in Superbike, in Supersport o in Moto2. Ricordiamo Michel Fabrizio che si aggiudicò il trofeo nel 2003, Lorenzo Lanzi, secondo dietro a Fabrizio nello stesso anno, Niccolò Canepa vincitore nel 2007 e Vittorio Iannuzzo che ha vinto nel 2002. Alex Polita ha vinto il campionato Superstock 1000 nel 2006 ed ora prosegue la sua attività nel CIV. Altri piloti che non si sono laureati campioni di questa categoria gareggiano comunque nei campionati mondiali delle derivate dalla serie, come stanno facendo Luca Scassa, Matteo Baiocco, Kenan Sofuoglu, Massimo Roccoli e Michele Pirro. Claudio Corti invece ha preferito passare alla Moto2, dove spera di raccogliere risultati migliori rispetto a quelli ottenuti lo scorso anno in stock 1000.
E’ il campionato che vede il maggior numero di iscritti
Trenta contro i ventotto della Superbike, i venti della Supersport ed i diciassette della stock 600. Vista la crisi della Supersport (e conseguentemente anche della stock 600) e vista soprattutto la mancanza di un campionato europeo GP degno di questo nome, sono stati molti i piloti che hanno scelto la stock 1000 per cercare di fare esperienza e di mettersi in luce, nella speranza di proseguire poi la propria carriera nel mondiale Superbike o Supersport. Tra gli undici piloti italiani ne troviamo alcuni provenienti dalla stock 600 come Bussolotti, Petrucci e La Marra, mentre Lacalendola arriva dalla 125 GP. Antonelli, Vivarelli, Beretta, Giugliano, Badovini, Baroni e Magnoni hanno già gareggiato in questa categoria con alterni risultati.
L’italiano più accreditato alla vittoria finale è senza dubbio Ayrton Badovini
Il pilota di Biella dopo una stagione passata in Superbike con il team Pedercini ha trascorso un 2009 alquanto problematico a causa della chiusura del team PSG1 che ha lasciato a piedi sia lui che Baiocco. Quest’anno deve tramutare in risultati le grandi ambizioni della BMW, che gli ha messo a disposizione una moto ed un team davvero competitivi. Siamo curiosi di vedere se il ritorno alla guida di una Suzuki saprà rivitalizzare Davide Giugliano che nel 2008 aveva fatto vedere grandi cose, ma che l’anno successivo non ha saputo confermarsi prima alla guida di una MV e successivamente con la Yamaha del team Lorenzini. I tre piloti provenienti dalla 600 stock potrebbero essere le rivelazioni di questo campionato ed i riflettori sono puntati specialmente su Danilo Petrucci che nel team Pedercini avrà il compito di non far rimpiangere Javier Fores che lo scorso anno ha portato spesso sul podio la Kawasaki ZX 10R del team di Volta Mantovana. Andrea Antonelli e Daniele Beretta dovranno abbandonare il loro ruolo di giovani promesse per dimostrare di essere delle brillanti realtà, visto che gli anni passano ed i risultati, almeno sino ad ora non sono arrivati. Il grossetano Nico Vivarelli avrà il difficile compito di rendere competitiva la KTM, Lorenzo Baroni dovrà sfruttare al massimo la Ducati messagli a disposizione dal team Pata B&G Racing ed infine Michele Magnoni dovrà dimostrare che il suo terzo posto nel campionato stock 600 del 2007 non è stato un fuoco di paglia.